affiliamo le armi per quando entreremo. Scegliamo la nostra probabile "vittima"


Il prezzo dell'oro cincischia poco sotto il nostro primo livello di intervento  suggerito dall'analisi tecnica (1120). Il livello meno importante ,ovviamente.  Quando buchera' quota  1120-1130 $  dara' un primo labile segnale che verra'  confermato dopo 1220 $.Ma qualcosa sembra agitarsi su questo settore.,anche se le difficolta' a superare quota 1120 sono molto esplicite. Da tre giorni qualsiasi lieve superamento viene riassorbito poco dopo. Non certo un segnale esaltante.

Dove puntare  se,e  quando , questi segnali verranno confermati?

Tutto dipende dalla nostra e vostra propensione al rischio.

C'è chi si accontera' di acquistare ETC come PHAU e PHAG,magari senza copertura di cambio. Ci sembra una mossa giusta, senza soverchi rischi,facilmente mobilizzabile se il mercato non dovesse proseguire l'ascesa e dovessimo intervenire con uno stop-loss. Conosciamo bene questi ETC che gia' dettero ottimi risultati quando li cavalcammo per il palladio anni fa (PHPD)

Poi ci sono in USA le compagnie aurifere ed argentifere  che operano finanziando le junior ed incassando royalty legate ai metalli. In primo luogo Silver Wheaton  nel settore dell'argento. Dovrebbero essere meno rischiose delle estrattive "pure".

Seguono i soliti colossi facilmente acquistabili come  Barrick, Agnico Eagle ( guarda di chi riparliamo dopo 10 anni....una vecchia splendida conoscenza....),Randgold etc.

Ma ci sono veri e propri (speculativi) jolly da analizzare, societa' che rappresentano quasi dei warrant sull'oro. E la scelta non puo' che puntare su Novagold  NG   quotata al NYSE,proprio quella compagnia su cui facemmo spettacolose scorribande 16 anni fa per parecchi anni. Allora quotava meno di un dollaro e noi improvvidamente la vendemmo dopo qualche anno a 3 dollari.  dopo essere entrari ed usciti piu' volte per guadagnare un pugno di dollari. Ma la parte piu' interessante ( e da cardiopalma) doveva ancora venire. Nel settembre 2007 supero' i 18 dollari.(c'era una opa rifiutata di Barrick) Poi crollo' clamorosamente,scendendo a  2 dollari nel novembre 2008 e riesplodere a 14 dollari alla fine dell'ottobre 2010 per poi inabissarsi a circa 2 dollari. Ora veleggia attorno a 4 dollari.

Novagold è presieduta da Thomas Kaplan e controlla,tra l'altro, il 50% del giacimento di Donlin,in Alaska,

Come dice il suo  presidente-e grande  azionista- l'oro,in Novagold, ha un prezzo di estrazione di 585 $ e,considerando tutti i sustaining cost,siamo a $ 735.

Dovrebbe poter produrre 1,5 milioni  di once all'anno(una oncia  = 31 gr circa) per oltre 27 anni. Questo per le riserve accertate. Se poi trovano altro oro.....

Kaplan è gia' un uomo ricchissimo. Con un patrimonio di oltre un miliardo di dollari è,nella lista dei  "ricchi americani" al 543 ° posto.

Apprezza,ovviamente, da presidente e grande azionista, la scelta da lui  fatta  su Novagold in quanto:

-l'oro controllato in Donlin Gold (posseduta al 50%) è nel Paese piu' sicuro del mondo, gli USA,.Si tratta inoltre del piu' grande giacimento mondiale. I rapporti con la popolazione sono ottimi,la giurisdizione perfetta, Hanno un partner della forza di Barrick.Le spese di estrazione sono ragionevoli.. Novagold,che capitalizza circa  1,3 miliardi di dollari possiede inoltre l'importante concessione di Galore Creek che ne incrementa l'appetibilita'. Gli scambi in borsa  sono mediamente  attorno a 1,5- 2 milioni di azioni al giorno.

Puo' permettersi di aspettare. Ma quando partira' la caccia all'oro qui si vedra'  un effetto-leva,dato dai 45 milioni di once- una quantita' introvabile in altre compagnie. Grandi rischi,ovviamente,ma grandi possibili guadagni. Come le escursioni di prezzo degli ultimi 20 anni dimostrano. Una societa' per investitori dal cuore forte  che dovrebbe pero' essere migliore di  tnti altre compagnie indebitate. Per ora galleggia,dice Kaplan, sopra 130 milioni di dollari e non ha debiti- Non necessita di aumenti di capitale fino a quando,d'accordo con il partner Barrick,non decidera' di procedere all'investimento produttivo.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)