I samba-bond


EURBRL (PC: 3,8600)

Che cosa è accaduto? 
Negli ultimi 2 anni il Real brasiliano si è apprezzato significativamente contro euro: il cross è passato dal picco del settembre 2015 a ridosso di 4,750 ai minimi del febbraio di quest'anno a 3,230, per poi risalire negli ultimi mesi riportandosi verso 3,9000.

Che cosa possiamo aspettarci nei mesi a venire?
Anche se non si possono escludere ulteriori salite del cross EurBrl oltre 3,800-4,000 (che rappresenta un'importante area di resistenza per i mesi a venire) non emergono ancora segnali di un'inversione al rialzo dell'euro su orizzonti strategici.
La prosecuzione della fase in atto, al di sotto di 3,800-4,000, rende possibile il mantenimento in portafoglio di obbligazioni denominate in Real brasiliani - all'interno di una più ampia diversificazione valutaria strategica - non per particolari "scommesse" su futuri marcati apprezzamenti del Real (improbabili) ma per continuare a sfruttare il carry favorevole: i rendimenti sui titoli governativi in Real brasiliani, su scadenze sui 3-5 anni, si aggirano infatti sull'8-10%, su livelli decisamente superiori a quelli dei Btp italiani che su tali scadenze si staccano di poco dallo zero. 


Le dinamiche inflazionistiche nel Paese sudamericano sono peraltro confortanti: il tasso annuo di inflazione in Brasile è passato dal 9% di 2-3 anni orsono al 3,7% corrente (media 2017), e ciò dovrebbe contribuire a sostenere le quotazioni del Real sul mercato dei cambi.
Eventuali ulteriori acquisti di obbligazioni denominate in Real potrebbero essere effettuati sui livelli correnti (area  3,900-4,000). Un primo segnale di attenzione si avrebbe in caso di risalite del cross al di sopra di quota 4,000, ma il quadro tecnico per il Real si deteriorebbe solo in caso di risalite al di sopra di 4,250 (al momento ancora poco probabile).

Un rinnovato segnale di forza per il Real si avrebbe invece in caso di ridiscese del cross al di sotto di 3,500 (al momento poco probabile), con conferma al di sotto di 3,4000, con obiettivo il test dei minimi toccati dall'eurbrl a fine febbraio a ridosso di 3,230 (al momento assai improbabile).

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)