Mercati azionari sempre tonici, ma oggi con il NASDAQ in controtendenza !


Partenza brillante dei listini azionari, italiani ed europei, questa mattina con performance che arrivano a toccare il punto percentuale di guadagno, per nulla disturbati dalle notizie circa l’ennesimo missile lanciato dai nordcoreani, poi nel pomeriggio un graduale peggioramento, in scia ad una flessione degli indici USA in particolar modo del NASDAQ, portano gli indici continentali a chiudere intorno alla parità, ad eccezione dell’IBEX spagnolo che chiude con un brillante +1,22% supportato da una buona performance del settore bancario europeo.

I dati di chiusura odierna di contrattazione vedono l’EUROSTOXX50 ed il DAX chiudere a + 0,18%, il CAC40 a + 0,14% mentre lo SMI svizzero perde un insignificante – 0,17% e fanalino di coda si posiziona l’indice AEX olandese che perde il -0,40%, ma è anche quello che ieri ha guadagnato più degli altri.

Peccato che anche Piazza Affari molto tonica in mattinata grazie ai settori, bancario ed utility, si affievolisca nel finale di seduta andando a registrare con il FTSE MIB un + 0,15% a 22325,9 e con il FTSE IT All-Share un + 0,16% a 24672,2.

 A livello macro, oggi, sono usciti i dati sul PIL francese del 3° trimestre a + 0,5% in linea con le attese, male invece le spese per beni di consumo di ottobre scese a -1,9% contro attese per un -0,1%, in linea e comunque abbastanza alti i dati sulla fiducia nell’Eurozona, mentre ottimi (e come sbagliarsi) i dati armonizzati preliminari tedeschi di novembre sull’inflazione (CPI) usciti a +1,8% su base annuale contro il + 1,5% del mese precedente, quindi un + 0,3% nel solo mese di novembre.

Da segnalare infine l’accordo finanziario tra la Gran Bretagna e la UE circa l’indennizzo che Londra pagherà per la Brexit pari a 55 miliardi di euro.  

Anche oggi nuovi record fatti registrare dagli indici azionari USA, grazie anche alla revisione al rialzo del PIL del terzo trimestre pari ad un +3,3%.  Il DOW JONES sale in intraday a 23959,7 e chiude a 23940,7 (+0,44%), l’S&P500 sale a 2634,9 in intraday per poi chiudere a 2626 (-0,07%) ed infine la strana seduta del NASDAQ100 che apre in leggero gap down per poi continuare la discesa fino a perdere oltre i 2 punti percentuali in intraday per poi chiudere la seduta a 6311,4 (-1,73%).

Questo forte ribasso, oltretutto in controtendenza con gli altri indici, sembra sia dovuto ad un report di Morgan Stanley nel quale prevede vendite future nettamente sotto le attese di apparecchiature tv, telefoniche ed high tech.

A livello macro, detto già della forza dell’economia a stelle e strisce sancita da un dato PIL in rialzo, confermato da un dato PCE “Core” (Spese per consumi personali) relativo al 3° trimestre uscito a +1,4% contro il +1,3% del precedente trimestre e dall’aumento delle vendite di case.

Infine uno sguardo al nostro Portafoglio azionario nel quale, in mattinata abbiamo registrato il raggiungimento del target 50% sull’azione ACEA che chiude con un +11,5% dopo la presentazione del nuovo piano industriale che promette dividendi in forte aumento, in chiusura di contrattazione vede la vendita in profit (+20,72%) dell’ultima metà della posizione sull’azione del mercato italiano STMICROELECTRONICS (causa forti vendite generalizzate sui titoli tecnologici di cui sopra) ed infine sul mercato NASDAQ100 abbiamo venduto in gran guadagno la seconda metà della posizione sull’azione MICRON TECH (+26,78%), sull’azione INTEL (+14,02%), sull’azione LAM RESEARCH (+19,72%), sull’azione MICROCHIP (+0,26%) ed infine sull’azione PAYPAL (+21,81%).

  • - ACEA  (IT0001207098)  A  15,59.
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  • - STMICROELECTRONICS  (NL0000226223) A 18,82.