Azione Azimut – Dividendi del Ftse Mib dalla A alla Z: si prosegue con la big del risparmio gestito


Ottimo il “dividend yield”, superiore ai diretti concorrenti, ma sul 2018 c’è incertezza. Il titolo comunque vive una fase di debolezza.

Cedole & dividendi

L’elenco in ordine alfabetico per l’analisi dei titoli del Ftse Mib – dopo la prima puntata riservata ieri ad A2A – contemplerebbe Atlantia, che tralasciamo però per due motivi: già di recente ne abbiamo analizzato la politica di distribuzione degli utili; l’operazione con Abertis costituisce un elemento di instabilità nel definire le strategie future, fortemente impattate dall’esito del merger o meno con la società spagnola. Tocca quindi alla terza della lista, ovvero all’azione Azimut Holding, attiva nel comparto del risparmio gestito e considerata generalmente munifica nella sua campagna dividendi, come dimostra questa sintesi riferita agli ultimi anni:

2012

0,25 euro

2013

0,55 euro

2014

0,70 euro

2015

0,78 euro

2016

1,50 euro

2017

1,00 euro

Anno di pagamento

Generosa sì ma altalenante, il che non è un fattore positivo per chi investe in chiave di dividendi.

Per quanto riguarda il 2017, nei primi nove mesi, Azimut Holding ha registrato un utile netto di 156,2 milioni di euro, in aumento del 28,8% rispetto ai 121,3 milioni registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi sono saliti del 19% e hanno sfiorato i 592 milioni di euro. Nel periodo gennaio-settembre sono stati pagati dividendi ordinari per 133 milioni e sono state eseguite le prime due tranche di buyback per complessivi 50 milioni. Attenzione però: da mesi è in atto una riorganizzazione operativa, in buona parte dovuta a Mifid II, di cui non si possono valutare gli impatti di medio periodo. L’azione Azimut Holding sta soffrendo per questo mutamento, sebbene riguardo al dividendo 2018/esercizio 2017 si parli genericamente di un altro “numero generoso”. Impossibile prevederne l’importo. Il “dividend yield” in corso si aggira sul 6,26%, ma riferito a quello 2017/esercizio 2016 rispetto alla quotazione di chiusura di ieri. In confronto alle concorrenti l’azione Azimut Holding si colloca decisamente meglio, sebbene in parte il merito si debba all’attuale debolezza del suo corso in Borsa.

I numeri peculiari sono al presente i seguenti:

Quotazione

+ / - da 2/1/17

Eps

P/E

Cash flow/azione

15,85 €

-1,2%

1,29 € (stima 17)

12,37 (stima 17)

1,61 € (stima 17)

1,38 € (stima 18)

11,54 (stima 18)

1,60 € (stima 18)

Eps = Utili per azione  - P/E = Rapporto prezzo/utili

Range 52 settimane: 13,7 € (5/12/2016) – 19,57 € (15/5/2017)

L’instabilità dell’azione Azimut Holding, inserita in un canale ribassista da metà dell’anno e tornata sui minimi, potrebbe rappresentare un’occasione interessante in chiave di ulteriore incremento del “dividend yield”, ma la dipendenza del business proprio dai mercati costituisce motivo di incertezza di fronte a un 2018 ricco di punti interrogativi. La maggior parte degli analisti specializzati sull’azione Azimut Holding propende per un “hold” e i target price prevalenti si aggirano dai 15 ai 18,5 euro, mediamente comunque oltre l’ultima quotazione di ieri sera. Banca Imi ha intanto abbassato il suo obiettivo da 20,7 a 17,7 euro, lasciando invariato il giudizio “neutral”.

L’incertezza sul dividendo 2018 pregiudica ogni strategia, ma il suo importo dovrebbe comunque garantire un 6% di “yield”, mentre per gli esercizi successivi occorrerà valutare l’impatto da Mifid II, tutto da scoprire per una società del risparmio gestito e forse ben maggiore rispetto a quanto avverrà per le banche tradizionali. Attenzione comunque al “payout” decisamente tirato, su cui c’è incertezza riguardo alla tenuta futura. L’azione Azimut Holding in questa fase appare quindi destinata più a un’ottica di breve (2018) che a “buy and hold” di lungo periodo.

Analisi grafica

Breve periodo

Supporto

15,43 euro

Breve periodo

Resistenza

16,41 euro

Lungo periodo

Supporto

13,6 euro

Lungo periodo

Resistenza

18,54 euro

I parametri selettivi dell’azione A2A

Condizione nella selezione delle azioni

Valore/Trend

OK o KO

Preferire azioni con P/E sotto a 15

12,37

OK

Preferire azioni con Eps positivo

1,29

OK

Preferire azioni con payout sotto 75%

77% (2016)

KO

Preferire azioni con “div. yield” oltre 3%

6,3%

OK

Preferire azioni con dividendo in crescita

OK

Questo report non costituisce sollecitazione all’investimento e contiene informazioni giornalistiche a puro scopo divulgativo.