Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci, Previsioni Europa


Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci  

European Zone_ Dicembre 2017

European Zone è un estensione periodica della rubrica Piano Bar di Virginio Frigieri volta ad offrire un focus sull'Europa, che normalmente non viene trattata negli appuntamenti settimanali. 

Previsioni di Borsa : il punto sui Mercati Azionari

Continuiamo a credere che i titoli azionari Europei  si stiano avvicinando ad uno dei top più eccitanti della storia dei mercati azionari. L'indice DAX tedesco è molto vicino alla fine di un rally rialzista di grado Intermediate in azione da febbraio 2016. Una volta terminato, questo cinque onde, saranno anche terminati due rally di grado superiore: uno di grado primario iniziato a Marzo del 2009 e l'altro di grado cycle iniziato a marzo del 2003. I massimi di questi modelli d'onda di lungo termine porteranno ad un mercato Orso duraturo. Lo scorso mese abbiamo dettagliato i tre gradi di struttura del Dax che stanno andando a chiudersi: Intermediate, Primary e Cycle. Insieme, i grafici formano una bella serie di terminazioni dei modelli d'onda che non devono solo completare il processo di topping del continente degli ultimi due decenni, ma anche inaugurare un altrettanto duraturo mercato orso. In termini di analisi delle onde, nulla di significativo è cambiato negli ultimi mesi. A breve termine, il primo grafico che trovate sotto mostra lo sviluppo dell'onda (5) di grado intermedio scomposta nelle sue onde di grado minor.  I prezzi hanno superato il massimo dell'onda 3 di grado minor e quindi, soddisfano già il requisito minimo per essere poter etichettare il processo come completato. Anche se non richiesto, l'onda 5 di grado minor, idealmente può salire ancora a incontrare il limite superiore della sua trendline  superiore del canale di trend degli ultimi due anni e seguendo lo sviluppo degli indici americani abbiamo ragione di ritenere che anche il DAX potrà creare la sua quinta estesa.  Considerando i tempi e la resistenza psicologica offerta dai 14.000 punti sarei più propenso a vedere una conclusione intorno alla linea mediana del canale di trend che vedete evidenziata in giallo.Un calo impulsivo al di sotto del minimo di onda 4  di grado minor a 11.869 punti  fornirà la conferma iniziale che l'andamento atteso del cambiamento si è verificato.

Il modello d'onda del FTSE 100 è meno chiaro ma se si analizzano i suoi indici settoriali e le sue numerose  divergenze si può intuire abbastanza chiaramente lo stato di salute calante del rally attualmente in atto. Il principio delle Onde di Elliott osserva che quando sono in corso le onde finali, "Divergenze o mancate conferme, sono probabili. " L'esperienza inoltre ci dice che quando i prezzi delle azioni si avvicinano a importanti  inversioni, le divergenze tra le varie industrie e i vari sub-settori diventano estreme, mano a mano che il nuovo umore ribassista spinge gli investitori ad uscire dal mercato azionario. Il mese scorso vi abbiamo mostrato i dodici principali indici europei suddivisi in tre colonne a seconda del momento in cui hanno realizzato il loro massimo storico. Questo mese ricorriamo ancora al report Europa di Elliott Wave International  per mostrare gli otto principali settori dell'indice FTSE350 dal quale si capisce quanto siano in ritardo i titoli del mercato britannico nel gioco delle borse internazionali.

Nella colonna di sinistra trovate i settori che hanno realizzato i loro massimi storici nel  2007: banche britanniche, immobili e società di costruzioni, titoli minerari e aziende/rivenditori di  generi alimentari e spezie. Nessuno di questi sottosettori critici ha ripercorso una percentuale significativa del  loro precedente declino. Nella colonna di destra troviamo invece  i settori che hanno fatto ora o sono vicini al farlo, i rispettivi massimi storici.  I Servizi finanziari, ad esempio, semplicemente hanno testato la resistenza fornita dalla trendline superiore di lungo termine che connette i massimi del 2000 e del 2007. Allo stesso modo per il settore "viaggi e tempo libero". Nel frattempo, i rally messi a segno nei settori dei  "beni per la casa e costruzione di case" e nel settore dell'aerospaziale e della difesa, appaiono pericolosamente "maturi".

Questi tipi di mancata conferma tra settori di un unico indice forniscono informazioni  cruciali agli Elliottiani, perché aiutano a confermare o negare i messaggi che si sviluppano dietro gli specifici schemi d'onda. In questo caso, la divisione nelle azioni britanniche è a breve termine un fac-simile del processo di topping in atto a livello di continente di cui parlavamo il mese scorso, quando abbiamo mostrato i dodici indici azionari  nazionali  negli ultimi trent'anni. Tutto questo significa che il mercato toro "galoppante" è ora confinato ad una manciata di paesi con particolare peso alla Germania e alla Gran Bretagna ed ora anche su questi due, che sono i più importanti, inizia ad aprirsi una divergenza. Essendo il  FTSE 350 uno degli indici, se non l'indice, più significativo dell'andamento dei prezzi delle azioni nel Regno Unito,  la sua è sicuramente una valenza di lungo termine e la netta divergenza che si evince nei suoi settori  attesta sicuramente uno stato di salute calante. Allo stesso tempo, le azioni tedesche mostrano un rally terminale a più gradi di tendenza , anche questo dettagliatamente documentato sul numero di novembre di cui vedete solo la parte più recente sopra all'inizio del report. Sempre lo scorso mese abbiamo pubblicato anche un paio di indicatori di sentiment che risale agli inizi degli anni '90 che sono ormai vicinissimi ai loro massimi storici e che riporto nuovamente questo mese qua sotto.

Riassumendo e concludendo: il Dax e il FTSE, che restano i due maggiori ostacoli all'instaurazione di un grande mercato orso, si trovano ormai al limite (o se preferite il linguaggio calcistico in "zona Cesarini") per una grande inversione di tendenza.  Appena cominceranno a scendere all'unisono, il processo di topping iniziato quasi vent'anni fa sarà completato e quello che ne seguirà sarà uno storico mercato orso.

Psicologia del mercato

Se un'immagine val più di mille parole, questo mese aggiungiamo un altro indice. Il grafico sotto mostra il German IFO Business Climate Index che a ottobre ha raggiunto il suo massimo di sempre dalla sua nascita avvenuta nel 1991. Ebbene lo scorso mese di Ottobre questo indice è stato sparato a 117,5. E si badi bene che non si tratta di un indice basato su uno stretto campione di analisti e adetti ai lavori... al contrario questo indice raccoglie ed integra un campione di opinioni collettive estremamente ampio che conta oltre settemila sondaggi fatti su produttori tedeschi, costruttori, grossisti e dettaglianti offrendo quindi una panoramica molto ampia sullo stato dell'economia tedesca. 

Il fatto che raggiunga i massimi di tutti i tempi proprio ora quando il modello d'onda è in fase di completamento è perfettamente in linea con i principi socionomici che governano la psicologia dei mercati dove si sottolinea che in prossimità delle fasi finali di un mercato rialzista, sono l'euforia e l'ottimismo a raggiungere livelli estremi, cosi come alla fine di un lungo mercato orso sono il pessimismo, la depressione e la rassegnazione a farla da padroni raggiungendo a loro volta livelli estremi.  Se dal DAX ci spostiamo su Euro Sto xx50 troviamo gli indici comportamentali Sentix con le aspettative attuali e quelle a sei mesi ed anche in questo caso siamo su livelli alti.  Naturalmente sulla scia di questi dati economici brillanti ovviamente la stampa finanziaria ci aggiunge del suo scatenando così nuove ondate di prognosi rialziste per l'economia e i mercati azionari: Quello che segue è il tweet con cui un gestore di portafoglio olandese a fine novembre riassume il suo stato umorale: #EUROBOOOM! #Germany’s #Ifo index hits another record-high! A questo punto la mia memoria da elefante non può non tornare al bull market del 2000. A febbraio del 2000, la borsa stava salendo nell'indifferenza generale da circa un anno e mezzo. a marzo 2000 comincia la strappata finale e sul Sole 24 ore si scatenano i titoloni a tutta pagina che riporto sotto:

Arriva poi Aprile che porta ancora due titoloni, poi il 7 di Aprile finisce tutto!.

Questa visione per cui il bel tempo continuerà a durare in eterno sembra essere uniformemente diffusa. Un altro gestore del Regno Unito afferma che "finchè i mercati azionari continuano a stabilire nuovi massimi da record, le azioni restano il luogo ideale per gli investitori". Un altro analista afferma che questa visione al rialzo appartiene solo al breve termine, salvo scoprire subito dopo che il suo concetto di breve termine sembra durare almeno due anni... "non sono preoccupato per il prossimo anno" sostenendo che "le azioni nel breve termine (nda il suo) con il rialzo dei tassi inizieranno a salire" ?!? Comunque sia, queste previsioni visualizzate in combinazione coi grafici precedenti confermano dei livelli pericolosi di ottimismo uniformemente diffusi nella UE e confermati dall'indice di sentiment UE, ormai tornato sopra ai livello del 2007 e l'indicatore UE sulla fiducia dei consumatori esposto prima che segna i livelli più alti da luglio del 2000 e a cui manca pochissimo per superare i massimi del 2000 andando a fare i massimi di sempre. Tra l'altro nulla ci garantisce dal fatto che i tori nei prossimi mesi non possano diventare ancora più esuberanti. Ma gli investitori che hanno voglia di strizzare ancora qualche punto agli indici, devono sapere che stanno combattendo contro il cronometro. Il mercato rialzista si è mosso bene finora e per molto tempo, ma i molti indici e indicatori che abbiamo mostrato negli ultimi due/tre mesi mostrano una situazione dove il fischio finale potrebbe arrivare in qualsiasi momento. Un altro settore trascurato che ha sempre fornito informazioni tempestive sulla salute sottostante del più ampio mercato è quello del retail. Quando i registratori di cassa smettono di squillare in genere sono guai gia nei mesi successivi... A tale scopo può tornare utile osservare il grafico pubblicato sul Financial Forecast Europa di Elliott Wave International di questo mese che posto sotto.

Come si vede nel 2000, il top del General Retailers Index arrivò otto mesi prima del top del FTSE 350, nel 2007 anticipò di due mesi ed ora è in divergenza col FTSE 350 d ben due anni e mezzo... e la corda troppo tirata presto o tardi si spezza...

Economia e Deflazione

Sempre nel Regno Unito, il mercato immobiliare è entrato nelle fasi finali di un declino che dovrebbe intensificarsi nel 2018. Ancora una volta i grafici di Elliott Wave International ci aiutano a capire la situazione.

Il grafico riporta anno su anno le variazioni dei prezzi a Londra delle case private in affitto.

L'apprezzamento dei prezzi dopo aver raggiunto un picco superiore al 5% verso la fine del 2012 ha iniziato a rallentare scendendo quest'anno sotto la soglia dell'1% che rappresenta la crescita più lenta del mercato negli ultimi sette anni. Quindi da crescita lenta versus nessuna crescita. Oltre un anno fa ad agosto del 2016 Elliott Wave International aveva già sollevato dubbi sul settore notando che la metà dei 10 maggiori fondi immobiliari del Regno Unito avevano temporaneamente impedito agli investitori di ritirare i loro soldi e suggeriva agli stessi di fare tutto quanto potevano per liquidare le loro proprietà immobiliari prima che i prezzi degli immobili diventassero ancora più attraenti. (nda prima che i prezzi scendessero ulteriormente e quindi più attraenti per i compratori).

Subito dopo quel report i fondamentali del mercato hanno iniziato ad indebolirsi determinando il deterioramento delle condizioni tecniche del settore. Lo scorso novembre è tornato sull'argomento Bloomberg che titolava "Ecco come vengono danneggiati i prezzi delle case di Londra"  Nell'articolo si riporta che "gli ultimi colpi stanno arrivando da tutti i lati". Secondo un agente immobiliare a Londra, "l'interesse degli acquirenti lo scorso mese di ottobre è stato l'80% inferiore rispetto ad un mese di Ottobre tipico". Un altro perito immobiliare riporta invece che le vendite di immobili si sono "tecnicamente schiantate su tutta la linea".  (Bloomberg, 9/11/2017)

Egli stima che lo spread sui prezzi tra la domanda e l'offerta si trovi già ad uno sconcertante 20% che non è un buon segno di liquidità.

A questo punto, il settore immobiliare rivela diversi segnali che il mercato passerà probabilmente dalla padella alla brace. Per prima cosa, i venditori rimangono completamente riluttanti ad affrontare la nuova realtà dei prezzi più bassi. Secondo un agente immobiliare, gli acquirenti sono "più preparati a fare offerte, a livelli di prezzo che i venditori non sono disposti ad accettare ". In secondo luogo, i prezzi per le proprietà di fascia più alta sembrano cadere più velocemente dei prezzi delle case più economiche.

Secondo un agente di Savills, "i prezzi dei  migliori quartieri stanno continuando ad addolcirsi con le maggiori cadute nella fascia più alta del mercato". Questi esempi spiegano esattamente cosa si intende quando diciamo che le illusioni del vecchio mercato toro entreranno improvvisamente in collisione con la realtà di una riqualificazione orso.

La maggior parte delle regioni U.K. ora mostra vendite di proprietà in calo, e con ogni probabilità l'assurdo livello del debito del settore dovrebbe inviare i prezzi degli immobili in una spirale abissale. Già, New York City, che è uno dei pochi mercati immobiliari costosi come Londra, continua a mostrare segni di un forte rallentamento. La vendita del mese scorso di un'unità in One57, un grattacielo di Manhattan nel centro di Manhattan, rende il punto. In primo luogo, la vendita dimostra quanto il mercato immobiliare ultra premium sia diventato così pesante.

L'affare del valore di 36 milioni di dollari, che è venuto dopo mesi di ritardi, rappresenta uno sconto del 30% rispetto alla stessa unità venduta precedentemente nel dicembre 2014. In secondo luogo, la vendita è stata una preclusione - e non una qualsiasi preclusione, ma "La preclusione più costosa che abbiamo mai visto nello sviluppo del lusso", secondo il presidente di un Broker di intermediazione di fascia alta di Manhattan. (Bloomberg, 6/26/17). Infatti, il precedente proprietario della proprietà, il magnate nigeeriano Kola Aluko, non è riuscito a fare il pagamento del mutuo di 35,3 milioni di dollari, costringendo la Banca del Lussemburgo Havilland a vendere la proprietà per recuperare i suoi fondi. Infine, lo sconto non sembra essere un'anomalia. Piuttosto, è l'ultimo di una serie di recenti tagli di prezzo che hanno afflitto le proprietà ultra-premium di Manhattan. Dopo aver analizzato nove contratti di edifici premium  di Manhattan, il Wall Street Journal ha trovato che lo sconto medio era del 22% inferiore al prezzi di punta del 2014. "Il mercato del lusso nel 2018 continuerà a favorire l'acquirente", afferma l'anziano economista dello studio di Manhattan Streeteasy. Questo è quasi certamente vero; comunque, la nostra analisi dice che ora non è affatto vicino il tempo di comprare. Sia New York che Londra sono state incoraggiate dallo stessa tendenza positiva dell'umore e un'inversione  del mercato azionario spingerà verso un'altra grande inversione l'intera economia. Ancora una volta, l'immobiliare poggia su un accumulo insostenibile di debito, e, ancora una volta, il settore sopporterà il peso delle vendite.  Si potrebbe proseguire analizzando la situazione nel settore aereo degli airbus e degli jet privati che presenta aspetti interessanti, ma per questo mese dobbiamo fermarci qua.

Auguro a tutti i lettori di passare un Buon Natale e un Buon Capodanno!

alla prossima

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