Lingotti d’oro...


Non è che l’oro abbia dato grosse soddisfazioni negli anni passati...

L’Oro spot (1245 $/Oncia Troy), infatti, si muove in un un ampio canale laterale di ampiezza pari a circa il 30% da quasi un lustro.

Ci sono ora le condizioni perché si sviluppi un movimento rialzista su orizzonti plurimensili? Da un punto di vista macro parrebbe di no, se non altro perché i rialzi dei rendimenti del dollaro Usa rappresentano un’alternativa sicuramente più allettante rispetto al detenere oro, che non è ovviamente remunerato.

E tuttavia da un punto di vista grafico da metà agosto si è sviluppato un rally interessante, con un apprezzamento del 7,5% dal minimo del 16 agosto a 1160 ai prezzi correnti a ridosso di 1246. 

Il movimento rialzista in atto potrebbe proseguire nelle settimane a venire: fintantoché le quotazioni si mantengono al di sopra del supporto a 1215 (supporto intermedio a 1227) il tono rimane positivo, come confermato dal superamento dei massimi degli ultimi mesi a ridosso di 1244. Un primo obiettivo potrebbe essere rappresentato dalla resistenza a 1266, sopra cui il rialzo potrebbe spingersi verso l’importante soglia dei 1310$/oncia, a circa il +5% dai livelli correnti (vedi grafico ORO SPOT).

Uno strumento per cavalcare il possibile rally è dato dall’ETC con ticker PHAU (ETFS PHYSICAL GOLD, quotato su Borsa italiana è garantito da lingotti di metallo fisicamente allocati senza alcun rischio credito; PC 104,52, vedi grafico PHAU).

Da inizio ottobre ha messo a segno un +8% e se riesce a mantenersi al di sopra del supporto in area 101-102,50 potrebbe proseguire nel rialzo in essere verso i picchi registrati a fine maggio-inizio giugno in area 107,60-108,50, a +3,5% circa dai livelli correnti: al di sopra di tale resistenza si aprirebbero poi spazi per rialzo più ambiziosi, verso la resistenza critica in area 115-116,50.

Insomma, qualche lingotto d’oro, ancorché virtuale, si può inserire all’interno di un portafoglio, anche nella prospettiva di accrescere la diversificazione/decorrelazione in una fase di mercato particolarmente insidiosa.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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