Una base per l’argento?


Con mercati finanziari sempre più difficili - tutte le principali Borse mondiali sono in rosso da inizio anno e i corsi obbligazionari sono in discesa più o meno veloce, in un contesto di liquidità ancora abbondante ma in contrazione col volgere al termine dei vari programmi di easing quantitativo - diviene prioritario rivedere i portafogli abbassando il rischio aumentando la diversificazione

Con la consapevolezza che la priorità per il 2019 sarà probabilmente proteggere il capitale, non guadagnare. Giochiamo in difesa, quindi.

In tale ottica, le materie prime - che pure non brillano per performance - potrebbero dare un po’ di diversificazione ai portafogli. Le scorse settimane abbiamo dato un’occhiata ai platinoidi - platino e palladio - che sono due metalli preziosi, con usi anche industriali. Negli ultimi mesi i preziosi hanno denotato una sovraperformance rispetto alla generalità delle altre materie prime, e tale tendenza dovrebbe continuare viste le tensioni sui mercati azionari.

Approfondiamo ora un altro prezioso, l’argento.

Una prima caratteristica di tale metallo, borsisticamente parlando, è l’elevata volatilità - a volte davvero estrema - che impone di approcciarlo per importi contenuti: per intendersi, se si vuole mettere un controvalore pari a 100 sull’oro, per l’argento è opportuno limitarsi a 60, per correre grosso modo lo stesso rischio.

Graficamente l’argento (vedi grafico) viene da una lunga fase ribassista, ma nell’ultimo trimestre sta costruendo una base sui minimi già visti a fine 2015.

Anche se è prematuro ipotizzare una prossima inversione al rialzo, si potrebbe entrare con una prima tranche utilizzando l’Etc PHAG quotato su Borsa italiana (PC: 11,88) che essendo garantito da lingotti di metallo fisicamente allocati presso la London Bullion Market Association (PH infatti sta per ‘phisical’) non presenta alcun rischio credito (cfr. grafico). Un primo impulso rialzista si avrebbe al superamento di area 12,35/50, mentre il cedimento del supporto a ridosso di 11,60 potrebbe respingere le quotazioni verso i minimi di metà settembre a 11,40.

In ottica strategica l’argento riprenderebbe a correre al superamento della resistenza critica in area 14,00/50, poco probabile nei prossimi mesi.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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