Come immaginavo molti amici criticano la decisione di vendere FIERA MILANO attorno a 3 euro proprio mentre la stessa azione segna i massimi biennali. Esattamente l'opposto della legge sul superamento dei massimi così tenacamente (e giustamente sulla base delle statistiche) consigliata dal Dott. Tomasini sulle nostre colonne.
Perché dunque chiudere ? Rispondo che l'esperienza trentennale mi ha detto di accontentarmi. Dove erano quei soloni di analisti che, con il titolo a 2 euro che aveva pubblicato una ottima trimestrale e con il CdA che anticipava un piano industriale, si limitavano a fissare a 2,60 € il target price ? Noi eravamo entrati sulla base del bilancio e siamo stati criticati per l'anticipo nella scelta.
Ora il piano si è concretizzato, l'azione FIERA MILANO è salita del 50% a oltre 3 euro e pochi giorni fa Banca Imi spingeva il target a 3,60 euro. Però mentre 1) l'azione è in ipercomprato, 2) la statistica del semestre maggio/ottobre ci è contro, 3) Wall Street è pericolosamente sui massimi, 4) si innestano disastrose guerre sui dazi........ forse non è così sbagliato applicare il vecchio adagio "vendi, guadagna il 50% e pentiti". Ci criticheranno ancora ? Può darsi ma il portafoglio è denominato "a scarso rischio" e quindi il rischio che per noi non c'era acquistando a 2 € diventa più concreto acquistando pochi mesi dopo a 3 €. E se va a 4 € ? Noi lo speriamo vivamente. Abbiamo mantenuto un pugno di azioni per frequentare le assemblee e se dovesse salire ancora molto ci pagherà il caffè.....
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)