Bond yield – lira turca piatta in attesa di notizie da Ankara


Breve analisi della valuta, da alcuni giorni poco volatile. Il 13 settembre si attendono decisioni sui tassi. Quindi tutto fermo!

Cedole & dividendi

Sarebbe ridicolo non ammetterlo: l’interesse per le obbligazioni in lira turca sta crescendo molto sia da parte da chi vi è collocato sia da chi guarda a questa tipologia di emissioni in chiave puramente di trading. Inevitabile quindi l’analisi di una divisa ormai caratterizzata da una volatilità estrema ma che negli ultimi giorni sta dando segnali esattamente opposti, ovvero di assenza di movimenti. Dal 31 agosto le oscillazioni si limitano infatti allo strettissimo “range” 7,60-7,75 contro euro. Dopo il recente crollo è quasi una linea piatta. Il perché è presto spiegato: si attendono novità dalla Banca centrale. L’annuncio di imminenti decisioni sulla politica monetaria, previste per il 13 settembre, con l’ormai scontato aumento dei tassi, rappresenta un motivo di “wait and see”, con inevitabili aspettative su cosa succederà al cambio.

Nella fase attuale conviene quindi temporeggiare anche da parte di chi è più propenso a puntate veloci. I mercati temono che l’azione di Ankara non sia sufficiente a risolvere il problema di un’inflazione sempre più calda. Gli attuali tassi al 17,75% trovano un riscontro di massima nel rendimento dei bond in lire turche. Tutto sta nel capire se il prossimo intervento risulterà consistente (come vorrebbe la Banca centrale) o morbido (come auspica il Presidente Erdogan). Ecco perché il cross Eur/Try è fermo, con un solo punto certo: il 13 settembre.