La settimana scorsa era Grana, anzi no: Parmigiano. Questa settimana: rendimenti negativi sul conto? Purtroppo sono "DAZI" nostri...


Da dove iniziare? Il fine settimana è sempre tempo di bilanci, anche se nella mia testa li faccio giornalmente, per avere meglio il polso della situazione. In passato ricordo spesso discussioni sul fatto di non staccare mai "perché tutti staccano" e di rimanere troppo tempo al pc, cosa che tuttora, a distanza di vent'anni, mi diverte (quando opero) e mi dà adrenalina pura ogni giorno. Adrenalina a cui non riuscirei proprio a rinunciare. Quando mi peserà, deciderò inesorabilmente di staccare la spina e fare altro...magari di iniziare a lavorare (anche se già lo faccio, credetemi, e non mi riferisco naturalmente al trading 😉)

Lasciando perdere il trading, questa settimana sono stato "colpito" (ma non stupito) dal fatto che in Italia Unicredit abbia pensato bene di aprire la strada ai rendimenti negativi sul conto corrente in modo da trasferire i mancati margini sulla clientela. Ma quando i margini salivano (o saliranno?) si faceva (si farà?) la stessa cosa?  Un pò come capita al prezzo della benzina che è anelastico rispetto alla domanda: se c'è da salire tutti pronti ad alzare ma se c'è da scendere lo si farà lentamente. Tra me e me riflettevo sulle assurdità che vengono dette quasi ogni santo giorno in tv e mi riferisco, nel caso specifico, alla tassazione sulla speculazione (grazie alla quale, lo ricordo, il mercato viene ripulito dai casi Parmalat, subprime, Grecia, e temo ben presto qualche altro che magari immaginate e su cui i piccoli risparmiatori sono già sul piede di guerra...), tassazione sul capitale (già tassato a monte visto che si suppone siano soldi sui quali sono già state pagate tasse), sui contanti, sui conti correnti e chi più ne ha più ne metta. Insomma, tra me e me pensavo al fatto che un correntista che magari ha venduto una attività oppure si trova comunque dei soldi (superiori ai 100000 euro) parcheggiati sul conto corrente già ci rimette, tra canoni mensili, carte di pagamento, costi gestionali, imposta di bollo su giacenze superiori ai 5000 euro e balzelli vari. Oltre il danno la beffa. A questo punto conviene forse avere almeno due istituti di credito, stare sotto la soglia dei 100 (che ricordo è anche il limite in caso di bail-in), e pagare due volte il bollo? Mie considerazioni che trovano il tempo che trovano, però indicative di come siano cambiati i tempi. Sembra quasi che il sistema voglia trasferire tutti i rischi sul "consumatore" che nel nostro caso è il correntista/risparmiatore/investitore/operatore. E questo lo si vede ad esempio sul mercato obbligazionario. Mi domando: ma come è possibile che il retail venga "tagliato fuori" e che i collocamenti abbiano sistematicamente tagli monstre da centomila euro su emissioni senior ad esempio mentre altre con merito di credito decisamente inferiore e su business meno consolidati nel tempo vengano lasciate passare? C'è fame di rendimenti, d'accordo, ma attenzione che il virus viene spalmato mano a mano tra gli ignari partecipanti. Questa è una view che ho da tempo, forse qualche anno. Spero di essere smentito e di sbagliarmi naturalmente.

Veniamo a noi.

INDICE FTSEMIB40

Nella settimana passata indicavo come target/resistenze i 21550 punti prima e i 21800 punti poi. Nella seduta di ieri, venerdì 11 ottobre, il mercato è partito di slancio, addirittura in gap up rispetto ai 21800. Dopo un fulminante test nell'arco della prima ora del suddetto livello, gli acquisti si sono scatenati, con macchinette tarate solo sul bid, in virtù di aspettative positive per quanto riguarda la questione dazi di cui avevo già accennato nel mio webinar di questo mercoledì che è online e potete visionare liberamente. Il mercato ha chiuso a 221450. Come evolverà la situazione? Tutto dipenderà dall'esito FINALE dei colloqui tra Trump e Xi. Mentre scrivo il tredicesimo round tra i due si è risolto positivamente: gli USA non aumenteranno sull'export cinese e soprattutto questo non verrà fatto nemmeno sui telefonini, tablet e videogiochi. Di contro la Cina si è impegnata a non manipolare lo yuan contro il dollaro e ad aumentare i prodotti agricoli importati dagli Stati Uniti nonchè ad aperture verso l'automotive.

Volendo fare una analisi puramente grafica direi che la prima area e forte resistenza da rompere è quella dei 22350 punti. Sopra teoricamente ci sono le praterie, quindi rialzo. Ma saranno tuttavia necessarie delle conferme. Attenzione però ad operare in caso di forte gap up (il classico "sell the news").

Il punto, per quanto mi riguarda, è sempre lo stesso: come sottolineavo nel webinar di mercoledì, infatti, il mercato necessita di conferme e di certezze. Non di una aleatorietà di fondo che perdura da mesi e mesi a questa parte. Purtroppo non dipende da noi e quindi finchè la situazione (politica, Brexit, dazi) rimane quella attuale non ci resta che una convivenza forzata con una controparte un pò "pazzoide" ed imprevedibile.

Date le premesse di cui sopra, proviamo ad analizzare insieme qualche titolo. Ma immaginate per un attimo cosa potrebbe succedere se ci fossero degli intoppi nel deal.

A2A

Sempre ben impostata sia sul daily che sul weekly ma siamo a contatto con una resistenza importante in area 1.70.

STM

Questo è uno dei titoli che potrebbero meglio risentire della risoluzione della questione dazi. Ricordo infatti che Apple (ticker: AAPL) è uno dei principali clienti di STM e pesa attorno al 13% dei ricavi. Tecnicamente il titolo ha rotto la forte resistenza dei 18.50 euro e sembra proiettata verso quella psicologica attorno ai 20 euro. Naturalmente è un titolo estremamente volatile. Riterrei pericoloso un ritorno sotto i 18 euro dai livelli attuali (19.20 al close di venerdì). 

Banca Mediolanum

Già menzionata in articoli recenti, ha continuato a mostrare una buona impostazione e forza relativa. Finalmente c'è stato un breakout con buoni volumi (di venerdì). Possiamo identificare un'area eventuale di pullback che colloco tra 7.00 e 7.07 euro. Per il momento anche l'impostazione settimanale rimane buona, con primi obiettivi che colloco in area 7.55 dai 7.19 di venerdì.

Pininfarina

Nelle settimane passate (https://www.lombardreport.com/2019/9/5/siamo-in-una-trappola/) evidenziavo il fatto che io cercassi più un punto short che non un long ed avevo abbassato mano a mano l'asticella dell'eventuale stoploss da 2.15 verso l'area 2.00 (https://www.lombardreport.com/2019/9/14/in-arrivo-la-settimana-delle-streghe/). Il titolo è effettivamente sceso fino all'area 1.60. A questo punto personalmente non lo guardo più né per lo short, né per il long.

Safilo

Sorpresa (in negativo). La settimana scorsa avevo messo in luce il fatto che, dopo la brillante seduta di venerdì in virtù di un possibile interesse da parte del gruppo Kering, l'azione stava avvicinandosi all'area chiave di 1.18/1.20 euro. A mercati chiusi era però uscita nel fine settimana la notizia relativa al rinnovo della licenza con Gucci e questo ha spento l'appeal speculativo sul titolo: se Kering rinnova la licenza per la fornitura di occhiali a marchio Gucci, evidentemente non vuole comprare il titolo o magarli fare un'OPA. Il titolo era stato monitorato già più volte negli articoli passati ed avevo evidenziato come fosse in fase di formazione una sorta di bottom arrotondato (cosa che continuo a pensare). Analizziamo ora la situazione. Nel settimanale notate come chi ha acquistato la settimana passata sia uscito parzialmente in questa.

 

Sul grafico daily mi aspetto un consolidamento ed un possibile ulteriore test dell'area a 0.95 euro, anche se i volumi sono calati drasticamente nelle ultime due sedute.

Sciuker Frames 

Nel mio webinar di mercoledì, real time real money potremmo dire, un ascoltatore mi domandava di Sciuker Frames. Proprio in quel momento o comunque nella mattinata mettevo in evidenza come il titolo avesse toccato dei minimi interessanti (rotti i quali avrebbe comunque potuto scendere più profondamente verso l'area 1.93/1.94). Nella seduta di ieri l'azione ha fatto segnare un rialzo dell'11%, ma i volumi sono stati bassi. Cosa fare adesso per chi avesse approfittato di quell'area? Come tutti sapete non sono un amante dei titoli dell'AIM ma prediligo quelli più liquidi. Considerando i bassi volumi credo si possa trattare più di un rimbalzo tecnico che di un nuovo strappo rialzista. Prima resistenza esattamente sul close di venerdì (1.32/1.33) e poi area 1.40. Sicuramente non permetterei un ritorno verso 1.17/1.20. 

GAROFALO HEALTH CARE

Leader nel settore della sanità privata, GHC ha presentato ricavi che dal 2015 al 2018 sono passati da 127 a 155 milioni, con un MOL che è sceso solo nel 2016 ma che negli ultimi quattro anni è passato da 19.5 a 25.7 milioni. Nel primo semestre 2019 i ricavi sono in aumento del 15.6% rispetto allo stesso periodo del 2018, con un mol adjusted passato da 16.1 a 19.3 milioni (quasi +20%). La posizione finanziaria netta è invece passata da un valore positivo di 47.34 milioni di inizio anno ad uno negativo di 42.37 milioni in seguito a nuovi principi contabili e a operazioni di M&A che hanno impattato per circa 75 milioni sui conti.

Graficamente, pur essendo un titolo illiquido, presenta un andamento abbastanza lineare e costante nella salita, seppur MOLTO MOLTO lento. Dai livelli attuali (4.77 euro circa) ipotizzando un ingresso su un piccolo ritracciamento in area 4.65 per ridurre l'eventuale stoploss che personalmente collocherei in area 4.20 euro sul daily si può pensare di continuare a seguire il trend in atto, naturalmente con una eventuale size ridotta e "tarata" sulla liquidità. Nell'ultimo mese gli scambi si attestano attorno ai 250 mila euro giornalieri di controvalore (circa 40/50 mila pezzi per intenderci). 

Illimity Bank

Ne ho già parlato recentemente. Da valutare se e come arriverà verso l'area dei massimi storici o del collocamento che si trovano in area 9.20/9.30. Al momento il titolo scambia attorno ai 50 mila pezzi giornalieri, quindi siamo attorno al mezzo milione di euro di controvalore. In tempi di tassi negativi credo farà molto marketing per attirare clientela da altri istituti. Per la banca di Corrado Passera si parla addirittura di canone azzerato e conti deposito con tassi garantiti ed interessi lordi del 3.25% per quelli vincolati a cinque anni (naturalmente un conto corrente è diverso da un conto deposito vincolato, ma immagino capiate dove voglio arrivare). Potrebbe, uso il condizionale come sempre, essere una potenziale storia di sviluppo da seguire, specialmente in un momento, come quello attuale, di istituti (non solo italiani!) che hanno proposto di "scaricare" i tassi negativi sulla clientela. Mi domando perché quando i tassi erano positivi anche gli interessi sui conti non sempre sono stati "caricati positivamente" allo stesso modo. Perdonatemi l'ulteriore ripetizione e divagazione.

INWIT

Verso il massimo storico dopo i soliti mille tentennamenti.

POSTE ITALIANE

Non è un gioco di parole: posto solamente il grafico. 

TAMBURI 

E' interessante la compressione di volatilità che sta formando al di sotto di livelli importanti. Siamo vicini al massimo storico di 6.47/6.50. Valgono le considerazioni già espresse nelle settimane passate.

Buon weekend a tutti. 

A sabato prossimo, ma alla conferenza di Milano! 

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)