Bondissimo: emissioni, quotazioni e quant’altro


Un nuovo Banca Imi in $. Il Turchia 2020. Zero coupon in euro sì o no? Novità in franchi svizzeri. Perché il Casino quota ben sotto 100. Btp Italia a fine estate.

Cedole & dividendi

Alla ricerca di obbligazioni da valutare in un mercato sempre più complesso. Vi presenteremo vari titoli fra i quali ciascuno potrà trovare strumenti più o meno interessanti per i propri portafogli.

► Iniziamo da una novità di Banca Imi. Da mercoledì è in collocamento diretto tramite EuroMot un bond un po’ particolare, il Collezione Cedola Crescente Dollaro USA Opera IV, uno “step up” così strutturato: Isin XS1996367238 – valuta Usd – data godimento 21/5 – data scadenza 21/5/2026 - taglio 2.000 – tipologia senior – struttura cedolare a tasso crescente annuale impostata in questo modo: 3,2% per la prima cedola; 3,4% per la seconda; 3,7% per la terza; 4,0% per la quarta; 4,3% per la quinta cedola; 4,6% per la sesta cedola; 5,0% per l'ultima cedola.

La media delle cedole porta a un rendimento lordo del 4,028%, equivalente a uno netto (extra fisco) del 2,98%. Il Treasury a sette anni ha uno yield in corso del 2,21% lordo e 1,93% netto. Quindi il Banca Imi (gruppo Intesa San Paolo) evidenzia uno spread di 105 bp, accettabile considerando il rischio Italia. Il collocatore lo posiziona in questa fase a un prezzo di vendita di 99,85 Usd, mentre le proposte in acquisto scendono anche sotto i 99 Usd. In presenza di una possibile fase di riduzione dei tassi da parte della Fed il nuovo titolo potrebbe trarre vantaggio ma l’ipotesi è meno forte rispetto a quella di una futura debolezza del comparto obbligazionario tricolore, conseguente ad attacchi speculativi nei confronti dell’Italia. Il mercato è sembrato finora prudente sul nuovo Imi, con controvalori in acquisto di 2 milioni di $ nelle prime due sedute operative.

► I Turchia in dollari sono di nuovo deboli anzi debolissimi. Le tensioni politiche e il recente calo della lira incidono certamente sulla situazione. Dei vari titoli quotati in Italia quello che può raccogliere maggiore interesse è senz'altro il più corto in assoluto, con vita residua inferiore a un anno. Queste le caratteristiche: Isin US900123AX87 – valuta Usd – data scadenza 5/6/2020 – taglio 2.000 – cedola 7%. Il rendimento lordo si aggira dal 5,9 al 6,1% in rapporto logicamente al prezzo di acquisto, variabile fra 101 e 101,4. In realtà il mercato si espone in denaro sui 100,6/100,5 e anche ben sotto i 100, dove il titolo era già sceso durante il culmine della crisi 2018.

► Un lettore di LombardReport chiede se la scelta di un bond zero coupon di Intesa (in realtà nominato ancora Comit) possa costituire valida alternativa alla detenzione di liquidità sul conto corrente. L’analisi dello specifico titolo ne evidenzia queste caratteristiche: Isin IT0001200390 – valuta Eur – data scadenza 17/2/2028 – taglio 1.000 – struttura zero coupon. Il prezzo ufficiale a oggi è di 79,3 e il book in effetti consente posizionamenti abbastanza prossimi (dai 79,46 ai 79,6), sebbene con volumi proposti modesti. Il rendimento lordo a scadenza risulta attualmente del 2,69%, mentre quello netto appare di più difficile calcolo per la particolare struttura fiscale che regola gli zero coupon. Il relativo mercato in euro offre davvero poco e due domande allora sono inevitabili: perché rinunciare del tutto a una cedola per rinviare la plusvalenza a fine vita? L’inflazione resterà sotto controllo nei prossimi dieci anni? Un consiglio potrebbe essere di diversificare l’investimento su diverse tipologie di bond. Per esempio un terzo su questo zero coupon, un terzo su un inflation linked (per esempio un Btp€i a scadenza non troppo lunga) e un terzo su un tasso variabile sempre di Banca Intesa, quale l’Isp-Tv Sub 30gn22 (Isin IT0005118838 – taglio 1.000), subordinato Tier 2, che paga attualmente una cedola del 2,08%, data la struttura Euribor 3 mesi + 2,37% (cedola trimestrale). In questo modo si ripartisce il rischio fra diverse strutture e si incassano delle cedole con il passare del tempo.

►Frequente il quesito di quali nuovi titoli in franchi svizzeri il mercato offra. Proviene soprattutto da lettori con liquidità detenuta su conti in chiaro presso banche elvetiche. Ne segnaliamo due. Il primo è uno Swisscom (società telefonica svizzera): Isin CH0373476164 – valuta Chf – data scadenza 24/11/2033 – taglio 2.000 Chf – ammontare 230 milioni di Chf – tasso fisso 0,75%. Le prime indicazioni di prezzo lo danno già a 104. Un secondo si riferisce alla Vontobel Holding, banca di investimento con sede a Zurigo. Che ha emesso un bond convertibile così strutturato: Isin CH0475090194 – valuta Chf – data scadenza 18/5/2020 – taglio 1.000 Chf – ammontare di 25 milioni di Chf – tasso fisso 13,4%. Sulle caratteristiche della convertibilità non siamo riusciti a disporre di precise informazioni ma segnaliamo che non è la prima volta che la società propone emissioni di questo tipo. E’ il caso, per esempio, della 7,36% scadenza 9/10/2020 (Isin CH0469756792), pure dall’ammontare di 25 milioni di Chf.

► Un lettore chiede informazioni sul bond Groupe Casino in euro cedola 2,798% scadenza 2026 (Isin FR0012074284 – taglio 100.000) e in particolare sul perché prezzi nettamente sotto la pari. A Tlx lo si ritrova infatti come ultima quotazione sugli 88,5 euro (dopo che oggi ha messo a segno un + 13,4%) ma il mercato lo tratta in denaro fra 82 e 84,5 euro. Il gruppo francese, attivo nella grande distribuzione, ha visto aumentare il suo debito globale da 8,7 a 9 miliardi di euro nel corso del 2018, con un cash flow in forte calo, il che limita le potenzialità di intervenire appunto sul debito, pur in presenza di numerose cessioni di attivi. Proprio nelle ultime ore si è avuta la notizia di una procedura di salvaguardia (questa la terminologia tecnica francese) per il gruppo Rallye, che controlla Casino. La situazione è quindi in corso di evoluzione e di qui il rimbalzo odierno. Vari analisti si erano espressi in maniera negativa sia sull’azione sia sull’obbligazione negli ultimi giorni ma ora il quadro potrebbe modificarsi nel medio termine. Un caso da seguire.

► Una notizia relativa a Generali Assicurazioni. Il gruppo avrebbe deciso di non rifinanziare 1,25 miliardi di euro corrispondenti a un debito senior con scadenza gennaio 2020. La decisione, unita a quella di ridurre di 250 mln di euro il debito subordinato nel 2019, si inserisce nella strategia di diminuzione della posizione debitoria complessiva nell’ambito del piano strategico al 2021, che dovrebbe permettere di raggiungere l’obiettivo rappresentato dal limite inferiore della forchetta di contenimento del debito (1,5-2,0 miliardi di euro), annunciato lo scorso novembre.

► Infine un’ultima segnalazione riferita all’emittente nazionale. Il Tesoro starebbe per decidere il rinvio di una nuova emissione di Btp Italia alla fine dell’estate o perfino al mese di novembre.