Euronext compra Borsa Italiana


Nella settimana in cui Euronext presenta un'offerta vincolante per Borsa Italiana da 4 miliardi di euro togliendola da mani inglesi, i volumi di contrattazione in diminuzione ci fanno entrare sonnecchianti nell'autunno.

I vantaggi che molti esperti vedono in questa integrazione, cercata e voluta da entrambi le parti, saranno legati senza dubbio all'apparteneza allo stesso soggetto politico, essendo Euronext assolutamente paneuropea.

Borsa Italiana rappresenterà il 34% del volume d'affari totale, una vera leadership.

Il progetto dovrebbe vedere la luce definitva entro la prima metà del prossimo anno.

Per quanto riguarda la facilità di accesso al mercato per le nostre aziende, il percorso dovrebbe notevolmente facilitarsi; per quanto attiene a noi investitori, i vantaggi potrebbero, auspicabilmente, trovare un concreto risultato nella diminuzione dei costi di intermediazione, volgarmente chiamati "commissioni" per l'accesso al trading sull'intero listino europeo.

Attualmente, una delle barriere maggiori per l'accesso a tali mercati, è stato rappresentato da costi di intermediazione eccessivamente onerosi se paragonati ai costi che normalmente si affrontano per l'operatività sui mercati statunitensi.

Sarebbe ragionevole, pertanto, presumere che se Euronext volesse perseguire una crescita del proprio volume d'affari, partendo proprio dalla vivacità degli scambi da sempre presente sul nostro lisitno, cercare di agevolare, con una riduzione dei costi, anche l'operatività su tutto il listino europeo, una delle prime dimostrazioni di integrazione.

Il Nasdaq si mantiene su livelli elevatissimi e chiude l'ottava con un buon rialzo, lockdown o no, a conferma che di liquidità nei sistemi ve ne è in abbondanza.

Tecnicamente la fase rimane da trading range, un pò ovunque, con sparuti rialzi in alcuni casi, in altri con prosecuzione del trend, ma in generale il nostro listino necessiterebbe di maggiore attrattività nei confronti dell'estero, cosa che purtroppo non accade per una lunga serie di motivi.

Il nostro è un lisitno che necessiterebbe di forti incentivi all'investimento, necessiterebbe di politiche fiscali capaci di attirare investitori dall'estero, più che essere ridicolmente trattata come le sue pari "abroad".

Il nostro sistema rimane atavicamente legato al sistema bancario, essendo quasi del tutto ininfluente la somma di capitali racimolati nel mercato dei capitali.

La domanda che bisognerebbe porsi, e che ogni investitore estero si pone è: "perchè investire in un paese obsoleto, senza piani di sviluppo degni di nota, con una tassazione sulle rendite da capitale pari al 26%, ovvero pari a quella di tutti gli altri paesi europei, che in più, mi fa scontare la Tobin Tax?"

Interrogativi ormai vecchi a cui nessuno ha saputo dare una risposta.

Askoll Eva

Nel periodo estivo, subito dopo il marzo catastrofico, si era ripresa con volumi, riportandosi sui livelli visti in precedenza nel mese di gennaio.

Ora, vittima dell'assenza di volumi, in particolare, si è riportata sui livelli peggiori del lockdown.

Come per la stragrande maggioranza delle società del settore, ha subito uno schiaffo tremendo dalla pandemia, certificato anche dal bilancio che ha decretato una riduzione dei ricavi del 62%. Impossibile, a detta del management, ipotizzare un recupero nel semestre attuale.

Viene inoltre a verificarsi l'ipotesi riduzione del capitale o aumento dello stesso.

Ragion per cui, operare su queste realtà rappresenta di per sè un rischio che per essere contenuto, deve essere necessariamente di breve durata e con obiettivi, sia in termini di stop loss che di target price, ragionevolmente, entrambi, corti.

Tecnicamente però, la situazione può essere analizzata in questo modo.

Pericoloso sarebbe lo scivolare sotto gli 1.24€.

In caso di scenario inverso e quindi rialzista, i valori 1.35 € e 1.43 € rappresentano soglie da monitorare.

In caso di perforazione potrebbe rappresentare un buon investimento in vista di 1.6 €

Expert System

Altra bella realtà del segmento Aim, varie volte oggetto delle nostre attezioni, Expert System ha presentato un bilancio semestrale che evidenzia un calo del fatturato del 19.2%, in questo caso però il management ha rilevato che la maggior parte dei guadagni dovrebbe concentrarsi nella fine dell'anno, riportando i valori entro un ambito di normalità.

La situazione grafica ci indica che una discesa sotto il livello dei 2.22€ rappresenterebbe un fattore di allarme, causando una inversione del trend innescatosi susseguentemente al periodo del lockdown.

Un'aria migliore si respirerebbe al di sopra dei 2.47€ che potrebbe essere di buon auspicio al raggiungimento dei 2.7€.

STM

In una recente anticipazione da parte del management, STM riporterà un incremento dei ricavi netti del  27,8% su base sequenziale, andando ben oltre le previsioni fatte nel trimestre scorso.

I risultati definitivi verranno comunicati il 22 ottobre a mercati chiusi.

Graficamente, nella giornata di ieri, venerdi 9 ottobre ndr, l'azione si è fermata sul triplo massimo in area 29.4 €.

Importante può essere la rottura di tale valore, attendensosi, lecitamente un sell on news all'uscita dei dati ufficiali.

Come per le società del segmento AIM, analizzate in precedenza, vale il requisito del tempo di maturazione dell'investimento, e quindi con obiettivi predefiniti .

Come si può facilmente notare, quindi dalle analisi fatte, esistono realtà (moltissime) che hanno sofferto e stanno soffrendo particolarmente, il lockdown, altre invece che sovraperformano per motivi contingenti, accelerando il passaggio multimediale della società civile.

Il momento rimane fitto di trame, fatto di una realtà complessa che sembra non connessa, ma che in realtà lo è.

Come sempre accade, le anomalie tendono a rientrare nel lungo termine, ragion per cui, personalmente reputo sovra quotate molte realtà legate al settore IT, ivi compresa STM, ma in ogni caso, come abbiamo già denotato in altri ambiti, essendo legati al movimento tecnico, ciò non ci fa lasciare sul piatto eventuali rotture tecnicamente importanti, seppur mantenendo un'ottica temporale estremamente corta.

Una metafora calzante può essere quella di trovarsi su una autostrada, generalmente con un percorso lineare, privo di curve, ma di viaggiare costantemente avvolti da una nebbia fitta.

Cosa fareste? Accelerereste come se non vi fosse un domani? O procedereste cauti, cercado di muovervi agevolmente all'interno dei confini visibili?

L'interrogativo presentato è lo stesso che si pongono tutti gli operatori, ogni santo giorno, seduti al proprio desk.

Buon trading a tutti.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)