Un giorno da ricordare per sempre


Un giorno da ricordare il 29 settembre 2020!

Esce il dato sul Pil statunitense, leggermente migliore delle attese.

Dato che ricorda i tempi della seconda guerra mondiale con un morbido -31.4%.

La borsa festeggia entusiasta!

Vedo che nessuno ne parla, c'è una specie di imbarazzo nel citare questi dati, un pò di imbarazzo nell'esprimere sentimenti che siano anche solo lontanamente dubbiosi su quanto sta accadendo.

Ma noi, non ce la facciamo, certe cose vanno segnalate, come ho detto in passato a rischio di essere fischiati, ricoperti da "buuuu" , magari ricoperti da pomodori lanciati da ogni dove, ortaggi di vara natura a ricoprire colui che pone l'interrogativo che nessuno vuol sentirsi ricordare.

Ma può tutto ciò essere sostenibile? E in caso di risposta affermativa, per quanto tempo ancora? Ed infine, cosa resterà del tessuto produttivo nel post Covid? Quante e quali aziende ne usciranno con le ossa rotte?

Un recente studio di Principal Global Asset Allocation, ha evidenziato che la mossa della Fed, drasticamente a sostegno dei mercati finanziari, abbia creato un substrato di "società zombie" con pochissime possibilità di sopravvivenza nel prossimo futuro.

Viene evidenziato che molte aziende in precedenza assolutamente vitali, siano ad oggi, praticamente spacciate.

L'effetto delle politiche della Fed, hanno come effetto collaterale, negativo, quello di tenere in vita artificialmente dei perfetti zombie!

Quali i settori più colpiti?

Il settore energetico e quello dei beni legati ai consumi discrezionali.

Quanto accaduto negli Stati Uniti, è accaduto anche in Giappone  e in Europa, con le relative banche centrali che si sono copiate nelle strategie.

L'ondata di risacca di cui avevamo parlato, in via metaforica nei precedenti articoli, si manifesterà probabilmente in prossimità della diffusione di un vaccino, ovvero quando le banche centrali inizieranno la strategia di normalizzazione delle politiche monetarie.

Personalmente sono l'esatto contrario di un investitore ribassista, ma neanche amo acquistare e fare cassetto a prezzi che reputo alti.

Le strategie di investimento, possono, lecitamente essere programmate su un piano "investment grade", e in tutti gli altri casi di intervento su titoli non "investment grade" che esso sia tarato su obiettivi di brevissimo termine e con stop loss ben definiti e pertanto, non approssimativi.

Opportunità nel nostro mercato, se si guarda strettamente al movimento analitico, ne esistono diverse.

AMPLIFON

Nel caso in oggetto, ad esempio, si configura anche la caratteristica della sana gestione finanziaria.

Un rientro in area 28.5€ può favorire un tentativo di ingresso.

Si sta per andare oltre i 31,5€ con una spinta forte e convinta, ma personalmente attenderei ritracciamenti, e in caso di cadute di mercato forti, visto l'incremento di volatilità, non esiterei a chiudere la posizione se si esce fuori dai range prestabiliti.

RELATECH

Altra dinamica assolutamente vincente e convincente, la corsa di Relatech, titolo che avevamo varie volte, analizzato e dettagliatamente confinato.

In questo caso un rientro in area 5.50€ può essere sfruttato per un ingresso, ed anche in questo caso, stop loss corti.

CONFINVEST

Un riferimento importante va fatto per Confinvest.

Si è tornati ai 4 euro, approfittando di una piccola correzione in atto sul Gold.

In questo caso, attenderei il livello dei 3 € e lì proverei l'ingresso.

L'evento ha buone probabilità di verificarsi.
Preferisco ripetere sempre il riferimento allo stop loss che, personalmente fisso sempre molto stretto, perchè il mio punto di vista è che se un movimento è studiato in un certo modo, la conferma la da il mercato, fermandosi ed assestandosi su quei livelli.

Se il mercato decidesse di voler continuare a vendere a livelli più bassi, bisogna evitare di pensare di essere onnipotenti e pertanto di aver letto bene il movimento in ogni caso.

Quindi, nel mio modo di intendere il mercato, ogni tick ha un suo significato ben preciso, e un tick sotto il livello studiato fa accendere sempre il segnale di allarme.

Qualora l'ipotesi si verificasse, quindi, e non si scendesse sotto i 2.9€, l'obiettivo target è fissato ai 3.8€.

Conservare sempre in mente il concetto su espresso però, riferito alla sostenibilità di un simile rialzo degli indici statunitensi, perchè in ogni caso rappresentano il driver di tutte le borse mondiali.

Si è appena entrati nel mese che precede le elezioni presidenziali e l'incremento della volatilità porta con sè opportunità ma anche tanti falsi segnali.

Sarà un mese complicato, non c'è ombra di dubbio, per operare con successo, sarà necessaria moltissima concentrazione e altrettanta rapidità di esecuzione.

Buon trading alle pistole veloci.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)