Noi trader, la vera fonte di ricchezza dei broker


La news è sconvolgente e ci riguarda da vicino, la fetta di mercato generata dal trading privato ha raggiunto i 91 miliardi e questo fa di noi trader, da una parte una risorsa, dall'altra una preda.

La lotta tra i vari broker, per accaparrarsi la fetta maggiore, finora si è disitnta più sulla serie di servizi fornita che in una seria politica di attrazione della clientela tramite l'abbassamento dei costi di intermediazione.

Avevamo già accennato a questo aspetto, nell'ultimo articolo quando abbiamo parlato dell'offerta vincolante avanzata da Euronext su Borsa Italiana, articolo in cui speravamo in una futura riduzione dei costi di intermediazione.

Essi spesso, rappresentano , unito alla non competenza dei neo trader, uno dei fattori principali di abbandono dell'attività.

Errato sarebbe, ad esempio, pensare che il costo di intermediazione sia unico e si esaurisca non appena si viene colpiti con il nostro ordine, all'interno del mercato.

Una delle situazioni più frequenti, infatti, che porta dritti al raddoppio del costo di intermediazione, entra in ballo nel caso di un parziale eseguito.

In tale ipotesi, la stragrande maggiornaza dei broker, impone, qualora si voglia modificare il prezzo di un ordine parzialmente eseguito, sia in acquisto che in vendita, magari perchè si è stati scavalcati da una proposta migliore da parte di altri investitori, una nuova commissione pari alla prima che si è pagata al momento del parziale eseguito.

Condizioni che, alla lunga, portano un enorme introito ai broker, penalizzando i trader.

Quante volte vi è capitato di vedere il vostro ordine colpito da un numero esiguo di azioni, per poi vedervi passare immediatamente in seconda posizione?

A me personalmente, innumerevoli volte.

Come rilevato dagli ultimi dati, gli introiti crescono a dismisura, ma con esso non allo stesso modo la concorrenza.

Analizzando, invece, la settimana finanziaria, essa è andata a chiudersi con un saldo negativo e la percezione è che quando vi sono in atto dei rialzi, essi non abbiano il vigore dei tempi migliori e tale riflesso lo si nota tanto più su azioni che sono preda degli operatori nei giorni di innalzamento della volatilità. 

Fare trading impone aguzzare l'ingegno, svegliare la propria sensibilità e la percezione netta è che l'acceleratore non venga più spinto a dovere, molto probabilmente, il timore delle conseguenze di nuovi lockdown diffusi e le imminenti elezioni negli Stati Uniti, ha fatto abbassare la propensione al rischio e così, spesso e volentieri gli operatori preferiscono dormire sonni tranquilli, pulendo i portafogli quasi quotidianamente.

ACOTEL

Il pattern grafico è stato finora straordinario, seguendo delle logiche ottimali per il trading e non solo per un day trader ma anche in ottica medio periodo.

Compressa in un range tra 3.50€, seduta su un importantissimo livello di Fibonacci, e 4€.

Attenzione allo sfondamento dei 3.5€, in tal caso si punterebbe ad un altro livello di Fibonacci ai 3.22€.

Volumi in calo ma finora, il panorama tecnico rimane assolutamente valido per il trading.

Tenere, come detto, ben chiaro il livello dei 3.5€, se non viene intaccato, si può gestire agevolmente la posizione con target price 3.70€ e 4€.

FALCK RENEWABLES

Medesima situazione di Acotel, il titolo sta lavorando in un range compreso tra io 5.10€ e i 5.55€.

In caso di rottura dei 5,10€ si andrebbe al livello di .4.72 € come prima area di intervento utile.

In caso di storno più importante, il livello successivo sarà identificato in area 4.35€.

In caso si riuscisse ad aprire la posizione ai livelli indicati, si può impostare il target price al di sotto del precedente supporto, o livello.

Avvicinandosi il momento delle elezioni negli Usa, è preferibile avere dei target price adeguati al livello di volatilità del mercato, compatibilmente quindi, con l'entità degli acquisti, che come detto, ultimamente soffrono di braccino corto, ovvero non si spinge più fino ai livelli tecnici ma accade spesso che si arresti improvvisamente il flusso degli acquisti.

Come sapete, con lo spegnersi dei volumi, tendenzialmente il prezzo dell'azione tende in via naturale a ripiegare.

Cerchiamo quindi di avere un livello di tatto adeguato in base alle variazioni che il mercato presenta giorno dopo giorno.

Buon trading a tutti.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)