Mi faccio il portafoglio “green” e vivo sereno. È davvero così?


Azioni, obbligazioni ed Etf per dare una colorata di verde, ormai inderogabile. Il boom del settore nel 2020 rende però cara questa famiglia di asset. Si può ancora comprare?

Hot markets

Il 2020 è stato dominato – in termini di investimenti – da due temi: il primo, scontato come il buio di notte, quello dei vaccini Covid; il secondo, inevitabile come il sorgere del sole ogni mattino, quello del “green” (con le varie definizioni utilizzate in alternanza). Ecco qualche titolo di report dell’asset management diffusi nelle ultime settimane:

  • Axa: Green bond, un'opportunità per gli investitori e il pianeta
  • Amundi: “Etf Esg in crescita, nel 2020 investiti oltre 20 miliardi”
  • Pictet: “L’Europa alza l’asticella sull’energia pulita”.

Potremmo proseguire con tanti altre dichiarazioni dello stesso tenore ma vi tedieremmo soltanto. Quello che interessa realmente è capire cosa sta succedendo su questo fronte e quali sono le occasioni da cogliere, pur con i rischi che un settore così evolutivo comporta.

Iniziamo allora con alcuni dati tutt’altro che trascurabili, relativi agli investimenti ambientali dell’Unione europea.

Budget Ue 2021-2027

Importo previsto per periodo 2021-2027

1.074 miliardi  euro

Investimenti per il clima

Almeno il 30%

Totale conforme al Green Deal europeo

100%

Next Generation Eu (Recovery Fund”)

Importo previsto in 3 anni

750 miliardi di euro

Investimenti per il clima

Almeno il 30%

Totale conforme al Green Deal europeo

100%

Se a tutto questo si aggiunge l’annunciata svolta Usa – dopo il siluramento di Trump – è evidente che una rivoluzione verde sta per cambiare l’economia e di rimando la finanza. Non impostare un portafoglio in tale chiave sarebbe come affrontare in auto un colle alpino a 2.000 metri sotto una nevicata invernale montando penumatici estivi. Si uscirebbe di strada alla prima curva!

Cerchiamo così di valutare gli strumenti più comuni per puntare su questa trasformazione, ovvero azioni, obbligazioni ed Etf. Non trattiamo del tema dei fondi specializzati, sebbene occorra ammettere che in molti casi si tratta di asset validi in un’ottica di diversificazione “green”, dato che la selezione dei sottostanti può davvero fare la differenza in termini di performance.

Lo scopo del report è di indicare riferimenti (inevitabilmente sintetici) per aiutare il lettore nella ricerca dei prodotti finanziari più utili in ottica di strutturazione “ecosostenibile” di qualsiasi patrimonio, sia esso piccolo o grande.

Quanto green inserire? Almeno un 15-20%, con un trend però a crescere di anno in anno. Come farlo? Diversificando al massimo, perché è impossibile per alcuni settori prevedere gli sviluppi futuri.

AZIONI: dodici delle più gettonate

La lista potrebbe prevedere circa cento titolo specifici. La nostra quindi è una selezione. Si noti come la prevalenza delle sedi sociali riguardi due Paesi, Canada e Spagna. Non è una casualità. Volutamente abbiamo escluso le azioni italiane (in realtà poche) perché già ampiamente conosciute.

► Acciona (Spagna)

Borsa

Madrid

Settore

Energie alternative

Trend 2020

Ampia lateralità da aprile fra 80 e 100 euro (ultima quotazione 102,4 Eur)

Valutazioni degli analisti di settore

Prevalenti Hold e Buy

Volatilità media

31,6%

P/e (rapporto prezzo-utili)

21,5

► Ballard Power Systems (Canada)

Borsa

Toronto

Settore

Fuel Cells

Trend 2020

Volatile. Sta tornando sui massimi (ultima quotazione 25,2 Cad)

Valutazioni degli analisti di settore

Buy

Volatilità media

79%

P/e (rapporto prezzo-utili)

L’azienda non produce utili

► Brookfield Renewable Partners (Canada)

Borsa

Nyse

Settore

Energie alternative

Trend 2020

Sui massimi (ultima quotazione 57,4 Usd)

Valutazioni degli analisti di settore

Hold

Volatilità media

34,6%

P/e (rapporto prezzo-utili)

60,9

► Canadian Solar (Canada)

Borsa

Nasdaq

Settore

Fotovoltaico

Trend 2020

Quasi sui massimi (ultima quotazione 38,4 Usd)

Valutazioni degli analisti di settore

Strong Buy

Volatilità media

66%

P/e (rapporto prezzo-utili)

8,6

► EDP Renováveis (Portogallo)

Borsa

Lisbona

Settore

Energie rinnovabili

Trend 2020

Fortemente rialzista (ultima quotazione 17,6 euro)

Valutazioni degli analisti di settore

Strong Buy

Volatilità media

31,4%

P/e (rapporto prezzo-utili)

29,9

► First Solar (Usa)

Borsa

Nasdaq

Settore

Fotovoltaico

Trend 2020

Fortemente rialzista (ultima quotazione 84,7 Usd)

Valutazioni degli analisti di settore

Prevalenti Hold e Strong Buy

Volatilità media

57,8%

P/e (rapporto prezzo-utili)

24,6

► Iberdrola (Spagna)

Borsa

Madrid

Settore

Energie rinnovabili

Trend 2020

Fortemente rialzista (ultima quotazione 11,4 Eur)

Valutazioni degli analisti di settore

Prevalenti Hold e Strong Buy

Volatilità media

19,4%

P/e (rapporto prezzo-utili)

15,9

► NextEra Energy (Usa)

Borsa

Nyse

Settore

Energie rinnovabili

Trend 2020

Fortemente rialzista (ultima quotazione 75,5 Usd)

Valutazioni degli analisti di settore

Strong Buy

Volatilità media

26%

P/e (rapporto prezzo-utili)

22,5

► Nordex (Germania)

Borsa

Francoforte

Settore

Energia eolica

Trend 2020

Fortemente rialzista (ultima quotazione 18,2 Eur)

Valutazioni degli analisti di settore

Strong Buy

Volatilità media

53,1%

P/e (rapporto prezzo-utili)

L’azienda non produce utili

► Renewable Energy (Usa)

Borsa

Nasdaq

Settore

Energie rinnovabili

Trend 2020

Fortemente rialzista (ultima quotazione 54,1 Usd)

Valutazioni degli analisti di settore

Strong Buy

Volatilità media

74,7%

P/e (rapporto prezzo-utili)

25,8

► Siemens Gamesa (Germania/Spagna)

Borsa

Madrid

Settore

Energie rinnovabili

Trend 2020

Fortemente rialzista (ultima quotazione 28 Eur)

Valutazioni degli analisti di settore

Hold

Volatilità media

38,5%

P/e (rapporto prezzo-utili)

19,6

► Vestas Wind Systems (Danimarca)

Borsa

Copenhagen

Settore

Energia eolica

Trend 2020

Fortemente rialzista (ultima quotazione 1.242 Dkk)

Valutazioni degli analisti di settore

Prevalenti Hold e Strong Buy

Volatilità media

36,5%

P/e (rapporto prezzo-utili)

20,2

BOND: c’è solo l’imbarazzo della scelta ma…

Un mercato in netta espansione, con tantissimi emittenti e soprattutto valute assai differenziate. Al punto tale che per investire su alcune delle più esotiche occorre rivolgersi proprio ai “green” di emittenti sovranazionali. Data la vastità dell’offerta ci limitiamo allora ad analizzare gli Etf obbligazionari di settore.

► L’Etf con dimensioni maggiori

Ubs Msci Euro Area Liquid Corporates Sustainable

LU1484799769

Quasi 900 milioni €

► L’Etf con migliori performance da inizio anno

Lyxor Usd Corporate Esg Bond Hedged to €

LU1285960032

+5,5%

► L’Etf più volatile su un anno

Ubs Msci US Liquid Corporate Sustainable B.

LU1215461085

11,6%

► L’Etf dalla cedola più alta

Lyxor Usd Esg Corporate Bond

LU1285959703

 Yield 3,3% (in €)

► L’Etf dal Ter (costo annuo) più basso

Lyxor Usd Esg Corporate Bond

LU1285959703

0,09%

► L’Etf dal Ter (costo annuo) più alto

Ubs Usd Emerging IG Esg Diversified Bond

LU1974695790

0,45%

► L’Etf più originale

Xtrackers Esg Eur Bond Corporate Short Duration

LU2178481649

Bond Esg con scadenze corte

ETF AZIONARI: ormai sono 120 su Borsa Italiana

Quasi tutte le novità annunciate negli ultimi mesi dagli emittenti riguardano proprio il settore Esg, che copre ormai i più diversi sottostanti, consentendo una diversificazione totale. In alcuni casi è assunta la denominazione Sri, sigla che sta - come noto - per investimento sostenibile.

► L’Etf con dimensioni maggiori

iShares Msci Usa Sri

IE00BYVJRR92

3,6 miliardi $

► L’Etf con migliori performance da inizio anno

Ubs Msci China Esg Universal

LU1953188833

+17,3%

► L’Etf più volatile su un anno

Xtrackers Msci Usa Esg

IE00BFMNPS42

35,4%

► L’Etf dalla cedola più alta

Bnp Paribas Easy Msci Europe Sri

LU1753045415

Yield 2,9%

► L’Etf dal Ter (costo annuo) più basso

Ubs EuroStoxx 50 Esg D.

LU1971906802

0,15%

► L’Etf dal Ter (costo annuo) più alto

Bnp Paribas Easy Msci Emerging Markets Sri Eur

LU1659681313

0,45%

► L’Etf più originale

Invesco Msci Europe Esg Leaders Catholic Principles

IE00BG0NY640

Con sottostanti ispirati ai dettami della Conferenza dei vescovi cattolici

In sintesi – Le performance del mondo Esg sono state rilevanti nel corso del 2020 e i numeri lo confermano. Occorre tuttavia tenere conto di vari aspetti.

1°) La redditività delle aziende del settore è ancora mediamente bassa.

2°) Azionario e obbligazionario sono cari e lo dimostrano i ratio di molte “shares”. Così come i prezzi di tanti bond. In particolare nelle ultime settimane – dopo l’elezione di Biden alla Presidenza degli Usa – si è registrata una corsa forse esagerata.

3°) La volatilità media delle azioni è alta e quelle dei bond bassa (mentre sui non “green” sta salendo). Se ne tenga conto.

4°) Credere che questo settore sarà stabile nei prossimi anni è un errore. Le tecnologie infatti evolvono con enorme velocità e nuovi protagonisti entreranno in scena.

5°) L’incidenza degli Esg sugli Etf trattati nel secondario è stata impressionante negli ultimi mesi, con numeri da dominio assoluto. Ciò porterebbe a fare pensare che la quota “green” sui portafogli debba essere predominante. In questa fase si tratta però anche di una moda. Lo si consideri e non si esageri. Il che non esclude che una rivoluzione sia iniziata e destinata a durare a lungo. 

6°) Secondo numerose ricerche, investire applicando criteri Esg non compromette la performance di un portafoglio di investimenti, anzi la migliora. I numeri del 2020 non confermano al 100% questa convinzione.

7°) Come avviene nell’azionario e nell’obbligazionario tradizionali anche nell’Esg la diversificazione degli indici di riferimento si sta sviluppando. Occorre quindi variare al massimo, in termini sia di mercato sia (questo sarà lo sviluppo futuro) di sotto segmenti. In conclusione bisogna puntare alla specializzazione nella specializzazione.

8°) Abbiamo riportato per le azioni i rating degli analisti esperti dei singoli titoli (pur non conoscendone le complesse motivazioni): gli “strong buy” eccedono ma si consideri sempre che fra il momento dell’analisi e l’andamento dei prezzi c’è un lasso di tempo più o meno lungo.

9°) Il mercato finanziario “green” Usa è partito in ritardo rispetto a quello europeo e ha ancora prospettive di crescita.

10°) In conclusione si può ancora comprare? Meglio attendere una correzione dei mercati prima di prendere o riprendere posizione sul mondo “green”. Oppure switciare – nel caso si utilizzino prevalentemente Etf - da quelli presenti sul mercato da più tempo, quasi tutti protagonisti di ottime performance, su quelli più recenti e innovativi (di cui gli abbonati a Lombard Report sono costantemente aggiornati), fra l’altro quasi sempre meno cari in termini di Ter. Anche questo è un modo per guadagnare.

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