Portafoglio Rischio Contenuto: un anno da incorniciare


Appuntamento di fine anno con il report free sull’andamento del nostro portafoglio Rischio Contenuto. Il 2020 sta volgendo al termine e come da nostra tradizione tiriamo le somme di un anno di lavoro e valutiamo quanto ottenuto in rapporto all’andamento del mercato e degli eventi che – nel bene o nel male – lo hanno condizionato.

Alla fine di febbraio siamo stati catapultati di botto all’inferno, e abbiamo poi vissuto dieci mesi costantemente sui carboni ardenti, stretti nella morsa della pandemia e di tutto ciò che ne è conseguito; eventi che hanno reso quanto mai complicato mantenersi in equilibrio sul filo del rasoio, per tutti gli asset.

Va da sé che rebus sic stantibus non era per nulla scontato portare a casa un risultato decoroso, e ora che tiriamo la riga possiamo confessare di aver temuto in diverse occasioni. Abbiamo lavorato quindi con una maniacale attenzione (ossessione?) alla massima prudenza, utilizzando con grande parsimonia la liquidità disponibile, senza mai andare full invested per poter fronteggiare un nuovo eventuale altro sell-off (cosa che non era poi così impossibile), senza rimanere a corto di “munizioni”.

La strategia ci ha visti quindi dosare con prudenza le risorse, entrando solo su titoli di cui eravamo fortemente convinti, anche in caso di scenario avverso, così come non ci siamo fatti scappare alcuni “trade” degni di nota in termini di performance e utile incassato.

Per ora, quindi, tutto bene, ma siamo ancora ben lontani dal poter tirare un sospiro di sollievo ed essere molto confidenti sull’andamento dei listini. Basta un nulla, una notizia con qualche ipotesi avversa ai vaccini e tutto potrebbe tornare a crollare.

In questo scenario, il nostro portafoglio si è comportato in modo eccellente, portando a casa un risultato considerevole e soprattutto chiudendo sui massimi dopo una costante crescita di massimo storico in massimo storico. Infatti, mese dopo mese, è proseguita inarrestabile la marcia al rialzo del nostro portafoglio; una sola correzione – un po’ pronunciata – a fine ottobre, e poi su nuovamente su nuovi massimi.

Basta guardare l’equity line per apprezzare la regolarità della crescita del portafoglio che ha sempre espresso una bassa volatilità negativa e ha sempre prontamente recuperato i drawdown, grazie alla buona diversificazione e il buon bilanciamento delle sue componenti.

Ci siamo lasciati a inizio settembre con l’ultimo report free di questa rubrica, con un NAV che valeva 101,44 ed oggi, dopo quattro mesi scarsi, il nostro portafoglio valorizza un NAV pari a 102,08 dopo aver registrato il nuovo massimo storico appena qualche giorno fa a 102,13 di NAV. La performance su base annua si attesta solo per un soffio sotto il 3%, per esattezza al +2,96% con una volatilità (ovvero il rischio) stabile a 0,56% a riprova che la vocazione “rischio contenuto” non è solo il titolo della questa rubrica.

Chiudiamo così questo 2020 sui massimi, con un bottino non grasso in termini assoluti ma abbondantissimo in ragione e in rapporto all’andamento dei mercati e in rapporto al bassissimo livello di rischio complessivo che abbiamo dovuto sopportare.

Nel corso di questi mesi è anche aumentato il numero degli abbonati a Rischio Contenuto e siamo loro grati perché è la prova tangibile della bontà del nostro lavoro.  Non ci resta che augurare a voi tutti i nostri migliori auguri di buone feste (compatibilmente con il periodo…), sperando di avervi tra le fila dei lettori della nostra rubrica, dandovi appuntamento al 2021, anno che vogliamo credere sarà migliore di questo infausto 2020. 

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