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Riflessione di inizio primavera.


Quando circa sei mesi fa mi fu proposto di iniziare questa rubrica su LombardReport.com, il contesto in cui erano inseriti i mercati era sicuramente diverso da quello di oggi. Nel 2019 sembrava che il ribasso sulle borse non potesse mai manifestarsi: le notizie sui nuovi massimi, che arrivavano su tutti gli indici mondiali, facevano da padrone.

Pensavo allora che tutto questo potesse durare per tanti mesi ancora: tassi sempre più bassi, liquidità alta; l’unica paura sembrava essere costituita dalle tensioni Usa-Cina sui dazi, nell’ambito delle quali Trump continuava il suo braccio di ferro con Xi Jinping. Pareva che risolto tutto questo si potesse proseguire con forza e senza ostacoli per tutto il 2020.

Avevo spesso sentito parlare “dell’evento inaspettato” come un fantasma, il famigerato Cigno Nero, con vaghe somiglianze all’uomo nero, o piuttosto al buio totale di cui hanno a volte paura i bambini ma che a forza di sentirlo nominare arrivano quasi a metabolizzarlo. 

Ogni crisi arriva diversa dalle altre, ogni crisi porta situazioni di panico sui mercati. D’altra parte, però, ogni crisi ci ha insegnato a guardare lontano. Certo, scriverlo su questo portale, che nasce per il trading e conta lettori ed abbonati desiderosi di apprendere un modo diverso di fare investimenti trovando spunti quotidiani, può sembrare inopportuno da un lato e difficile dall’altro. 

Scrivere articoli giornalieri in una fase come questa non è stato facile e a volte ho preferito non farlo, perché ad imperare era la tempesta perfetta di panico, sfiducia, e speculazione sui mercati aperti in un mese dove si é assistito a ribassi record. Stare in silenzio mi sembrava più opportuno di citare i titoli che salivano e che si trovavano sul podio dei rialzi. 

Tutto è partito dalla Cina e da quel virus identificato come Covid19, che, oltre al mondo finanziario, ha avuto impatti su quello che ci circonda: un contesto di globalizzazione come quello attuale ha contribuito al contagio pandemico.
Nessuno è immune. Anche chi si riteneva tale, in questi giorni sembra dover cambiare in fretta e furia le proprie convinzioni. 
Si parla di recessione mondiale: i mercati si comportano come in una guerra perfetta, i tracolli superano già il 30%, si é passati dalla fiducia globale a quella opposta, la sfiducia di massa.

Stando attenti a valutare l’effettiva portata della situazione, una situazione senza precedenti e per la quale non eravamo pronti, è bene considerare che non siamo in guerra. Ci saranno morti, e li vediamo ogni giorno, così come malati gravi. Ci saranno, comunque, anche coloro che rimarranno e che guariranno. Non ci sarà distruzione e grazie a ciò non sarà necessario ricostruire da zero, ma solo effettuare una ripresa collettiva che richiederà un ritmo inevitabilmente sostenuto. 

Sono dunque sicuro che ripartiremo presto con normalità, grazie alla liquidità che abbiamo per chi ha seguito i nostri consigli, stoppando quindi i portafogli. Con la forte liquidità che verrà immessa sui mercati dalle varie banche centrali, inoltre, avremo valori azionari talmente a sconto che si profilerà concretamente la possibilità di avere il portafoglio del LombarReport ancora pieno e in guadagno. 

Questa non è la fine, ma solo l’inizio di un nuovo capitolo ben più bello di quello che si è concluso. È come la primavera che porta frutti a volte ben più succosi della stagione precedente.

Cari lettori, concludo esortandovi ad esprimere la vostra opinione nei commenti e a suggerirmi nuovi argomenti di riflessione. Potete trovare l’articolo anche sulla pagina Facebook, LinkedIn e Twitter di LombardReport.com

Un saluto e buona domenica, 

Luca Lanzarini

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