Utopistico o disfattista: il mercato non ha mezze misure


Piazza Affari termina la seduta di giovedì 11 giugno 2020 in ribasso, con il FTSEMib in flessione del -4,81% a 18.806. Le vendite invadono anche le principali Piazze del Vecchio Continente, allarmate dalle ultime dichiarazioni del presidente della FED Jerome Powell che incupiscono l’umore dei mercati. 

Se il rally ha avuto inizio nelle scorse settimane è stato anche merito del sentiment degli investitori. La paura di perdere le alte marginalità sui titoli, che si trovavano fortemente a sconto, aveva alimentato la serie di acquisti che ha poi permesso la recente scalata. L’avvio di settimana, invece, mostra come molti sembrino già volenterosi di scendere dal treno e vendere, perché presi dal panico. Aspettarsi una ripresa a V, o banalmente un’uscita fulminea dalla recessione, è utopistico. È altrettanto insensato compiere grossi balzi per ritornare sui propri passi ottenendo un sostanziale nulla di fatto. A mio parere, dunque, questa non è che una “pausa di riflessione”, parte di un necessario processo di consolidamento, in risposta allo shock causato dalla pandemia. 

Le forti dichiarazioni (ma non solo) che avrebbero portato i mercati a fare marcia indietro sono state quelle del Presidente della FED Jerome Powell. È stato il suo pessimismo sulla durata della ripresa economica ad incidere maggiormente, basato per lo più sull’attuale mancanza di precedenti. Ma Powell ha anche sottolineato che la FED non aveva intenzione di aumentare i tassi di interesse, e che quelli attuali, tra lo 0% e lo 0,25% rimarranno fissi almeno fino al 2022. Infine ha anche rimarcato l’impegno della FED nel fare tutto il necessario per l’economia, che sarà a supporto per i prossimi anni.

La seduta di Piazza Affari è un profondo rosso per molti titoli che erano stati le star delle ultime settimane (Banche, Ciclici e Auto). 

Fra i bancari troviamo le big UNICREDIT (-7,87%) a 7,95 e INTESA SANPAOLO (-4,98%) a 1,61. Male anche per BPER BANCA, che termina la seduta in flessione del -6,38% a 2,33. 

L’automotive soffre con FCA (-7,70%) a 8,07, che rimane penalizzata nella prospettiva di dover allungare i tempi per la fusione con PSA in seguito alle ultime indagini dell’antitrust dell’UE. Segue il trend anche CNH INDUSTRIAL, che perde l’11,82% a 5,92. 

AUTOGRILL, fino ad oggi presente in portafoglio, viene venduto a mercato entrando in stop loss.  Il titolo ha subìto una forte flessione perdendo il -8,34% a 5,06, in quest’ottica pessimistica che sembra rendere vano il recupero dei ricavi post lockdown: l’aumento del traffico autostradale dalla riapertura delle regioni non è servito a dare fiducia al titolo. È in difficoltà anche ATLANTIA che perde il -9,16% a 13,84, nel giorno del rilascio dei risultati trimestrali del 2020.

È una giornata che non fa sconti a nessuno, neanche al comparto oil: ENI (-7,03%) a 8,58, SAIPEM (-7,51%) a 2,30 e infine TENARIS (-7,28%) a 6,19.

PORTAFOGLIO LOMBARD REPORT

Oltre ad Autogrill viene venduto a mercato FINCANTIERI (-7,06%) a 0,62. Il portafoglio Lombard rimane quindi con un solo titolo, che per il momento rimane a disposizione dei soli abbonati. 

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