Solo lo stocastico orizzontale rivela l’attività storica del gestore nei vari periodi ed è pertanto uno strumento di confronto indispensabile.


Oggi tratterò per la seconda e ultima volta un fondo della categoria Obbligazionari Paesi Emergenti in euro che mi è stato segnalato dallo stocastico orizzontale e passerò a una nuova categoria dalla prossima analisi.

Il fondo e lo stocastico orizzontale

Anche il Goldman Sachs Emerging Markets Debt Portfolio E Acc EUR - ISIN LU0133266147 si è mantenuto per ben oltre il 50% del periodo preso in considerazione, gli ultimi 13 anni, al di sopra di 70, ma questo dato è in linea con quelli del comparto perché parliamo di fondi obbligazionari che sono, ovviamente, molto meno volatili di molti altri come quelli azionari.

Il valore medio di permanenza della categoria al di sopra di 70 è 43.5 e, in ogni caso, questo Goldman Sachs è riuscito a fare meglio della media.

Dallo studio dello stocastico orizzontale questo asset ha numeri in linea con l’altro asset di questa categoria recentemente analizzato, il BNY Mellon isin IE00B06YC548, ma questo ha interessato maggiormente gli estremi dell’oscillatore dimostrandosi maggiormente ciclico.

Abbiamo quindi un altro fondo del comparto che si è comportato storicamente molto bene.

L’operatività è molto semplice: si prende una posizione quando lo stocastico rompe al rialzo l’area 20/30.

Ricordo per coloro interessati al calcolo dello stocastico orizzontale da me ideato secoli fa, e già, il numero speciale del Lombard report dell’11 novembre 2019 disponibile di seguito: https://tradinglibrarymultimedia.it/sfogliabili/LombardReport/n_34/#p=1

Il fondo e l’analisi tecnica

Ripropongo oggi lo stesso tipo di analisi, con lo stesso indicatore “primitivo”, di quanto presentato durante il precedente studio.

Una parentesi: analizzando lo storico del fondo (valido anche per il precedente Bny Mellon) è possibile individuare un’area di bassa volatilità fino al 5%, di volatilità normale da 5% a 10%, di elevata volatilità da 10% a 15% e di volatilità estrema oltre il 15%. In questi giorni siamo attorno al 7.5% dopo un picco a maggio di oltre il 30%. I vari asset (titoli, fondi, valute, commodities,…) si differenziano in primis per la loro volatilità.

Conosci il tuo nemico prima di affrontarlo, e poi nel caso scappa… ma noi combatteremo.

Il nav è ritornato all’interno del canale ascendente in essere dalla fine del 2008 e, in questo caso, ho utilizzato la retta di regressione del periodo e il 60% della deviazione standard per ricavare il supporto e la resistenza della tendenza. Solitamente, con un obbligazionario, basta utilizzare dal 60% al 100% della deviazione standard.

Mi serve per capire l’attuale posizionamento del fondo rispetto al trend lineare.

L’indicatore non ha ancora generato un segnale d’ingresso, mentre aveva sottolineato dal mese di ottobre 2019 al mese di febbraio 2020 il test di un’area di resistenza. Vedi il grafico centrale.

Non male per un indicatore “primitivo”.

Vi rimando al precedente studio per le informazioni.

E’ come nello sport, la costanza è tutto se non si perdono dei pezzi.

Il fondo è pertanto interessante per quanto riguarda lo stocastico orizzontale e, anche dal punto di vista tecnico, non è affatto male. Incerto, invece, potrebbe essere il mercato di riferimento. Come sempre.

Don’t forget: l’obiettivo principale è sempre quello di preservare il capitale investito.

Cordialmente

Giovanni Maiani