Due chiacchiere in libertà e qualche considerazione sul mercato


Buon sabato a tutti. Purtroppo il mercato italiano in questo momento non offre particolari spunti operativi a mio modo di vedere e come vedremo dai grafici multi time frames dell'indice. Ci troviamo infatti nella situazione di mercati stranieri decisamente più dinamici (e drogati) rispetto al nostro, che continua a mostrare una notevole fiacchezza. Forse questo è dovuto al fatto che nella settimana entrante si entrerà nel vivo della earning season con moltissime società italiane che pubblicheranno i dati trimestrali e questo potrebbe imprimere un pò di impulso ai corsi. 

In settimana mi è capitato di leggere un articolo dal titolo "L'effetto cobra". Secondo un veterano di Wall Street l'unione delle politiche monetarie e fiscali per il salvataggio dell'economia (statunitense) da uno scenario di depressione e deflazione potrebbe invece portare ad un collasso da iperinflazione. In altri termini la cura somministrata potrebbe portare ad un problema ben peggiore o, se preferite, la soluzione adottata è ben peggio del problema attuale. Perché effetto cobra quindi? Ebbene, in India esiste una storiella. Un giorno c'erano così tanti serpenti che il governo disse alla popolazione che sarebbero stati dati soldi a tutte le persone che ne avessero preso uno. All'inizio tutto funzionò, ma poi si fiutò il business e ci furono imprenditori che allevavano cobra in modo da ottenere più soldi. Il gioco si interruppe quando il governo smise di elargire denaro in cambio della cattura dei serpenti e quindi gli allevatori, non potendo più guadagnare, decisero di liberarli, generando appunto un problema molto più grande di quello originario. 

Tornando a noi, se il governo americano decidesse di abbandonare gli stimoli allora ci sarebbe una depressione ben peggiore di quella che ci sarebbe stata in assenza degli stimoli monetari e fiscali.

Se ci pensate bene ci troviamo comunque in una situazione surreale: Borse statunitensi iper toniche ed il resto dell'economia in ginocchio. Abbiamo compagnie aeree messe KO, turismo KO, attività di ristorazione in loco KO. Spesso mi capita di parlare col barista piuttosto che con piccoli artigiani che sono disperati dal fatto che le persone, lavorando da casa, non fanno più colazione al bar e non consumano più il pranzo al ristorante. Al bar e dal parrucchiere non troviamo più il giornale o la rivista e le edicole, già in ginocchio, non vendono nulla. E se le persone lavorano in pigiama (aberrante!) non hanno nemmeno più bisogno di vestirsi con abiti su misura o completi ad hoc. Le profumerie non vendono cosmetici perché il gentil sesso non usa più il rossetto o il trucco avendo in continuazione la mascherina (da uomo lasciatemelo dire: è molto triste anche questo). Leggevo un articolo su un quotidiano statunitense in cui si faceva presente che addirittura le vendite di deodoranti sono in crollo verticale (evento che più che triste è drammatico per chi si ritrova in coda al supermercato !).  Di contro ci saranno attività, magari quella degli avvocati, che trarranno benefici dalle separazioni, divorzi e chi più ne ha più ne metta, dopo due mesi di convivenza forzata con la propria moglie o il proprio marito (e anche su questo punto ne ho sentite veramente di tutti i colori). Ad ogni modo, 

back to the charts...

Nell'ottava passata ci eravamo lasciati con questa situazione grafica (indice FTSEMIB30 minuti). I livelli chiave individuati erano sostanzialmente a 20400 (da rompere), poi in giù i supporti principali erano stati individuati a 20000 (psicologico) e 19800 (chiusura gap). La situazione che si presentava era la seguente:

Avevo tuttavia evidenziato come sul daily il target "scolastico" fosse individuabile a 21000 punti, soglia psicologica e punto di test della media a 200 periodi:

In settimana, dopo il test di suddetto livello (21000), ho proceduto ad un ricalcolo dei livelli (nel caso specifico di quelli supportili) dal momento che mi aspettavo un ritracciamento (che c'è stato) ma NON una inversione a "V" rovesciata.

I nuovi livelli calcolati dopo il test dei 21000 punti sono stati i seguenti: 20650 e 20270.

Verifichiamo l'analisi fatta e vediamo se è stata attendibile.

Ricordo a tuttti che le linee tratteggiate rappresentano semplicemente le sedute da lunedì a venerdì (dell'ultima settimana).

Per prima cosa il target dei 21000 punti è stato millimetrico (21125 per chi è più preciso). Buona anche l'idea di andare a cercare dei punti di supporto in basso piuttosto che ulteriori target rialzisti, per questo avevo mandato quell'update nel pomeriggio di martedì quando stranamente tutte le macchinette hanno improvvisamente invertito il flusso in acquisto. In tutto questo vediamo come, tolta la seduta di mercoledì caratterizzata da un laterale poco sotto i 20650 (ritestati ancora giovedì), il mercato abbia completamente perso lo slancio delle prime due sedute settimanali (scarse, proprio perché gli algoritmi hanno iniziato a vendere nel pomeriggio di martedì). Personalmente NON mi sarei comunque aspettato di dover tornare ad analizzare i livelli di sabato scorso: 20270 e 20000 che sono stati una resistenza ed un supporto nella giornata di venerdì.  

L'analisi di quanto accaduto credo possa servire per comprendere meglio l'eventuale "momentum" del mercato italiano (che non c'è assolutamente). Notate ad esempio il gap down dell'ultima seduta settimanale. Estendendo al daily, direi che un eventuale rientro all'interno della configurazione grafica che ha portato al test dei 21000 andrebbe interpretata come un segnale di debolezza, benché lo scenario rialzista di breve allo stato attuale non sia ancora del tutto compromesso. Come avevo indicato nelle sedute passate i bancari (Intesa ed Unicredit in primis, ma anche qualche realtà più piccola) sono state un ottimo driver. Non tanto per l'operatività ma per avere il polso del mercato.

Procedendo al calcolo dei livelli per le ultime cinque sedute di Luglio porrei estrema attenzione alla tenuta di 19900 e soprattutto a quella di 19750 sotto i quali a mio avviso il quadro tecnico rischierebbe di essere compromesso. Faccio notare che abbiamo due gap da chiudere: quello tra 19750-19800 e 19900 ed al rialzo tra 20250 e l'area 20400. 

Non avendo alcuno spunto operativo procedo con una breve analisi di azioni di cui ho scritto recentemente. 

Biesse

Sempre critico il livello dei 13 euro, toccato in settimana ma mai rotto, che costituisce un anticipo eventuale di 13.43. Purtroppo mancano i volumi.

STM

Credo di averne parlato un paio di settimane fa quando aveva chiuso a 25.35 ed in occasione dell'ultimo webinar. Dai 25.35 si è spinta finalmente fino alla chisura del gap in area 27.90/28.00 grazie anche ai buoni dati trimestrali e con un rialzo del 10%. Sconcertante, anche in questo caso, che la forza relativa sia durata solo qualche ora e proprio per chiudere il gap: si è passati dai un gap up di giovedì ad un gap down di venerdì. Per il momento quello che doveva fare lo ha fatto ma capite quando parlo di mercato indeciso ed insidioso!

Digital Bros

Anche in questo caso ne ho parlato sabato scorso ed in occasione del webinar online. Il titolo ha avuto uno spunto rialzista massimo settimanale del 13% che si è risolto in sole due sedute: lunedì e martedì....per poi tornare sui livelli dell'articolo. Certo graficamente non sembra compromessa la struttura rialzista ma non mi entusiasmano nemmeno i volumi al ribasso. Questo titolo è uno dei tanti esempi che mi vengono in mente quando avevo scritto che si tratta di un momento in cui ci si deve accontentare di poco e scappare (subito e in fretta).

Tinexta

In fase di consolidamento poco sotto i massimi storici a 14.76 (arrotondando a 14.80). Credo sia importante che l'azione non torni però sotto i 14 euro per non perdere troppa forza. E' sempre in watchlist ma voglio aspettare un segnale chiaro che al momento non vedo.

Credo che questa mancanza di temi derivi anche dal fatto che la prossima settimana ci sarà la pubblicazione di molti dati societari. EccoVi il calendario (fonte dati: Borsa Italiana).

Buon fine settimana a tutte le lettrici e lettori.

Ad maiora !

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)