Lacrime e core: situazione del mercato e prospettive su alcuni titoli


Buona giornata a tutti...a chi guarda i grafici dalla barca o dall'ufficio: il panorama è lo stesso ;-)

Come scrivevo sabato scorso (https://www.lombardreport.com/2020/7/25/analisi-settimanale-del-mercato/) il mercato non offriva alcuna opportunità se non per i traders più speculativi e di brevissimo respiro. La situazione si è sbloccata in settimana, come previsto, in occasione della pubblicazione dei dati semestrali giudicati pessimi dal mercato (Saipem, Eni e Generali ad esempio). Questa situzione ha favorito le vendite ed il sell off generalizzato. 

Mercoledì ho mandato un veloce alert sul fatto che la violazione della soglia chiave posta a 19750 punti di indice avrebbe potuto portare ad una veloce accelerazione al ribasso, dal momento che tale soglia era stata già testata nei due giorni precedenti. E così, purtroppo per i rialzisti, è stato. Già giovedì mattina infatti il mercato ha aperto sui livelli di chiusura della seduta precedente grazie al forte gap up del titolo Enel, ma poi è piombato fino a ritestare i 19750 e, dopo un breve tentennamento durato circa un'ora, la diga ribassista è stata aperta, con tutti i danni per il quadro di breve periodo a mio modo di vedere.

Estendendo l'analisi dell'indice FTSEMIB40 ad un grafico daily notiamo come sia stata rotta la trendline dinamica di supporto ottenuta congiungendo i minimi di marzo e maggio. La chiusura settimanale è avvenuta sotto la suddetta trendline. Da notare il fatto che anche la media mobile a 50 periodi che ha lambito molto bene l'andamento dei corsi sia nella fase rialzista di gennaio 2020 sia in quella degli ultimi mesi (linea bianca) sia stata infranta, con una chiusura millimetrica giovedì ed una chiusura al di sotto venerdì (vedere il grafico seguente). A questo punto i supporti successivi sono a 18800 e poi giù a 18250.

In base a quanto esposto ritengo che il quadro rialzista di breve sia compromesso, a meno di un recupero veloce dei 19500 che però troverebbe subito dopo un forte ostacolo a 19750, punto da cui tutto è scaturito.

Dubito che ci possa comunque essere un recupero convinto anche perché molte azioni hanno rotto livelli chiave (Generali, Eni, Unicredit)...vediamo ora alcuni titoli "core", che possono fornire spunti principalmente per l'intraday facendo però attenzione che gli amici napoletani al core associano le lacrime.

Eni

Il ribasso del cane a sei zampe è stato provocato dalla pubblicazione dei risultati semestrali. Dal grafico di seguito notiamo come sia stato rotto il rettangolo che ha tenuto imbrigliato il titolo nel corso degli ultimi mesi. Proiettando l'altezza "prudenziale" di 1,1 (ottenuta da 9.10-8.00) sul punto di rottura di 8.00 otteniamo un target arrotondabile attorno a 7 euro rispetto ai 7.54 della chiusura di venerdì. Il quadro ribassista verrebbe meno in caso di rientro verso l'area 8.00. Difficile tuttavia una inversione del trend in essere a meno di una forte risalita dell'oil che in questo periodo giudico estremamente improbabile, tanto più che è stato chiuso un gap e siamo in presenza di un leggero indebolimento della spinta rialzista delle ultime settimane. 

Saipem

Stessa spiaggia e stesso mare: altro titolo in caduta libera che ha offerto buone opportunità di trading è stato Saipem. Anche in questo caso, considerando come rettangolo l'area 2.50-2.10 (escludendo la foratura di Giugno) abbiamo un target teorico del movimento ribassista in essere attorno a 1.70 euro. Attenzione tuttavia al fatto che il close di venerdì (1.7925) è avvenuto proprio a ridosso dei minimi storici posti a 1.7735, la cui rottura potrebbe provocare una accelerazione ribassista sfruttabile almeno in intraday, con stop stretti sul recupero del punto di rottura. 

FCA

Altro titolo che potrebbe avere una accelerazione al ribasso è FCA. Notiamo infatti che la trendline di supporto che ha guidato il rialzo da marzo ad oggi e che è stata testata almeno quattro volte, sia stata rotta con un paio di chiusure sotto la stessa. A questo punto credo che la rottura di 8.60 possa provocare una piccola accelerazione al ribasso sfruttabile almeno in intraday, con stop stretti in caso di rientro verso 8.75/8.80.  

Andiamo ai titoli più sottili.

Tinexta

Altra azione di cui avevo fatto menzione sabato scorso è il titolo Tinexta, che in settimana ha mostrato un'ottima forza relativa ma non è riuscita a confermare il livello rotto: 14.76 eventualmente filtrabili a 14.80. Abbiamo tuttavia notato come sia stata estremamente precisa nella tenuta dei 14 euro che avevo indicato e che sono stati testati almeno un paio di volte, come potete notare nel grafico a 30 minuti (https://www.lombardreport.com/2020/7/25/analisi-settimanale-del-mercato/). Nella seduta di venerdì abbiamo infatti assistito alla rottura dei massimi storici, senza però riuscire a produrre quell'allungo che poteva essere lecito sperare, forse a causa del crollo del mercato italiano nel pomeriggio. Ad ogni modo per i traders intraday c'è stata comunque la possibilità di uscire in pari o in leggerissimo loss: se, dopo la rottura di un'area così importante, per oltre tre ore l'azione non prosegue nel movimento e gli scambi latitano qualche dubbio sulla validità del segnale può venire. Sul daily porrei estrema attenzione alla tenuta dei minimi di giovedì a 14.28. 

A questo punto a mio modo di vedere abbiamo due opzioni: se non è zuppa è pan bagnato.

1- Ritentare il long su rottura di 14.90 euro

2- Ipotizzando una failure di breakout sul daily, andare short eventualmente sfruttando piccoli rimbalzi in area 14.60/14.70 con uno stop loss strettissimo a 14.94 o al massimo su rottura dei 15 euro. 

Ferrovie Nord Milano

Interessante la situazione grafica di Ferrovie Nord Milano che in settimana ha acquistato il 13.6% dell'autostrada Milano-Serravalle (MISE) al prezzo di 3.5 euro ad azione, allineato a quanto offerto a Regione Lombardia. Così facendo Ferrovie Nord salirà al 96% della Milano Serravalle. La concessione scadrà nel 2028. La Milano Serravalle nel 2019 ha avuto un EBITDA di 149 mln di euro al netto dell'effetto Covid-19, con un debito di 135 mln. 

Secondo gli analisti di Equita MISE vale il 60/65% del valore ed il multiplo EV/EBITDA vale circa 5 (rapporto tra il valore di una società (Enterprise Value) e il margine operativo lordo). Con tale operazione gli utili potrebbero salire a 55-60 mln. Il giudizio è hold con target price a 0.60 e spazi di miglioramento per la distribuzione dei dividendi.

A livello grafico potete notare una interessante resistenza/"calamita" posta attorno a 0.50 euro su scala settimanale (o daily se preferite). Abbiamo un OBV (On Balance Volume) in accumulazione rialzista con prezzi sostanzialmente fermi o piatti, quindi in divergenza. Detto questo ed analizzando un grafico a 30 minuti delle ultime settimane notiamo come i volumi al rialzo siano letteralmente esplosi: salita con forti volumi, successivo appianttimento e poi nuovamente su con decisione. Potrebbe essere un tema da seguire nelle prossime sedute/settimane, in virtù dell'impatto positivo della notizia e delle aree grafiche indicate.

La prossima settimana verranno pubblicati altri dati semestrali che qui Vi riporto (fonte dati: Borsa Italiana).

Per oggi è tutto. Buon fine settimana a tutte le lettrici e lettori.

Ad maiora !

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)