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Sarebbe stato troppo facile intervenire su un titolo molto forte che sfrutta la pandemia. Oggi mi vesto classico e punto su un asset che ha molto terreno da recuperare.


Qualche giorno fa abbiamo osservato il comparto HealthCare dell’indice STOXX Europe 600 e ricavato 3 titoli più forti, meno volatili e molto correlati con l’indice, ossia; Roche Holding Ag, Koninklijke Philips Nv e Merck KGaA.

Ho quindi analizzato l’unico titolo del trio espresso in franco svizzero.

Troverete di seguito la precedente analisi: https://www.lombardreport.com/2020/8/23/la-salute-importante-per-tutti/

Oggi, come promesso, mi soffermo nuovamente in questo settore che abbiamo probabilmente tutti a cuore e vado a “caccia” di un altro asset secondo nuovi criteri.

Avrei potuto parlare di Biomerieux, Ambu A/S o Sartorius Ag che hanno effettuato dei rialzi da record dall’inizio dell’anno, ma non sarebbe stato divertente.

Averli acquistati a fine dicembre sì, che sarebbe stato divertente

I titoli come sopra sono ovviamente positivamente condizionati dalla pandemia in essere.

Voglio invece rimanere sul classico, su un asset che non passa mai di moda.

In effetti, la tedesca Bayer AG, per gli amici probabilmente Bayer Aktiengesellschaft, sembra fare caso nostro.

Il titolo poteva quasi rientrare nella selezione di qualche giorno fa se non era per l’Alpha decisamente negativo di -0.32. Il Beta è leggermente inferiore all’unità e pari a 0.95, mentre la correlazione di 0.69 è situata appena al di sotto della precedente soglia di 0.70.

L’Alpha è negativo sui 2 anni e si vede benissimo. Per lo meno lo si intuisce…

Il titolo è intrappolato da qualche anno all’interno di un contesto a dire poco negativo, ma ne parlo oggi perché sta interessando l’area di supporto costituita dai numerosi massimi relativi messi a segno dal 2007 al 2012.

L’area 59/57 circa ha costituito un ostacolo insormontabile in tutti questi anni e viene nuovamente messa alla prova, ora come supporto, da alcune settimane.

Anche nel recente passato, nei mesi di maggio/giugno 2019, abbiamo assistito a un effimero cedimento di tale area seguito da una ripresa. Il calo di marzo scorso, molto più ampio, è stato in qualche modo “falsato” dalla pandemia, ma in ogni caso ha lasciato spazio anche lui a una successiva ripresa.

Lo scenario puramente tecnico rimane al momento negativo, impegnativo sostenere il contrario, ma rimane lecita l’ipotesi di un possibile tentativo di rafforzamento.

Mi voglio divertire e impostare la seguente strategia operativa.

Long sopra 60 in un’ottica di breve/medio periodo, long sopra 67 in un’ottica di medio periodo, con obiettivi rispettivi 65/67 e 78/80, poi 86 e 94.

Tenendo conto della tendenza negativa in essere, non voglio pensare di acquistare su tenuta di un qualche supporto, magari a seguito di un ulteriore cedimento e nelle immediate vicinanze dell’ancora distante 45/42.

A disposizione

Giovanni Maiani

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