Piazza Affari in rosso: FED recalcitrante


Piazza affari termina la seduta di giovedì 17 settembre 2020 in calo, con il FTSEMIB (-1,12%) a 19.740 punti. Gli indici delle restanti principali borse europee terminano anch’essi in territorio positivo, con ribassi comunque più contenuti rispetto al nostro listino, che oggi fa da maglia nera per le borse del Vecchio Continente.

La piazza milanese registra il primo deciso calo dall’avvio di questa settimana, dopo la pausa riflessiva delle ultime sedute che ha interessato la totalità della borse europee, con chiusure quasi piatte. Le dichiarazioni arrivate ieri dal presidente della FED, Jerome Powell, che comunque confermano il mantenimento dei tassi fermi almeno fino al 2023, hanno deluso i mercati che si aspettavano segnali più decisi per sostenere la ripresa. L’assenza di nuove misure di stimolo e una prudenza oculata sui tempi della ripresa non danno ai mercati la scossa che solitamente si ottiene con un intervento delle banche centrali. Oltre a Federal Reserve, anche anche la Banca del Giappone ha confermato la propria politica ultra-accomodante. La Banca di Inghilterra, invece, non ha escluso l'ipotesi di tassi negativi, scenario che ha penalizzato la moneta britannica.

Nello specifico, le seduta Piazza Affari è stata appesantita in maniera consistente anche dal calo di Telecom Italia e di Enel, sulle indiscrezioni pubblicate da Bloomberg secondo cui l'antirust europeo potrebbe opporsi alla creazione della società unica per la rete a banda larga controllata dalla compagnia telefonica. Complici anche gli indici USA che, dopo un iniziale tentativo di rally, hanno invertito la marcia per dirigersi in territorio negativo. Vendite anche sui titoli del settore bancario e high-tech. In un clima di avversione al rischio come quello di oggi, gli investitori fanno prevalere gli acquisti sulle utility. A2A, ad esempio, conclude la seduta con un modesto rialzo (+2,39% a 1,26).

Le protagoniste di giornata, TELECOM ITALIA TIM a 0,36 e ENEL a 7,38, perdono rispettivamente il -2,79% e il -2,57%. 

Fra i bancari, entrambe le big terminano in territorio negativo: UNICREDIT (-1,41%) 7,89 e INTESA SANPAOLO (-0,95%) a 1,74. Fa peggio MEDIOBANCA (-1,90%) a 7,11. seguita da MPS (-1,66%) a 1,36 e BANCO BPM (-1,63%) a 1,42.

Fra i tecnologici risente STM (-2,65%) a 26,10, che si allinea al trend negativo del settore.

PORTAFOGLIO LOMBARD REPORT 

Il portafoglio Lombard riguardante le “AZIONI ITALIANE BREAKOUT” termina con tre dei suoi sei titoli in territorio positivo,con il rialzo più elevato nell’ordine del 2,50%, registrato dalla new entry del 15 settembre 2020.

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