Terremoto Bund, terremoto Btp e terremoto Treasury, cosa sta succedendo


Forti rialzi dei rendimenti (e quindi cadute delle quotazioni), Si aprono così inedite prospettive sull’obbligazionario. Sarà un tema che svilupperemo nelle prossime settimane.

Cedole & dividendi

Di giorno in giorno l’obbligazionario governativo occidentale è sottoposto a un sell-off di forti dimensioni. Ciò avviene su tutti i fronti, con un’onda lunga che ha ormai coinvolto in misura ancor più violenta alcuni dei più importanti Paesi emergenti.

I motivi sono chiari:

● timori che l’inflazione da momentanea si tramuti in trend definitivo;

● certezza che le Banche centrali stiano per entrare in una fase di inattività o all’opposto di esagerato attivismo, in altre parole vadano nel pallone;

● riprova che i rendimenti reali (cioè yield in corso meno inflazione) stanno sprofondando in dirupi profondi.

Succede così che:

Bund

Yield 10 anni sopra negativo 0,10%

Si avvicina al tanto atteso livello zero, il che vorrebbe dire la chiusura dell’epoca dei rendimenti negativi

Btp

Yield del 10 anni allo 0,96%

Qualcuno, sull’onda dei facili entusiasmi della fine pandemia e dell’azione della Bce, sosteneva che anche il nostro titolo di Stato sarebbe sceso verso il rendimento zero. Ciao, ciao!

Us Treasury

Yield del 10 anni 1,68%

Il range a 52 settimane si è mosso fra 0,718% e 1,776%. Torna quindi sui massimi con una forte accelerazione da metà agosto in poi

In un simile contesto – apparentemente molto negativo per l’obbligazionista – si aprono invece ottime prospettive per riottenere ottimi guadagni con questo asset se si opera in maniera attiva.

Come farlo? Ve lo spiegheremo progressivamente nelle prossime settimane, analizzando singole emissioni, strategie e strumenti con cui affrontare un futuro probabilmente molto diverso rispetto al recente passato.

Le virate aggressive di Fed e Boe (Bank of England), decise a cambiare strategia per affrontare un’inflazione troppo calda, portano a prevede un rialzo dei tassi, che impatta su un “repricing” anche dei bond in euro, sebbene la Bce risulterà molto più lenta nel prendere decisioni della stessa portata. Si apre quindi un mondo e di esso riparleremo da lunedì in poi.