Sell in may: quasi 50 anni di ricordi mentre la data si avvicina.


Non voglio innaffiare i cortesi amici che ci seguono con la valanga di dati che mostrano la correttezza statistica del proverbio americano.

Chi scrive, credo, sia stato il primo in Italia a pubblicare questo proverbio tra il 1975 ed il 1980 su Il Globo, Il Settimanale, etc. tutte pubblicazioni ormai dimenticate. Allora il proverbio era totalmente sconosciuto. Mi aveva sorpreso scoprire, ovviamente leggendo sul posto i settimanali finanziari locali, che acquistando all'inizio di ottobre (data che noi del Lombardreport.com abbiamo poi spostato a metà novembre) e vendendo in maggio, si sarebbe guadagnato molto più che acquistando nel successivo semestre "estivo" tra maggio e ottobre.

La statistica che sfogliavo e che ho continuato a seguire per un totale di quasi 50 anni, è impietosa. Praticamente il 100% dei profitti avviene nel semestre "invernale", mentre nel successivo semestre (maggio/ottobre) si chiudeva, MEDIAMENTE e questo MEDIAMENTE è fondamentale, in pareggio. Bastava in pratica PER LA STATISTICA lavorare in borsa solo sei mesi!

Questo assunto è stato sistematicamente poi ricordato anche sul Lombardreport.com dall'inizio delle pubblicazioni, nel 1996. Ovvio che in statistica vi è: "l'eccezione che conferma la regola", ma non si possono dimenticare dati così basilari e preoccupanti.

Quindi ricordiamo agli amici che ci seguono di LIMARE TUTTE le posizioni a leva incautamente aperte per cifre consistenti. Meglio non andare contro la tradizione. Abbandonare i temi che non convincono. Mantenere SOLTANTO azioni sulle quali vi sono valide ragioni di possibili "novità". Titoli sotto rastrellamento o per i quali si parla molto positivamente con prove inoppugnabili di bilancio e di futuri piani industriali.

In ogni caso non tocchiamo, per ora, nel portafoglio la componente dei preziosi, rimbalzati per fortuna nelle ultime due settimane. Sono spesso l'angolo in cui si rifugiano coloro che abbandonano il largo mercato dei titoli tecnologici o value. Con ipervenduti spesso consistenti il rischio non sembra per ora, ripetiamo per ora, consistente. Anzi.....

L'importante è ricordare che lottiamo contro una tradizione avallata da molti anni di analisi. Remi in parte in barca e pazienza. Come diciamo da trenta anni la borsa è sempre aperta. Con un semplice clic, se le cose diventassero positive, in tarda primavera/estate, saremmo di nuovo sul mercato.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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