Il nostro target Nasdaq 10500 raggiunto! Fed e Powell sotto accusa.


Il brutto dato relativo all'inflazione Usa uscito giovedì alle ore 14.30 ha di nuovo gettato i mercati a valori bassi, esattamente combacianti con il target che avevamo previsto per il future Nasdaq ai 10500 punti e ancora una volta gettato ombre sulla politca della Fed colpevolmente in ritardo nella lotta contro l'inflazione.

Sembra quasi di essere finiti in un vicolo cieco e a giudicare da come la crescita dei prezzi non reagisca minimamente alle forzature della Fed, inizia a scuotere i nervi degli operatori, messi sempre a dura prova in questi frangenti.

A ben guardare, gli Stati Uniti, forti di una dinamica economica eccellente, avrebbero dovuto reagire meglio alle mosse di Powell & Co, visto il fatto di non subire direttamente le dinamiche  e le problematiche che invece attanagliano l'Europa, anzi, a buoni ossevatori risulta stiano beneficiando commercialmente e politicamente del conflitto bellico e per questo il rialzo dei prezzi risulta ancor più un j'accuse verso il board della Fed.

Sebbene infatti, una stima della dinamica, a livello europeo, del medesimo dato risulti complicata da diverse variabili, quella americana, esentata da molte complicazioni, mostra ancor più l'evidenza e la bontà delle nostre tesi in merito all'origine di questa forza e dinamica ormai incontrollata dell'inflazione, ovvero l'eccesso di liquidità in circolazione.

Il future Nasdaq all'uscita del dato è andato a scavare sino ai 10500 punti dove si è stabilizzato.

L'indice Nasdaq invece, immediatamente all'apertura immortalato in questo scatto.

Tecnicamente ci sono gli estremi per un rimbalzo agli 11400-11800 punti e chiaramente non si manifesterà con la stessa forza di quanto avrebbe potuto manifestarsi in regime di calo inflazionistico.

Ogni rimbalzo andrà preso come da tempo ormai, come spunto per lo short.

Su questo tema si potrebbe dilungarsi all'infinito ma la dinamica short funge da calmieratore del mercato, che piaccia o meno.

Obiettivi futuri, post rimbalzo... possono essere stesi ai 9200 punti, pertanto molta strada da fare ancora, e tali indicazioni possono essere utlli al foramento di questi target assoluti nella gestione del proprio portafoglio.

Non si tratta di essere catastrofisti, tutt'altro, si tratta di mercato e di dove andare a decidere i livelli di entrata prudenti ed intelligenti in una dinamica che ricordiamo ancora, rimane e si rafforza nell'identità ribassista e neanche un 12900 segnerebbe un'inversione di direzione.

Le vere opportunità invece, iniziano a manifestrasi nel versante Titoli di Stato, nella categoria obbligazioni, dove i tempi iniziano ad essere maturi per la creazione di un portafoglio, sia che voi siate degli scavezzacollo sia che siate così prudenti da porvi spesso la domanda se lasciare dormire la liquidità nel conto corrente o meno.

Il mercato obbligazionario può essere la vera perla dei prossimi mesi.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)