Focus Btp: fortissimi ma debolissimi! Il quadro delle emissioni più significative


Il mercato non ha finora bastonato i nostri titoli di Stato, al contrario di quanto avvenuto nel resto d’Europa. L’attrattività da rendimento resta interessante e potrebbe accentuarsi nelle prossime sedute.

Cedole & dividendi

A una settimana dalle elezioni italiane e in quadro di tassi di mercato in rialzo (anzi in forte rialzo per Treasuries Usa e Bund tedesco) il Btp sembra quasi indenne in un contesto generale problematico. Il suo Future si muove da inizio anno in uno stretto laterale, con massimo sui 137,6 e minimo sui 134,96, quindi in un “range” di circa il 2%. Se si analizza cosa è successo nel frattempo ai “colleghi” europei (Future tedesco, francese, olandese, belga, ecc) il comportamento ha del miracoloso. Anche perché intanto sono successe varie vicende a suo sfavore:

► Le banche europee e italiane stanno alleggerendo le proprie posizioni sui titoli di Stato per motivi in parte tecnici;

► Il QE della Bce inizia a limitare i suoi posizionamenti, a seguito del piano di riduzione degli acquisti, per ora marginale ma già attivo.

Qualcuno però compra. Chi è? Si notano trading veloci da parte di alcuni hedge fund, nonché un marginale rientro in scena del “retail” e un ulteriore interesse dei gestori di lungo periodo (assicurativi ecc.). I rendimenti leggermente più alti e attestati poco oltre il 2% per il decennale vengono giudicati infatti attrattivi.

Il focus Btp di oggi vuole approfondire i livelli entro cui operare e i titoli da preferire se si punta a un’accelerazione della volatilità nelle sedute post elezioni.

Future: la tenuta dei 134,96 è decisiva per la permanenza nell’area di forza emersa nelle ultime settimane. Quasi sicuramente il livello sarà rotto entro i prossimi dieci giorni e si tratta di capire se inizierà una correzione momentanea o l’avvio di una fase realmente ribassista. In questo caso un secondo supporto determinante è posto sui 132,8 e successivamente nell’area dei 128, dove terminerebbe un’epoca. Prima di operare con le singole emissioni occorre – mai come in questa fase – attendere le evoluzioni del Future delle prossime due settimane.

I migliori sulle varie scadenze

Un confronto fra singoli Btp dalle diverse vite residue presenta questo quadro.

Fino a…

Titolo

Isin

Yield

Volatilità

3 anni

Btp 0,65% -1/11/2020

IT0005142143

0,13%

1,1%

5 anni

Btp 5,5% - 1/11/2022

IT0004848831

0,84%

2,1%

10 anni

Btp 6,5% - 1/11/2027

IT0001174611

2,03%

4,9%

20 anni

Btp 4% - 1/2/2037

IT0003934657

2,75%

8,0%

30 anni

Btp 4,75% - 1/9/2044

IT0004923998

3,05%

9,8%

Oltre 30

Btp 2,8% - 1/3/2067

IT0005217390

3,23%

12,3%

Il focus Btp prosegue fornendo dei livelli grafici da monitorare per i sei titoli leader delle rispettive aree di scadenza.

Fino a…

Quotazione attuale

Supporto 1

Supporto 2

3 anni

101,4 euro

101,32 euro

100,84 euro

5 anni

121,3 euro

118,3 euro

114,7 euro

10 anni

139,1 euro

138,77 euro

129,67 euro

20 anni

118,3 euro

115,67 euro

110,45 euro

30 anni

130,6 euro

125,93 euro

121,7 euro

Oltre 30

89,35 euro

87,98 euro

84,45 euro

Il quadro appare un po’ contradditorio, con alcune scadenze che hanno appena rotto supporti importanti e altre ancora lontane. Se la curva dei rendimenti ha un andamento corretto quello dei livelli di accentuazione della debolezza lo è molto meno, il che dipende da vari fattori ma è anche indizio di come il mercato punti su alcune scadenze rispetto ad altre. Il focus Btp segnala quindi che i “buyers” in questa fase guardano agli italiani come a fonti di redditività cedolare, scelta che potrebbe variare e anche di molto se altre componenti obbligazionarie migliorassero tale aspetto. Non si direbbe quindi che le incertezze politiche stiano pesando più di tanto, ma certo è che, in presenza di un risultato inatteso, l’accentuazione al ribasso si esprimerebbe in maniera violenta soprattutto sulle scadenze lunghe, aprendo occasioni per posizionamenti principalmente da trading.