Commento ai mercati e al portafoglio del 21 settembre


Salve a tutti,

con le scadenze di venerdì 21 settembre abbiamo aggiunto un piccolo profitto all'equity del servizio opzioni, che così raggiunge un nuovo massimo storico. Seguitiamo a muoverci con la strategia del prendere ciò che il mercato offre nei rari momenti in cui il posizionamento ha rapporti di profitto atteso su rischio atteso accettabili in relazione alla possibilità di essere raggiunti dal movimento del sottostante. Per dire, venerdì sui massimi di giornata si poteva tentare un posizionamento in call per la scadenza di ottobre, ma la prudenza ci ha fermati, per ragioni di eccessiva prossimità del sottostante allo strike da vendere (vedi sotto).

Equity line - in valori assoluti e perentuali - aggiornate a venerdì 21 settembre 2018 (solo operazioni chiuse):

Indice FTSE Mib

Ottima settimana quella appena trascorsa sul nostro indice principale, che dopo 4 settimane di movimento annidato all'interno della barra settimanale del 17 agosto ha messo a segno un poderoso breakout seguito da una repentina risalita delle quotazioni. La domanda che tutti ci facciamo a questo punto è se si tratti di un mero rimbalzo o piuttosto del preludio a qualcosa di più permanente.

Arduo rispondere al momento. Il trend di medio evidenzia ancora la presenza di un secondario ribassista in un lungo primario rialzista in essere da fine giugno 2016. Il trend di breve è rialzista, anche se la barra di venerdì ha tutta l'aria di una barra di esaurimento. Una vera conferma di ripresa della forza di medio l'avremo soltanto al ritorno sopra 22855.

Per quanto riguarda un eventuale posizionamento sulla scadenza di ottobre, venerdì siamo stati tentati di muoverci per cercare di anticipare la possibile formazione di un top di breve. L'idea era di muoversi con la vendita di call, potendo contare su differenziali molto alti, quindi potendosi muovere con posizioni molto ridotte. Il problema era che lo strike da vendere si trovava ad un 2% scarso di distanza (call 22000) dal prezzo corrente del sottostante (eravamo sui 21600 al momento dell'analisi). Il posizionamento generale del mercato incoraggiava ad aprire quella posizione, la prudenza no.

Nei primi giorni della settimana valuteremo la possibilità di vendere call 22250 coperte da 22750 o 23000.

Sul fronte put al momento non abbiamo spunti, essendo 18500 la soglia di maggior attenzione del mercato. Tale sarebbe in effetti un naturale punto di arrivo (circa 18400 per l'esattezza) in caso di ripresa del secondario ribassista di medio. Un elemento interessante, e che invita alla prudenza (per chi pensasse di mettersi rialzista in questo momento) deriva dal fatto che sul fronte put c'è praticamente il vuoto di mercato fino a 20500, segno che nessuno si azzarda a posizionarsi seriamente fino a tale soglia. Questo potrebbe essere il mero riflesso di un timore del mercato di una nuova fase discendente, ma non necessariamente questo timore deve tradursi in un effettivo movimento di mercato verso sud. Sarà fondamentale, in questo senso, vedere se cambierà qualcosa nelle prossime settimane.

Indice Eurostoxx50

Nulla è cambiato rispetto all'analisi di un mese fa circa: sempre in laterale ampio di medio termine, tra 3250 e 3600 circa. Il posizionamento generale di mercato sulle opzioni mostra un primo livello di forte resistenza a 3400 punti, al momento superato, seppur di poco, e un successivo livello importante a 3500 punti. Sul fronte put c'è forte interesse per l'area 3300 e successivamente 3200. Il baricentro globale indica la presenza di una attività di attrazione intorno ai 3400 punti, quindi in sostanza l'aspettativa è di sostanziale lateralità, favorevole alle posizioni aperte approfittando di un temporaneo picco di volatilità implicita fuori dai valori tipici di questa fase di mercato.

Nulla da segnalare, dunque, almeno per ora.

Buon lunedì a tutti

Ufficio Studi Algoritmica e QuantOptions