Portafoglio a SCARSO Rischio. Integrazione all'articolo di ieri


Amici lettori carissimi. Sono rimasto sorpreso dalla valanga di commenti sull'articolo di ieri. Mi fa molto piacere in quanto, da vecchia cariatide della borsa italiana, il mercato azionario rappresenta, alla mia non verde età, uno dei pochi angoli di vivacità di giornate spesso plumbee e il rapporto epistolare è una scintilla per sentirsi ancora vitali. Grazie perciò dei commenti e anche delle critiche cui ora rispondo.

1) Perche ho venduto IVS 4,5%  o  Intek 5%. E' stata una scelta obbligata in quanto le "munizioni finanziarie" sono quello che sono e se abbiamo voluto puntare così duramente sul fondo immobiliare chiuso QFID o aggiungere azione Fiera Milano nel portafoglio  naturalmente si deve vendere qualcosa per pagarle. Non si può far tutto! Tra l'altro il bond IVS 4,5% non dava scelta in quanto il prestito è stato richiamato e scade in questi giorni. Ci ha reso bene e siamo contenti di averlo posseduto. D'altronde mi conoscete e dal 1996 il portafoglio non si era mai così sbilanciato a favore di un singolo titolo fino a toccare il 35% come avvenuto con QF Immobiliare Dinamico. Per me rappresentava la sintesi di quanto cercavo in borsa: grande sconto rispetto al valore patrimoniale, gestione seria di BNP, immobili siti a Milano ed in vendita in un momento in cui, proprio MIlano, è al centro degli acquisti. Mai consiglierei ad alcun amico di concentrare un terzo del patrimonio su un titolo. Ho fatto uno clamoroso strappo e me ne prendo le responsabilità. Ma i numeri ufficiali parlano ancora oggi con NAV a 155 euro e quotazione a 114 euro e probabile chiusura del fondo chiuso tra un paio d'anni. Ecco perchè non vendiamo pur avendo un prezzo di carico di 58 euro.

2) Scrivevo che la fortuna ci ha baciato e ci ha fatto uscire in 22 anni quasi sempre in utile dai titoli selezionati. La prima eccezione è stata quest'anno con azione Industrial Stars of Italy prese a 9,75 euro e vendute a 9,90 euro dopo tanto tempo. Ad altri amici abbiamo consigliato di chiedere il recesso a 100. L'utile è stato molto inferiore a quello che avevamo previsto. Ma siamo caduti in piedi, anzi in utile.

Tra le perdite finora, nelle cd paccottaglie di titoli rimasti nel portafoglio con cifre non consistenti  (azione Intek risp, azione Autostrade Meridionali, azione Retelit) spicca in perdita solo la prima in carico a 0,39 euro. Potevamo far scattare lo stop loss (come giustamente hanno fatto i lettori seguendo la nostra legge del LombardReport.com che impone uno stoploss tra il 7% ed il 10%) ma a suo tempo avevo annunciato che personalmente avevo voglia di vedere come finiva questa storia che vede le azioni risparmio a 0,31 euro con dividendi maturati per 0,21 euro da staccare (quando?) ci sarà un utile. Le azioni risparmio ci hanno dato in 22 anni una paccata di utili con le varie conversioni (da azione Alleanza  Assicurazioni a azione Ras etc), ne abbiamo goduto almeno in una ventina di volte. Ed includiamo anche il recente Banco di Sardegna anche se è una conversione in BPER e non in azioni ordinarie BSRP. Posso perciò intestardirmi per vedere come finisce questa storia assurda delle azioni Intek risp che si trascina da tre anni e per la quale seguo le assemblee. E il conto delle risparmio, così sbilanciato a favore di 22 anni di utili, può permettersi una perdita (finora solo sulla carta) per una fissazione  personale.

Le altre "paccottaglie" rimaste sono azione Autostrade Meridionali (prezzo di carico 16 euro, quotazione 31 euro + dividendi succosi) per le quali da 22 anni aspetto la fusione con Atlantia o lo sciogliemnto della società o, dal 2012, la nuova gara di concessione scaduta) e azione Retelit. Retelit è stata veramente lanciata dal LombardReport.com a 0,50 euro quattro anni fa. NESSUNO la seguiva. Avevamo riempito pagine e pagine di questa rubrica con analisi sul valore della rete di fibra ottica posseduta. Poi pian piano, dopo molte sofferenze, è stata riscoperta fino a superare 2 euro. Nell'ascesa al solito abbiamo alleggerito. E' rimasto un pacchettino per andare alle assemblee e tenere i contatti in tale occasione, con i vertici. Certo che è impressionante vedere che azione Retelit è ora diventata così importante da coinvolgere i massimi politici che discutono della golden power in Parlamento. Giù il cappello al LombardReport.com che l'aveva scoperta!

Spero di avere chiarito i vostri dubbi e vi ringrazio ancora per i commenti e le vostre espressioni di apprezzamento e critica!

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)