Nuovi massimi relativi per il nostro portafoglio


Mentre nell’Europa “core” non succede di fatto nulla di particolarmente nuovo, novità arrivano invece dalla Grecia che ha incassato un bel upgrade da parte di Moody’s, pur rimanendo ancora nella zona junk; infatti Moody’s ha portato il rating governativo a B3 che è ancora ben sotto lo spartiacque dell’investment grade.

Secondo l’agenzia le riforme attuate negli ultimi anni stanno portando frutti e pertanto pare verosimile che il Paese prosegua su questa strada. L’economia è tornata a crescere nei pressi del 2% e le esportazioni sono aumentate al 37% del PIL rispetto al 22% del 2010; il calo del costo del lavoro ha rilanciato la competitività. Per la Grecia si tratta di una promozione dopo quella di Fitch dello scorso agosto (BB-) mentre per S&P siamo a B, sempre sotto l’investment grade.

E così, pur rimanendo junk-bond i rendimenti dei governativi greci si stanno portando ai minimi degli ultimi 13 anni con i decennali in area 3,65%, distanti di 90 bps dai nostri BTP. Un po’ più marcata invece la distanza sul tratto medio e soprattutto breve della curva poiché i BOT a sei mesi rendono intorno a zero mentre i titoli ellenici di pari durata offrono qualcosa meno dell’1,50%.

Parrebbe quindi che per la Grecia la fase più drammatica della potente crisi finanziaria ed economica sia alle spalle, con conti pubblici decisamente migliorati e con un avanzo primario al 4% del PIL. Tuttavia il deficit continua a gravitare poco sopra lo zero a causa degli interessi sul debito pubblico che è esploso al 180% del PIL. Il mercato prezza quindi un rischio default non elevato ma nemmeno trascurabile. I CDS infatti quotano oltre 370 bps che corrisponde ad una probabilità di credit event avverso di circa il 6,0%.

Tornando al nostro portafoglio, prosegue di gran carriera il recupero che ci vede ormai davvero a pochissimi passi dal massimo storico, posizionando il nostro asset sui massimi del 2019. Ai prezzi correnti di mercato ha un NAV pari a 112,41 rispetto ai 112,20 della scorsa valorizzazione. Un bel salto in avanti, non c’è che dire.

Teniamo ancora la liquidità e lasciamo correre i valori in portafoglio: il tempo per muovere e comprare arriverà, ma per ora non c’è davvero nessuna urgenza visto come si sta comportando il nostro portafoglio.

Portafoglio aggiornato nell’apposita sezione.