La consapevolezza


Consapevolezza. Ho deciso di intitolare così questo mio articolo vista la settimana che abbiamo passato insieme sulle onde del mercato. Mi sono state poste diverse domande ed utilizzerò queste righe per rispondere meglio e soprattutto con più tempo di quanto non abbia già fatto durante la giornata visto che operando faccio parecchia fatica a seguire tutto ed ho bisogno di concentrazione. Ad ogni modo torniamo al punto principale, quello della consapevolezza. Non so francamente cosa sia cambiato oggi (venerdì) rispetto a ieri (giovedì). E non so nemmeno cosa sia cambiato questa settimana rispetto a quella passata. Certamente la turbolenza è dovuta alla paura di nuovi lockdown, ma ma ma....Ragionando bene, così come era prevista e prevedibile il possibile insorgere di una pandemia a livello mondiale (secondo un sondaggio di settembre 2019 era considerata uno dei possibili fattori di turbolenza. Ripeto, non è un errore quando scrivo settembre 2019) a maggior ragione lo è stata la possibilità di ricadute di cui io stesso avevo scritto a marzo di quest'anno in riferimento ad altre pandemie (Spagnola degli anni venti). Insomma tutti noi, governanti in primis, ne erano al corrente. Cosa sia stato fatto in concreto per evitare o limitare la seconda ondata lo sapete tutti: nulla da un punto di vista governativo (=discoteche aperte, gente ammassata sui treni e nelle metro, possibilità di andare nei traghetti e in vacanza nel sud Italia come se nulla fosse successo, gente partecipare a feste a destra e a manca, etc etc..), tantissimo da tutti quanti noi chiusi in casa e non liberi di camminare da soli con noi stessi sul cucuzzolo della montagna. 

Ora, credo che il mercato si aspettasse comunque la seconda ondata, poi possiamo disquisire sull'entità dei dati. In settimana un amico londinese mi ha mandato questo grafico (fonte: Protezione Civile). 

L'ho pubblicato volutamente perché se ben ricordate di grafici di questo tipo ne abbiamo visti parecchi insieme durante la fase di lockdown e credo che ognuno di Voi possa farsi una buona idea a riguardo. Se non Vi fidate della Protezione Civile e lo desiderate potete andare sul sito utilizzato dal governo americano per lo studio della pandemia di cui vi do il link diretto: https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/bda7594740fd40299423467b48e9ecf6

I dati sono i medesimi.

Digitando stato per stato troverete le varie casistiche e noterete quanto da me scritto in precedenza.

Termino ricordando che anche l'11 Settembre 2001 il mercato subì uno shock e successivamente in seguito ad altri attentati ogni volta c'è stato uno scrollone, ma gli operatori si erano comunque abituati alla questione "pericolo attentati" proprio perché c'era consapevolezza sul problema in corso. Una sorta di resilienza. La prima volta c'è l'effetto sorpresa, poi ci si abitua e si cade nella routine. Come nelle storie d'amore.

Andiamo ora alla consueta analisi di mercato partendo dal punto in cui ci siamo lasciati nel mio update infrasettimanale. Questa era la situazione a sabato scorso:

Alla chiusura di venerdì 16 ottobre il mercato ha avuto un andamento settimanale di questo tipo: 

Notiamo subito come i 19700 siano stati un ottimo tappo. Ottimo il livello di 19425 testato millimetricamente a inizio settimana e in chiusura di seduta di venerdì. I 19200 invece sono stati bucati come burro ma hanno poi costituito un primo punto di pullback nell'ultima seduta settimanale e la cui rottura al rialzo ha poi portato ad una accelerazione finale. Verrebbe da dire "tanto rumore per nulla" dal momento che il grafico settimanale continua a mostrare una bella congestione con estremi 20460 e 18200. 

Cosa mi aspetto dalla prossima ottava? Per prima cosa Vi faccio notare che il massimo di venerdì potrebbe essere un pullback perfetto di quella trendline che ho pubblicato la settimana scorsa (https://www.lombardreport.com/2020/10/10/fase-di-stallo/) e che qui trovate nuovamente segnata. Le resistenze sono subito a 19420, 19530 e poi a 19700. Al ribasso i 18800 sono molto importanti (timeframe a 30 minuti). Sul grafico settimanale il box continua a rimanere compreso tra 20460 e 18200 e quindi visto il close settimanale ci troviamo ancora nella terra di nessuno perché siamo a metà strada tra 20460 e 18200.

Situazione titoli. Ho deciso di rispondere più dettagliatamente alle domande che mi sono state poste proprio perché durante la giornata è impresa assai ardua causa concentrazione e posizioni da gestire. 

Tiscali

Un lettore mi ha domandato dove fossero le resistenze di Tiscali visto che veniva da un +45% di rialzo in un giorno o due. Un altro lettore invece mi ha chiesto quali motivazioni ci fossero alla base del ribasso, dal momento che da quei livelli (0.03) è poi crollata. Spero che il primo lettore sia riuscito a liquidare almeno in parte la posizione visto che gli ho scritto live che i primi livelli erano "sui prezzi correnti in area 0.030 e poi su a 0.035". Tempo qualche decina di minuti dal post ed il titolo è crollato. Graficamente la motivazione è questa, visto che NON ho trovato alcuna motivazione fondamentale o societaria: ricordate il clamoroso rialzo che aveva portato l'azione da 0.011 a 0.05 in una settimana (magari senza far fare nemmeno l'asta di chiusura e sospendendo il titolo)? Poi Borsa Italiana, la sera, aveva inibito l'immissione di ordini al meglio ed il risultato è stato che chi aveva comprato (senza poter rivendere spalmando così il rischio sugli operatori) ha poi visto un crollo delle quotazioni (da 0.05 a 0.025 in una seduta: meno 50% secco). Mi domando sempre chi gestisca queste pratiche perché, come già successo al tempo per Bio On, è fondamentale che le azioni possano contrattare liberamente e non vengano sospese magari per ore ed ore, facendole riaprire in taluni casi a dieci minuti dal termine delle contrattazioni o cose simili come già documentato in passato. Penso anche a casi di azioni che entrano in contrattazione per la prima volta e che magari non aprono alle 9.00 o 9.10 ma a all'ora di pranzo quando il mercato è notoriamente più illiquido. Ebbene io credo che su Tiscali si sia andati a testare la parte inferiore di quel gap. Il tutto è durato qualche minuto e poi, essendo saliti in assenza di notizie, si è poi scesci con l'ascensore. 

Bond Carraro 3.75% scadenza 2026 VS Bond Carraro 3.25% scadenza 2025

Come ho sempre scritto NON fornisco consulenza, NON fornisco segnali operativi ma semplicemente, da libero cittadino/trader, mi limito a scrivere la mia view sul mercato e quelli che saranno i miei possibili temi operativi o comunque quello su cui mi concentrerò. E come in ogni conferenza ognuno uscirà mettendo nel proprio zainetto ciò che gli può servire. Fatta questa debita premessa la settimana passata avevo postato questo grafico relativo al Bond Carraro 3.75% scadenza 2026 mettendo in evidenza come vi fosse un netto scollamento rispetto al suo benchmark (Carraro 3.25% scadenza 2025).

Specificavo inoltre che le vendite iniziate la settimana precedente fossero dovute ad un grosso operatore che doveva smobilizzare la posizione: 

...."Poco male, visto che ho validi motivi di ritenere che si sia trattato di una operazione a leva di una grossa partita presa durante il collocamento: prima escono questi soggetti e meglio è per un assestamento dei corsi. Se non altro ha fornito l'opportunità di un paio di trade veloci (personalmente ne ho colto uno). "

Nelle sedute di giovedì e di venerdì ci sono poi state forti vendite, complice naturalmente la discesa del BTP future poi riassorbita completamente già venerdì con la rottura dei massimi precendenti e di un leggero aumento dello spread poi rientrato sempre venerdì. Nel grafico seguente trovate il comportamento del bond Carraro 2026 3.75% emesso a settembre e del suo benchmark: Carraro con scadenza 2025 e cedola 3.25%.  Entrambi i grafici sono su scala daily. A destra trovate invece il grafico a 60 minuti. Per prima cosa dal confronto dei due daily si nota chiaramente l'allargamento dello spread tra le due emissioni. Le forti vendite che ci sono state su una scadenza così breve e riguardanti la nuova emissione (quella 3.75% per intenderci) credo siano dovute all'effetto overhang ovvero alla leva utilizzata in fase di emissione che ha portato molti operatori (tra cui quel "fat finger") a comprare e a chiudere la posizione sul prezzo di emissione. Questo è a mio avviso e a parità di condizioni macro molto positivo perché non appena questi operatori vengono spazzati fuori dal mercato assisteremo, ceteris paribus, ad un riallineamento a livelli più consoni. Naturalmente nel trading nulla è garantito, quindi uno stop loss sui minimi di venerdì o in area 99.00 è doveroso qualora la situazione macro dovesse precipitare e si volesse dormire sonni tranquilli. Detto questo naturalmente NON si è garantiti in caso di fallimento societario o cose simili, questo lo dico solo perché mi è stata posta la domanda, ma credo che molti sappiano già tutto: nella vita nulla è certo, in finanza men che meno dal momento che ogni investimento di qualunque genere comporta dei rischi! Per questo motivo è sempre importante dosare e bilanciare le quantità ed avere, lo ripeto, uno stop loss in base al proprio piano d'azione (piano d'azione che non è il mio). In questa sede evidenzio il disallineamento delle quotazioni o, se preferite, quella che ai miei occhi appare come una inefficienza di mercato tra due scadenze dello stesso emittente e a tassi addirittura differenti. Un minimo di riallineamento credo sia d'obbligo. 

Nel grafico a 60 minuti del Bond Carraro 3.75% scadenza 2026 ho segnalato il fat finger (dito pesante) della settimana scorsa ed il punto in corrispondenza del quale credo che le vendite da over hanging siano terminate nella seduta di venerdì. Se poi un operatore non si sentisse più a suo agio può alleggerire la posizione oppure uscire completamente dal trade: questo è sempre stato il mio modus operandi. Faccio inoltre notare la formazione di una bella candela rialzista proprio nella seduta di venerdì, caratterizzata da una lunga shadow o "coda/ombra" -se preferite- e con una chiusura superiore al prezzo di apertura ed a quello di chiusura della seduta precedente.

Falck Renewables

E' stata oggetto di studio nel mio update settimanale in cui mettevo in evidenza come le fortissime vendite delle prime due sedute fossero dovute al fatto che l'azione sarebbe uscita dall'indice delle rinnovabili. Indicavo anche come critica l'area 5.10/5.13 che è stata poi testata e poi rotta in intraday e che ha portato ad un fortissimo recupero nella seduta di venerdì con volumi altissimi, oscillatori invertiti ed in parziale divergenza rialzista. Di certo non facile da tradare ma almeno con volumi e volatilità. Per i long estrema cautela in caso di ritorno in area 5.07 (minimi settimanali). Titolo comunque molto rischioso e adatto ad un trading di breve.

La Doria

Oggetto di studio sabato scorso, è stata una delle migliori azioni del listino, con un rialzo superiore al 13% settimanale. Confrontando i grafici mensile, settimanale e daily direi che pare che il trenino sia partito all'insù e sul daily abbiamo discreti volumi.

L'analisi sarebbe invalidata in caso di ritorni sotto gli 11 euro (il titolo è partito a 12.00). Come sempre è importante alleggerire mano a mano che si sale.

ERG

Ha toccato 21.50 euro in settimana che indicavo come livello di invalidazione dell'analisi, pur non avendo mai chiuso sotto (21.88 giovedì e 21.96 venerdì). Continuo ad avere una view long perché ritengo che il test sia dovuto al comportamento ribassista del mercato. Stop tassativo della view long in caso di nuova rottura, questa volta anche in intraday, di 21.50, livello in corrispondenza del quale passa una trendline dinamica di lungo corso.

Rimaniamo in attesa di qualche altro spunto operativo. Per ora saluto tutti ed auguro un buon fine settimana.

Ad maiora !

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)