Aprile, dolce dormire....


Buon fine settimana a tutti. La settimana scorsa (link articolo: https://www.lombardreport.com/2022/3/26/apatia-generalizzata/) avevo volutamente intitolato il mio approfondimento "Apatia generalizzata", evidenziando la totale assenza di spessore sul mercato. Questa settimana è stata un pò la stessa cosa ma visto che siamo appena entrati in un nuovo mese direi che il titolo più corretto è proprio "Aprile, dolce dormire", sperando naturalmente che ci sia un incremento di volumi o di temi operativi in grado di sbloccare la situazione che si è creata dopo il patatrac di febbraio.

Sabato scorso avevamo indicato i seguenti livelli sul nostro future FTSEMIB40: al rialzo i 24000 a seguito di una (eventuale fino a quel momento) decisa rottura dei 24000. Area baricentro posta a 23650 e supporto a 22900 come indicato nell'immagine di seguito 

A distanza di una ottava il risultato è stato il seguente: lunedì rottura decisa sin dalle prime battute dei 24000 e salita per il test di 24500. Martedì rottura dei 24500 e poi in tutte le altre sedute la gravità ha fatto nuovamente tornare il derivato sulla soglia bucata, salvo un paio di sbavature sul finale di giovedì e nell'open di venerdì. Anche questa volta la settimana si è chiusa con un rialzo senza alcuna vera e propria direzionalità, tant'è che da mercoledì il future è stato caratterizzato da un continuo susseguirsi di candele a bassissima volatiltà e sostanzialmente indecifrabili. Insomma, riassumendo direi che c'è una TOTALE indecisione da parte degli operatori che sembrano scomparsi dai monitor. E questo lo si è visto anche nella settimana precedente. Di seguito trovate il grafico orario in cui, come sempre, le linee tratteggiate rappresentano quanto effettivamente successo fino a ieri. 

Nel mio breve update settimanale di mercoledì (https://www.lombardreport.com/2022/3/30/un-breve-aggiornamento-all-articolo-di-sabato-3/) facevo notare (senza citarle visto che il mercato era aperto) come molte azioni, anche importanti (Unicredit ad esempio di cui trovate il grafico daily), fossero su punti nevralgici anche se questo sarebbe potuto essere un falso segnale nel breve termine dovuto al fatto che gli ultimissimi giorni di marzo non sono sempre stati storicamente positivi, specialmente negli Stati Uniti.

Sempre nella prima parte di questa settimana in Europa indici come il Dax hanno toccato livelli di resistenza importanti in corrispondenza del breakout ribassista. Insomma, perché partire in modo corale al rialzo avendo comunque il freno a mano tirato e soprattutto senza reali notizie macro (anche se a mio avviso i mercati hanno già scontato la fine del conflitto ma non necessariamente le conseguenze di lungo termine)?

Per le prossime cinque sedute sul Future FTSEMIB40 monitorerò i 24900 (massimo settimanale), i 24500 su cui abbiamo gravitato la maggior parte della settimana, poi i 24000 ed infine sempre i 23650.

Da trader che osserva quotidianamente il mercato mi rendo conto che il movimento di recupero è stato a "V" e quindi pensare ad una repentina inversione è rischioso oltre che prematuro PER IL MOMENTO. Allo stesso tempo però NON vedo acquisti particolari eccezion fatta per le pochissime azioni segnalate recentemente, Generali in primis, sulle quali comunque prima o poi la mano che spinge verrà mano a mano a mancare. A livello puramente grafico non escludo nemmeno che su scala settimanale ci sia stata una sorta di pullback (momentaneo (?)) della trendline di lungo periodo ottenuta congiungendo i minimi del 2020. Un eventuale ritorno al di sopra della stessa trendline troverebbe però un'area volumetrica molto importante su cui non mi aspetto accelerazioni rialziste. Insomma, se il mercato continuasse a salire lo farebbe in momenti poco propizi per il rialzo (periodo estivo) e quindi con volumi ancor più bassi degli attuali. 

A proposito di periodi favorevoli al trading....

Ieri è iniziato il mese di Aprile. Finora abbiamo azzeccato bene l'andamento del mese di febbraio, molto bene se non benissimo quello di marzo cogliendo esattamente il punto di inversione con il giorno esatto come Vi ho indicato sabato scorso (link: https://www.lombardreport.com/2022/3/26/apatia-generalizzata/). Certo un pizzico di fortuna aiuta sempre gli audaci, non dimentichiamolo mai! Però anche nel 2020 abbiamo centrato esattamente il minimo della crisi ed il suo punto di inversione. Il problema (parlo per me naturalmente) è sempre quello di capire "fino a quando" la barca andrà col vento in poppa. Spesso infatti l'aspetto difficile non è il "quando entrare" ma il "quando uscire". Tutto questo è frutto di dedizione e passione per questo mestiere che per me è prima di tutto un divertimento quotidiano anche in giornate a dir poco soporifere come queste ultime. Motivo in più per staccarmi più frequentemente dal monitor e per fare altre cose che mi piacciono.

Il mese di Aprile è l'ultimo dei buoni, ovvero quell'insieme di mesi che negli ultimi sessant'anni hanno portato al risultato cumulato che vedete in seguito. 

In altri termini ipotizzando di investire sempre e solo dal mese di novembre liquidando a fine aprile la performance sarebbe stata superiore al 3000 % (avete letto bene: tremila percento) ed è evidenziata dalla curva blu. La curva rossa invece rappresenta il periodo maggio-ottobre. Questo per chi ama la statistica, fermo restando che molti timing ottimali di ingresso sul mercato si sono verificati poco prima dell'inizio di novembre (pensate ad esempio al crac di ottobre 1987). Ma cosa ce ne facciamo di un risultato ottenuto in sessanta anni se magari abbiamo un'età di venti, trenta o quaranta anni? Ciascuno di noi ha la sua risposta, compreso il sottoscritto.

Aprile è l'ultimo dei mesi "buoni" tra i sei considerati nel grafico precedente, fermo restando che talvolta negli ultimi 100 anni ci sono certamente stati mesi al di fuori del periodo considerato che sono stati più che positivi, ma non è questo il punto.

Da novembre 2021 a ieri le cose non sono andate esattamente per il verso giusto, tant'è che Dow Jones ed S&P500 hanno mostrato un leggero calo (attorno al 3% il primo e all'1.6% il secondo) e questo è dovuto a due eventi clou: inflazione e guerra. Se la prima era prevedibile ed abbastanza ovvia (a me e a Voi ma evidentemente non del tutto alle Banche Centrali), la seconda era certamente inattesa. Statisticamente Aprile è stato in salita per ben 15 anni dal 2006 ad oggi specialmente per S&P500 e Dow.

Aprile è anche un mese in cui ci si concentra sulle indicazioni e previsioni societarie del primo trimestre che questa volta potrebbero essere mitigate proprio dal discorso guerra (con le conseguenze che tutti noi conosciamo) e dall'inflazione (per la quale c'è già chi si aspetta un rialzo di ben 50 punti base in occasione del prossimo meeting della Fed ma non della BCE che rimane ancora in letargo) specialmente in considerazione di un mercato del lavoro estremamente robusto e solido dall'altro lato dell'oceano.

Analizzando più nel dettaglio il mese di Aprile notiamo tuttavia una tendenza al rialzo un pò più "smussata" negli anni di elezione di metà mandato (questo 2022 lo è), tant'è che ci sono state perdite superiori al 4% nel 2002, nel 1970 e nel 1962. Sempre da un punto di vista puramente statistico dagli anni trenta ad oggi quando il primo trimestre è stato negativo anche il secondo ha mostrato una discreta debolezza tranne nel 1938 e nel 1942 (seconda guerra mondiale). Eventualmente approfondirò in seguito.

Nel grafico seguente trovate la mia "previsione" per questo aprile: un inizio in sordina forse un pò "choppy" e laterale, un periodo con una maggior forza relativa compreso tra il decimo ed il quindicesimo giorno di trading ed infine una nuova perdita di momentum.

Fronte watchlist...

Generali

Prosegue il trenino rialzista dopo la rottura secca dei 19 euro avvenuta senza grossi tentennamenti (link: https://www.lombardreport.com/2022/3/19/analisi-per-la-prossima-ottava/). Volumi buoni per non dire ottimi ma il money management permette sempre di ridurre i rischi delle cavalcate folli. Dalla rottura di 19 euro, il titolo si è spinto fino ad un massimo di 21.55: +13% in sette sedute effettive è tanto. Si alleggerisce mano a mano che si sale, altrimenti lo stop dei breakout esplosivi per i più conservativi lo si alza mano a mano fino ad essere buttati fuori definitivamente, a costo di vedere una qualunque altra azione salire all'infinito. In questo caso specifico attenzione al tocco dei minimi di venerdì posti a 20.80/20.82. Tecnicamente una bomba ma personalmente mi accontento sempre.

RCS

Toccato il primo target a 0.80 ma non il secondo a 0.835 (massimo settimanale a 0.81). Link articolo: https://www.lombardreport.com/2022/3/19/analisi-per-la-prossima-ottava/. Sul finale della seduta di venerdì si è indebolita ed è scesa a 0.74 euro in chiusura. Cruciale la tenuta di 0.718 (nuovo eventuale stop) per evitare un ulteriore indebolimento e/o una inversione del trend.

Cairo Communications

Buona performance settimanale con un rialzo secco superiore al 10% in sole cinque sedute, con un massimo weekly a 2.275 euro dai 2.01 euro del close di venerdì scorso. Volumi però in leggera discesa nelle ultime due sedute. Valgono le considerazioni già esposte sabato scorso alle quali Vi rimando (link: https://www.lombardreport.com/2022/3/26/apatia-generalizzata/). I target sono stati centrati ma bisognerà valutare il comportamento a ridosso dei livelli di lunghissimo periodo che avevo indicato. Di seguito trovate in sequenza il grafico daily dell'ultima settimana e quello weekly. Il quadro tecnico rimane ben impostato specialmente se continueranno i volumi ma come ho scritto in precedenza è importante sapersi accontentare o alleggerire anche perché questa settimana abbiamo toccato la media mobile a 200 periodi sul settimanale e stiamo lambendo una importantissima resistenza dinamica che ha letteralmente compresso le quotazioni dal 2014 ad oggi. In questo momento c'è poca liquidità quindi spesso capita che i titoli si spingano verso un limite per poi rimangiarsi mano a mano il movimento. Non credo sia questo il caso ma la cautela è d'obbligo.

Intek

Cautela d'obbligo dicevamo prima. Intek ne è l'esempio con un bel -11% nella sola seduta di venerdì. Ne avevo scritto la settimana scorsa come azione nuova inserita nella mia watchlist. Così è stato visto che mi piaceva graficamente e per di più era in procinto di pubblicare i dati. Ottima la candela di mercoledì su cui alleggerisco un terzo circa di posizione visto che l'area posta a 0.55 di ordinaria era un vecchio importante massimo. Giovedì sera escono i dati e con il ritorno del titolo al mio punto di ingresso chiudo tutto per evitare un ulteriore indebolimento. I risultati del 2021 hanno evidenziato un utile derivato da valutazione a fair value (accantonato a riserva legale e riserva indisponibile) di 65.29 milioni di euro rispetto ai 3.29 dell'anno precedente, con un indebitamento salito a 93.6 milioni dai 67.4 milioni dell'anno precedente. Nella seduta di venerdì sono stato tentato dal mettermi corto in intraday ma poi ho desistito. Trade frustrante visto che poteva essere una azione in rampa di lancio, ma meglio portare a casa le briciole (grazie al money management) che non una perdita. Anche in questo caso, come su Generali, faccio notare l'importanza della tenuta dei minimi di barra o pochi tick sotto come stop. Un vero peccato ma su questo titolo non è la prima volta che capitano movimenti di questo genere. Sempre pronto a rientrare naturalmente. La Borsa è anche questo.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)