NASDAQ100 WEEKLY - Ottima settimana di recupero e continuazione del rialzo sugli indici azionari USA...


CORREZIONE O INVERSIONE ? IL PRIMO STEP RIALZISTA E’ STATO FATTO ORA E’ IMPORTANTE DARE UNA CONFERMA CON LA ROTTURA AL RIALZO DEI MASSIMI RELATIVI DI INIZIO MAGGIO.

Ad un inizio di settimana in rosso, causa timore di rialzo di 100 bps da parte della FED, l’azionario USA ha risposto alla grande alla decisione della FED di alzare i tassi di 75 bps, portando i mercati azionari a recuperare tutta la perdita precedente ed andando a chiudere la settimana, altresì, con un gran balzo che ha portato gli indici a superare i massimi relativi di inizio giugno grazie soprattutto ad un rally del tech che ha trascinato dietro di se il resto del mercato, comprese anche le aree più speculative come le crypto.

La decisione della FED di alzare i tassi di altri 75 bps (in linea con le attese) ha portato i Fed Funds al 2.25-2.5%, con il mercato che ha preso con ottimismo soprattutto le parole di Powell durante la conferenza stampa (della quale parleremo nel relativo capitolo). Qui riportiamo alcune particolarità, tipo che le previsioni sono state in effetti accantonate; che, sebbene nei prossimi meeting sia sensato attendersi ancora rialzi dei tassi (anche robusti), d'ora in poi l'entità di questi dipenderà dai dati che usciranno e non vi sarà più alcuna indicazione nella forma usata finora; che, dopo l’attacco frontale all’inflazione con l’aumento di 225 bps dall’inizio dell’anno, Powell ha segnalato l’intenzione della FED di rallentare il ritmo dei rialzi nei prossimi meeting, ammettendo che i rialzi da 75 bps sono "inusualmente elevati" e che, raggiunto un certo livello di restrittività, bisognerà rallentare il ritmo della stessa e che i tassi si trovano adesso intorno alla “neutral rate” e qualsiasi aumento muoverà la posizione in senso più restrittivo; che altri rialzi sono comunque visti come appropriati dato i rischi di inflazione e con l’obiettivo di riportarla al target del 2%. Lo statement e la conferenza stampa, quindi, sono state prese come una FED destinata a diventare più accomodante. Il picco dell’attacco all’inflazione e dell’aggressività della FED è percepito dal mercato come un qualcosa che ormai è alle spalle. Le attese per i prossimi rialzi sono state ridimensionate leggermente e il mercato vede altri 50 bps a settembre seguiti da 25 bps per novembre e dicembre. Per il 2023 il mercato ora sconta oltre 50 bps di tagli. Ma, comunque, saranno i prossimi dati a dettare le condizioni dei rialzi che, tra l’altro, vista la pausa estiva intervallata dalla riunione annuale di Jackson Hole, non saranno certamente pochi con due report sul mercato del lavoro e due letture di inflazione.

Il bello è che ci sarà chi, forse non a torto, dirà che la FED sta avendo successo nel raffreddare il mercato del lavoro, e quindi l'inflazione salariale, che è quella che alimenta i circoli viziosi. Il fatto è che la FED, che ha alzato di 75 bps nella scorsa settimana e prevede di alzare di altri 100 bps entro la fine del 2022, sembra dimenticare che: 1) la politica monetaria agisce con un ritardo; 2) una volta che hai avviato il ciclo in una direzione, non è che questo si ferma automaticamente quando smetti di inasprire la politica monetaria. Un anno e mezzo fa parlavano di far surriscaldare "un pò" l'economia e i prezzi, per compensare il periodo di disinflazione e recessione ed hanno ottenuto un boom sia dell'una che degli altri. E ora saltano a piè pari sul freno con un ciclo già indirizzato verso una contrazione. Quanto ai prezzi, questo grafico di Mc Clellan offre un’idea di quanto andremo a vedere nei prossimi trimestri:

Sembra evidente che il deterioramento del quadro macro sta raggiungendo anche il mercato del lavoro, che è normalmente un indicatore lagging dello stato del ciclo. Apple, Microsoft, Meta e buon ultimo Shopify, hanno dichiarato che ridurranno la forza lavoro con varie percentuali da subito e fino a fine anno. Ma, come riportavamo nella scorsa settimana su queste colonne, i dati trimestrali non stanno impattando sui prezzi azionari delle big tech in quanto le aspettative degli analisti erano più negative ed il mercato aveva già scontato tale negatività sul valore dei titoli. La nota positiva è stata soprattutto sul cloud che continua a mostrare numeri molto forti. Buono il supporto da servizi di pagamento (stake di Elliot in Paypal); l'impatto delle trimestrali di Google su tech e social (ricordiamo che Snapchat aveva depresso la fiducia nel settore); bene Microsoft su tech e cloud e nuovi progressi da parte di Apple e Amazon che hanno battuto le stime degli analisti.

Per quanto riguarda la stagione delle trimestrali dell’indice S&P500, complessivamente il 56% delle società dell'S&P500 ha riportato risultati effettivi per il secondo trimestre del 2022 fino ad oggi. Di queste società, il 73% ha riportato un EPS effettivo al di sopra delle stime, che è al di sopra della percentuale del 68% della scorsa settimana ma al di sotto della media quinquennale del 77%. Complessivamente, le aziende registrano utili superiori del 3,1% alle stime, una percentuale inferiore alla percentuale del 3,6% della scorsa settimana e inferiore alla media quinquennale dell'8,8%.

Il tasso di crescita degli utili misto (combina i risultati effettivi per le società che hanno riportato e i risultati stimati per le società che non hanno ancora comunicato) per il secondo trimestre è del 6,0% oggi, rispetto a un tasso di crescita degli utili del 4,7% la scorsa settimana e un tasso di crescita degli utili del 4,0% alla fine del secondo trimestre (30 giugno). Le sorprese positive sugli utili segnalate dalle società dei settori dell'energia e dell'assistenza sanitaria hanno contribuito in modo sostanziale all'aumento del tasso di crescita degli utili nell'ultima settimana. Le revisioni al rialzo delle stime dell'EPS e le sorprese positive sugli utili per le società del settore energetico sono stati i maggiori contributori all'aumento complessivo degli utili dell'indice dalla fine del secondo trimestre (30 giugno).

Se il 6,0% è il tasso di crescita effettivo per il trimestre, segnerà il tasso di crescita degli utili più basso registrato dall'indice dal quarto trimestre del 2020 (4,0%). Sei degli 11 settori registrano una crescita degli utili anno su anno, guidata dai settori dell'energia, dell'industria e dei materiali. D'altra parte, cinque settori stanno registrando un calo degli utili anno su anno, guidato dai settori finanziari, beni voluttuari e servizi di comunicazione.

In termini di ricavi, il 66% delle società S&P 500 ha riportato ricavi effettivi superiori alle stime, che sono inferiori alla media quinquennale del 69%. Complessivamente, le aziende registrano ricavi superiori del 2,5% alle stime, una percentuale superiore alla media quinquennale dell'1,8%.

Le revisioni al rialzo delle stime dei ricavi e le sorprese positive sui ricavi per le aziende del settore energetico hanno contribuito in misura maggiore sia all'aumento del tasso di crescita dei ricavi dalla fine della scorsa settimana sia all'aumento del tasso di crescita dei ricavi dalla fine del trimestre (30 giugno).

Se il 12,3% è il tasso di crescita effettivo per il trimestre, segnerà il sesto trimestre consecutivo di crescita dei ricavi anno su anno superiore al 10% per l'indice. Tutti gli 11 settori registrano una crescita anno su anno dei ricavi, guidata dai settori dell'energia, dei materiali e del settore immobiliare.

Guardando al futuro, gli analisti prevedono una crescita degli utili del 6,7% per il terzo trimestre del 2022 e del 6,7% per il quarto trimestre del 2022. Per il 2022, gli analisti prevedono una crescita degli utili dell'8,9%.

Il rapporto P/E forward a 12 mesi è 17,1, che è al di sotto della media quinquennale (18,6) ma al di sopra della media decennale (17,0). È anche al di sopra del rapporto P/E forward di 15,8 registrato alla fine del secondo trimestre (30 giugno), poiché il prezzo dell'indice è aumentato mentre la stima dell'EPS forward è diminuita dal 30 giugno.

Quindi dati non più spumeggianti come qualche trimestre fa (era ovvio), ma sicuramente accettabili, in particolare alla luce delle sfide macro. Sicuramente questi numeri hanno avuto un ruolo rilevante nel recupero osservato nella seconda metà di luglio dai listini azionari. Di contro, dobbiamo tenere presente che al di là delle previsioni che vengono date ora, la musica peggiorerà un pò nei prossimi 2 trimestri. Ovviamente felicissimi di sbagliare:

Dando uno sguardo agli investimenti di carattere monetario, il fatto che il prossimo percorso della FED sia "data dependant" e visto il tenore dei dati macro, tutto lascia intendere che i rialzi potrebbero essere meno di quanto temuto. Infatti i rendimenti hanno preso a calare in maniera violenta, con il tratto 2-10Y che continua ad essere invertito chiudendo la settimana ad un nuovo minimo di -24 bps.

Sembra che il mercato stia andando a scontare il fatto che un ciclo macro in forte indebolimento fermerà la mano alle banche centrali, e le costringerà a tornare sui propri passi. La cosa è perfettamente rappresentata dalla Fed Funds strip, che vede i tassi raggiungere il picco tra dicembre e gennaio prossimi al 3.25% e poi tornare indietro al 2.7% nel corso del 2023.

In soldoni, il mercato dei tassi sta dicendo alle banche centrali "non solo non potrete essere aggressive quanto credete, ma dovrete rimangiarvi parte di quanto fatto".

Ripresa per i titoli di Stato agganciati all’inflazione dopo l’uscita dei dati sul costo del lavoro del secondo trimestre e del “PCE deflator e core” di giugno che segnalano ancora numeri alti inflattivi e sopra le attese degli economisti.

Analisi grafica del nostro indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Ottima settimana per l’indice tech che negli ultimi 3 giorni di contrattazione, recupera le perdite dei 3 giorni precedenti andando, addirittura, a violare al rialzo il massimo relativo degli inizi di giugno in area 12900 con la fuoriuscita, finalmente, dal canale ribassista di volatilità. Ora è molto importante consolidare sopra tale area per poter dire che uno step è completato e ci attende un secondo step rialzista in area 13550/13600 con rottura dei massimi relativi di fine aprile/inizi maggio e test della M.M. a 200 periodi esponenziale. I prezzi non sono ancora in area di ipercomprato in quanto l’RSI è a 64 quindi è possibile un altro piccolo rialzo, prima di una probabile fase di assestamento che non dovrebbe scendere sotto l’area 12000. Graficamente abbiamo disegnato un’onda 4 correttiva in corso in quanto i prezzi sono arrivati a testare e superare il 38,2% di ritracciamento dell’onda 3. Ricordiamo che è possibile che il ritracciamento arrivi fino al 78,6% anche se la casistica riporti una bassa percentuale di raggiungimenti. La settimana si è chiusa a 12947.97 con un guadagno del + 4,45% che porta ad un deficit da inizio anno del – 20,66%.

Discorso leggermente diverso rispetto all’indice tech in quanto l’S&P500, anche se sostanzialmente uguale a livello di performance settimanale il rimbalzo, dopo il piccolo pullback, è arrivato esattamente al ritracciamento del 50% di onda 3 in area 4140 ma non è riuscito a raggiungere l’area 4175 dei massimi relativi di inizio giugno scorso. Pertanto ora l’obiettivo principale rimane sempre il test dei suddetti massimi con conseguente test della M.M. Exp a 200 periodi e fuoriuscita dal canale ribassista di volatilità cosa possibile anche subito. Il livello di RSI a 66 indica che ciò è possibile anche ad inizio settimana, per poi proseguire con una fase di assestamento che smaltisca l’ipercomprato, con i prezzi che non dovrebbero scendere sotto l’area 3900, per poi attaccare la successiva resistenza in area 4310 massimi relativi di fine aprile/inizio maggio scorso. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 4130.29 con un guadagno del + 4,26% che porta a segnare un – 13,34% da inizio anno.

Infine altra situazione differente per l’indice DOW JONES, che percentualmente performa meno degli altri due indici maggiori, ma riesce a superare il 50% del ritracciamento di onda 3 pur non arrivando a toccare i massimi relativi di inizio giugno scorso in area 33250 con conseguente test della M.M. Exp. a 200 periodi. Ovviamente manca molto poco e ciò è possibile anche ad inizio settimana pur in presenza del livello di RSI a 66, cui dovrebbe far seguito una fase di assestamento per smaltire l’ipercomprato che, però non scenda sotto l’area 31500/31600. In seguito l’ulteriore step dovrebbe portare i prezzi a testare l’area 34100 in corrispondenza dei massimi relativi di fine aprile/inizi maggio con conseguente test della M.M.  semplice a 200 periodi. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 32845.13 con un guadagno del + 2,97% che porta a segnare un – 9,61% da inizio anno.

ORO INDEX 

Tra le commodities, il calo dei tassi reali e la debolezza del dollaro favoriscono l’Oro e i preziosi che recuperano ancora ma, trattandosi di fine mese, non è il caso di prendere alla lettera i movimenti di venerdì scorso degli asset. Il catalizzatore è stato l'aumento delle scommesse che la Federal Reserve potrebbe rallentare il ritmo degli aumenti dei tassi con l'intensificarsi dei rischi economici, a seguito della pubblicazione del rapporto di giovedì scorso sul prodotto interno lordo (PIL) degli Stati Uniti più debole del previsto. I rendimenti dei Treasury degli Stati Uniti sono scesi venerdì scorso poiché i trader hanno continuato a valutare le prospettive di una recessione dopo un secondo trimestre consecutivo di contrazione economica.

Per quanto riguarda le quotazioni, dopo i vari test dell’area di supporto a 1680 $/oz. con conseguente test della M.M. Exp. a 200 periodi il rimbalzo, nella settimana appena trascorsa, ha riportato i prezzi nuovamente sopra l’area di resistenza 1770 $/oz. chiudendo a 1781.8 $/oz. testando la M.M. a 50 periodi. Pertanto il pericolo di una continuazione del ribasso, per il momento è scampato. Il passo successivo dovrebbe essere il test della resistenza posta a 1845/50 $/oz. coincidente con le M.M. a 200 periodi (Exp. e semplice).

Passando agli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio, il Platino continua il tentativo di rimbalzo dai minimi di tre settimane fa, fermandosi in chiusura sulla resistenza in area 900 $/oz. ove staziona la M.M. a 50 periodi. La rottura di tale area, proietterebbe i prezzi verso la successiva resistenza posta in area 975 $/oz. a ridosso delle M.M. a 200 periodi. Discorso diverso per quanto riguarda l’Argento che dai minimi ha fatto registrare una fase di lateralizzazione che solo dopo la decisione della FED di mercoledì scorso, ha prodotto un forte rialzo che ha portato i prezzi da 18,50 a 20,35 $/oz. esattamente a contatto con la M.M. a 50 periodi, per poi chiudere la settimana a 20,195 $/oz. Prossimo obiettivo rialzista la resistenza in area 22,60 $/oz massimo relativo di inizio giugno e dove staziona le M.M. Exp. a 200 periodi.

La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1781.80 $/oz., con un guadagno del + 3,15% che porta ad una perdita del – 2,56% da inizio anno. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1765.34 $/oz. con un guadagno del + 2,26%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES AGOSTO 2022:

LA GUERRA – RUSSIA – UCRAINA - (EUROPA)

L’Unione europea si prepara a ridurre la propria domanda di gas in vista dell’inverno, mentre Gazprom diminuisce le forniture. In seguito alla riduzione, mercoledì scorso la portata del gasdotto Nord Stream 1 era scesa ad un quinto della sua capacità totale.

I ministri dell’energia dell’Unione europea martedì scorso hanno approvato la proposta che prevede un taglio volontario del 15% (rispetto alla media 2017-2021) all’uso del gas nel periodo agosto-marzo da parte degli stati membri. In una situazione di emergenza di approvvigionamento, e con l’approvazione di 15 stati, i tagli potrebbero diventare vincolanti. La misura è stata ridimensionata rispetto a quanto avanzato dalla Commissione europea, che proponeva un taglio vincolante del 15% per tutti gli stati membri. Il piano però aveva suscitato alcune opposizioni, per questo alla fine si è deciso di consentire ad alcuni paesi di ridurre o disattivare gli obiettivi vincolanti inserendo deroghe; per esempio, paesi con capacità limitate di inviare gas ad altri paesi europei possono richiedere un target più basso, a condizione che esportino quanto è nelle loro possibilità, oppure i paesi possono richiedere di adattare il proprio obiettivo nel caso in cui utilizzino il gas come materia prima in industrie essenziali.

Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che l’accordo raggiunto “garantirà un’ordinata e coordinata riduzione del consumo del gas in tutta l’UE per prepararsi al prossimo inverno”. La misura “integra tutte le altre azioni intraprese finora nell’ambito del REPowerEU, in particolare per diversificare le fonti di approvvigionamento di gas, velocizzare lo sviluppo delle energie rinnovabili e diventare più efficienti dal punto di vista energetico”. Inoltre von der Leyen sottolinea che la possibilità di dichiarare lo stato di allerta a livello comunitario innescando riduzioni obbligatorie dei consumi di gas tra gli stati membri “fornisce un forte segnale del fatto che l’UE farà tutto il necessario per garantire la sua sicurezza dell’approvvigionamento e per proteggere i suoi consumatori”. “Agendo insieme per ridurre la domanda di gas – si legge ancora nella nota del presidente della Commissione europea -, tenendo in considerazione tutte le specificità nazionali rilevanti, l’UE ha assicurato le solide basi per l’indispensabile solidarietà tra stati membri di fronte al ricatto energetico di Putin”.

È di sabato scorso, invece, il comunicato di Gazprom relativo allo stop di forniture di gas alla Lettonia. La multinazionale russa del settore energetico sostiene che lo stato baltico ha violato accordi. Già altri stati europei hanno fatto i conti con l’interruzione delle forniture russe, in particolare Polonia, Bulgaria, Finlandia, Paesi Bassi e Danimarca, che si sono rifiutate di pagare il gas in linea con un ordine di Putin che richiede l’apertura di conti in rubli in una banca russa. Reuters riporta che Edijs Saicans, vicesegretario di stato per la politica energetica presso il Ministero dell’Economia lettone, ha detto che Riga non si aspetta che la decisione di Gazprom avrà grosse conseguenze dal momento che la Lettonia ha già deciso di bandire le importazioni di gas a partire dal 1° gennaio 2023.

Tornando alla questione grano trattata anche nel nostro ultimo articolo, mercoledì scorso è stato inaugurato ad Istanbul il centro di coordinamento congiunto che comprende rappresentanti di Ucraina, Russia, Turchia ed ONU e ha l’obiettivo di agevolare l’applicazione della Black Sea Grain Initiative istituendo un corridoio che permetta alle navi di esportare grano, alimenti correlati e fertilizzanti ucraini dai porti di Odessa, Chornomorsk e Yuzhny sul mar Nero. Ieri, domenica, Ibrahim Kalin, portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, ha detto che c’è un’alta possibilità che oggi la prima nave con grano a bordo lasci i porti ucraini: “Se tutti (i dettagli) saranno completati entro domani (oggi, ndr), sembra ci sia un’alta possibilità che la prima nave lasci il porto domani…vedremo le navi lasciare i porti al più tardi il giorno seguente”.

Intanto ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che quest’anno il raccolto a livello nazionale potrebbe risultare dimezzato rispetto al normale a causa dell’invasione russa. Zelensky ha scritto in un tweet: “Il raccolto ucraino quest’anno rischia di essere due volte inferiore. Il nostro obiettivo principale – prevenire una crisi alimentare globale causata dall’invasione russa. I cereali trovano comunque un modo per essere consegnati in alternativa”.

LA POLITICA USA

Giovedì la Camera ha approvato il disegno di legge che punta a stanziare miliardi di dollari per la produzione interna di semiconduttori e la ricerca scientifica con l’obiettivo di aumentare la capacità concorrenziale degli USA nei confronti della CINA. La legislazione, approvata mercoledì dal Senato, ha incassato l’approvazione della Camera con 243 voti favorevoli, tra i quali anche 24 repubblicani, ed è stata spedita alla Casa Bianca per essere convertita in legge dal Presidente Joe Biden. Dopo la votazione, riferendosi al disegno di legge, Biden ha detto che: “Il CHIPS e Science Act è esattamente quello che dobbiamo fare per far crescere la nostra economia ora”. Il disegno di legge contiene oltre 52 miliardi di dollari per aziende americane produttrici di chip per computer e miliardi in crediti d’imposta per incoraggiare gli investimenti nella produzione di chip. Previsti anche decine di miliardi di dollari per finanziare la ricerca scientifica e stimolare innovazione e sviluppo di altre tecnologie statunitensi.

Giovedì scorso, Chuck Schumer leader della maggioranza al Senato e il senatore dem Joe Manchin hanno annunciato di aver raggiunto un accordo su un ampio disegno di legge di riconciliazione. In seguito all’annuncio i leader repubblicani della Camera avevano chiesto ai propri colleghi di bocciare il Chips and Science Act.

Il disegno di legge frutto dell’accordo con il senatore Joe Manchin include 430 miliardi di dollari di spesa sull’energia, crediti d’imposta sui veicoli elettrici ed investimenti sull’assicurazione sanitaria. Schumer e Manchin hanno detto che il disegno di legge si finanzia aumentando le tasse minime per le grandi aziende e facendo rispettare le leggi fiscali esistenti. Il disegno di legge andrebbe ad imporre una tassa minima del 15% sulle aziende con profitti superiori al miliardo di dollari. Inoltre, uno degli obiettivi del disegno di legge è eliminare la cosiddetta scappatoia del “carried interest”, ovvero un’agevolazione fiscale che permette a finanziatori di private equity e a di hedge fund di pagare l’aliquota fiscale più bassa sulle plusvalenze su gran parte del loro reddito, invece che l’aliquota dell’imposta sul reddito più elevata pagata dai lavoratori dipendenti. Schumer si aspetta che questa settimana il Senato voti la legislazione.

Biden ha detto che il disegno di legge “ridurrà il deficit di oltre 1,7 trilioni di dollari di riduzione del disavanzo già raggiunto quest’anno, il che aiuterà a combattere anche l’inflazione”. Inoltre il Presidente statunitense ha sottolineato che il tutto sarà pagato “richiedendo alle grandi aziende di pagare la loro giusta quota di tasse, senza aumenti di tasse per le famiglie che guadagnano meno di 400 mila dollari all’anno”.

LA POLITICA DELLA FED

Nessuna grossa sorpresa! Come ci si aspettava, mercoledì scorso la FED ha messo in campo il secondo rialzo consecutivo dello 0,75%, portando il suo tasso di riferimento nel range tra 2,25%-2,5%. Il rialzo è stato approvato all’unanimità. Il Presidente della banca centrale statunitense, Jerome Powell, ha fatto sapere che le mosse che saranno intraprese al meeting di settembre dipenderanno dai dati macro. Nella dichiarazione rilasciata dopo l’incontro, il FOMC ha segnalato che recentemente gli indicatori di spesa e produzione si sono ammorbiditi, ma ha anche parlato di una crescita dei posti di lavoro robusta negli ultimi mesi e di un tasso di disoccupazione rimasto a livelli bassi. I funzionari del FOMC poi hanno ancora associato il termine “elevata” all’inflazione attribuendo la situazione a problemi della catena di approvvigionamento e a prezzi più elevati per cibo ed energia insieme a “pressioni sui prezzi più ampie”.

Secondo quanto dichiarato mercoledì scorso dal numero uno della FED, al momento non si può parlare di recessione per gli Stati Uniti dato che diverse aree dell’economia stanno performando bene: “Pensate a cos’è una recessione. È un calo su larga scala in molti settori che si protrae da più di un paio di mesi. Non sembra così ora”. “La vera ragione è che il mercato del lavoro è stato un segnale così forte di forza economica da mettere in discussione i dati del PIL”. Ridurre l’inflazione potrebbe comportare un costo per la crescita economica e, in particolare, per il mercato del lavoro: “In realtà – ha detto Powell - pensiamo di aver bisogno di un periodo di crescita al di sotto del potenziale per creare un po’ di allentamento”.

L’economia statunitense non è in recessione. Questo il concetto che è stato ribadito anche dal Presidente Joe Biden giovedì scorso dopo la pubblicazione del dato preliminare annualizzato del PIL del secondo trimestre, che con il suo -0,9% ha segnato la seconda contrazione consecutiva. Biden ha citato un “mercato del lavoro record”, una “disoccupazione record del 3,6%” ed ha detto che le aziende “stanno investendo in America a tassi record”; a seguire ha elencato diverse aziende che progettano di costruire fabbriche negli USA; “questa non mi sembra una recessione”, ha detto. Anche secondo il segretario al Tesoro, Janet Yellen, gli USA non sono in una fase di recessione, ma di transizione. Giovedì Yellen ha dichiarato: “Se si guarda all’economia, la creazione di posti di lavoro continua, le finanze delle famiglie restano forti, i consumatori stanno spendendo e le imprese stanno crescendo”. Yellen ha anche parlato dell’inflazione, spiegando come abbassarla sia la priorità numero uno dell’amministrazione e se è la FED ad avere “il ruolo primario” nel farlo, “il Presidente ed io siamo impegnati ad agire per ridurre i costi e proteggere gli americani dalle pressioni globali che affrontiamo”.

Intervenendo al Global Markets Forum, Dennis Lockhart, ex presidente della Fed di Atlanta, e Jeremy Stein, ex membro del Board of Governors della FED si sono espressi positivamente nei confronti di una banca centrale che si esprime con meno decisione nelle indicazioni prospettiche. Lockhart ha detto: “Penso sia meglio accettare l’incertezza sapendo che (la FED) sta navigando e capendo mentre sta andando avanti”. Secondo Stein, invece, una previsione troppo specifica limita la flessibilità della FED in un momento caratterizzato da incertezza nell’inflazione e nella crescita economica. Lockhart ritiene che, anche se con basse probabilità, un rialzo dei tassi di 100 punti base sia sul tavolo in vista della riunione del FOMC di settembre; sia lui che Stein si sono mostrati scettici rispetto alla possibilità che l’inflazione cali rapidamente.

Neel Kashkari, presidente della Fed di Minneapolis, ieri parlando ad un emittente televisiva ha sottolineato come la banca centrale sia impegnata nel ridurre l’inflazione. Per Kashkari il fatto che l’inflazione abbia continuato ad andare oltre le aspettative della FED è “molto preoccupante”. Il presidente della Fed di Minneapolis ha spiegato che aumenti più veloci del costo della vita stanno diventando più generalizzati, per questo la banca centrale sta cercando di abbassare l’inflazione con urgenza. Alla base dell’inflazione così alta, secondo Kashkari, ci sarebbero le catene di approvvigionamento, la guerra in Ucraina e altri fattori, mentre pur aumentando gli stipendi, non riescono a tenere il passo della crescita dei prezzi dei beni per questo non c’è ancora un’inflazione determinata dagli stipendi stessi: “Dobbiamo riportare l’economia in equilibrio prima che questa diventi davvero una storia di inflazione dovuta ai salari”. Kashkari ha detto che la FED farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per evitare una recessione.

DATI MACROECONOMICI

L’S&P/Case-Shiller Home Price Index rilasciato da Standard & Poor’s che valuta le variazioni nel valore del mercato immobiliare residenziale in 20 regioni degli USA a livello mensile a maggio registra un +1,5% contro il +2,2% di aprile (rivisto da +2,3%). Rallentamento anche per quanto riguarda il dato annualizzato: +20,5% a maggio, contro il +21,2% di aprile.

Le vendite di nuove case a livello mensile a giugno registrano una contrazione dell’8,1%, passando dalle 642 mila case vendute a maggio (dato rivisto da 696 mila) alle 590 mila di giugno. Era previsto una crescita a 660 mila. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

La fiducia dei consumatori a luglio si attesta a 95,7 punti, vale a dire in calo rispetto ai 98,4 punti registrati a giugno (dato rivisto da 98,7 punti) e sotto il consensus fissato a 97,2 punti. Il dato è rilasciato dal Conference Board.

Gli ordini di beni durevoli a livello mensile a giugno crescono dell’1,9%, a indicare ancora una domanda di investimenti robusta. A maggio la crescita era stata dello 0,8% (rivista da +0,7%). Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

Il dato sugli ordini di beni durevoli che esclude il settore della difesa ed aeronautico a giugno segna un +0,5%, andando oltre alle attese, con un consensus fissato a +0,2%. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

Un mezzo disastro, invece, a giugno il dato sulle vendite immobiliari in corso (che misura il cambiamento nel numero di case con contratto di vendita, ma in attesa della transazione di chiusura, escludendo le nuove costruzioni) A livello mensile si registra una contrazione dell’8,6%, anche peggio di quanto previsto dal consensus (fissato a -1,5%). A maggio era stata registrata una crescita dello 0,4% (rivista da +0,7%). Questa serie, che corrisponde ai compromessi e precede le vendite effettive di 45/60 giorni, anticipa quindi le vendite di case di luglio e agosto, che saranno quindi estremamente deboli. Il dato è rilasciato dalla National Association of Realtors.

Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 23 luglio sono state 256 mila, appena sopra al consensus di 253 mila. Un dato in calo rispetto alla settimana terminata il 16 luglio con 261 mila richieste iniziali (ma dato rivisto da 251 mila). Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.

Il dato preliminare dell’indice dei prezzi PIL relativo al secondo trimestre 2022 segna un +8,9%, sopra al dato del primo trimestre del +8,3% e sopra al consensus del +7,9%.

Il dato preliminare del PIL nel secondo trimestre, invece, segna una contrazione dello 0,9% dopo il -1,6% del primo trimestre 2022. Il consensus prevedeva una crescita dello 0,5%. Alla prima lettura, il PIL del secondo trimestre è risultato negativo, cosa che si qualifica come una recessione tecnica (2 contrazioni di seguito). La vera recessione la certifica il NBER (National Bureau of Economic Research) e richiede, tra l'altro, cali occupazionali e di produzione che ancora non si vedono. I dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

L’indice dei prezzi della spesa per consumi personali core (che esclude il settore del cibo e dell’energia) a livello mensile a giugno cresce dello 0,6%, ovvero appena sopra al consensus del +0,5% e alla rilevazione di maggio del +0,3%.

Il dato annualizzato di giugno, invece ha rallentato, salendo del 4,8%, quasi in linea con il consensus del +4,7% e la rilevazione di maggio di +4,7%. I dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

Il reddito personale a livello mensile a giugno cresce dello 0,6%, appena sopra al consensus del +0,5%. Anche a maggio la crescita era stata dello 0,6% (rivista dal +0,5%).

La spesa personale, invece, a livello mensile a giugno cresce dell'1,1%, poco sopra al consensus del +0,9%. A maggio la crescita era stata del +0,3% (rivista da +0,2%). I dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

L'Employment Cost Index (ECI), pubblicato dall'US Bureau of Labor Statistics, è una misura trimestrale della variazione del prezzo del lavoro, definita come retribuzione per ora di lavoro dipendente. Risulta essere la misura preferita della FED sulla crescita dei salari. Il dato relativo al secondo trimestre è uscito all’ 1,3% leggermente più basso rispetto alla crescita record registrata nel primo trimestre 2022, ma è aumentato rispetto alle attese degli analisti fermi al 1,2 %. I dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.

L’indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan a luglio resta sempre un po' depressa attestandosi a quota 51,5 punti: si tratta di una rilevazione di poco superiore al dato di giugno di 50,0 punti.

Il Chicago PMI passa dai 56,0 punti di giugno ai 52,1 punti di luglio, con i nuovi ordini in contrazione, attestandosi sotto al consensus di 55,0 punti. Il dato è rilasciato dall’ISM-Chicago, Inc.

PORTAFOGLI AZIONARI

Nessuna novità nella scorsa settimana scorsa per entrambi i Portafogli azionari. I nostri titoli sono alle prese con le pubblicazioni delle trimestrali economiche societarie ed oscillano in base ai risultati e soprattutto alle previsioni per i prossimi due trimestri dell’anno. Come abbiamo letto in precedenza, le quotazioni di ROKU è scese parecchio a causa di risultati inferiori alle attese nel trimestre, ma con previsioni ancora più restrittive. Di ALIBABA abbiamo già parlato nelle scorse settimane e le ultime notizie indicano che la Securities and Exchange Commission (SEC) ha aggiunto la società ad un elenco di oltre 250 società cinesi che potrebbero subire il delisting a Wall Street a causa del mancato rispetto dei requisiti di revisione finanziaria. Il Wall Street Journal ha anche riferito venerdì che il co-fondatore di Alibaba Jack Ma si sta preparando a rinunciare al controllo di Ant Group, la società cinese di fintech strettamente legata ad Alibaba. Giovedì prossimo la società dovrebbe pubblicare i risultati economici trimestrali con gli analisti che si aspettano il suo primo calo in assoluto sui ricavi. Staremo a vedere. Nel frattempo hanno fatto l’ingresso sul mercato diversi ETF/ETC su nuovi settori. Ci prendiamo qualche giorno per studiarli e capire se ci sono delle opportunità di acquisto.  

Alla prossima.

FOCUS SU TITOLI

ROKU. Sebbene il suo sistema operativo (OS) sia ancora il sistema operativo per smart TV più venduto negli Stati Uniti, l'azienda risente della pressione macroeconomica:

Roku ha registrato un fatturato netto totale di 764 mln $, in aumento del 18% anno su anno, con ricavi dalla piattaforma in aumento del 26% e ricavi dai giocatori in calo del 19%, ma le stime erano per 805 mln $. Vedono un fatturato del terzo trimestre di appena 700 mln $, molto al di sotto delle stime degli analisti che sono pari a 903 mln $. Perdita per azione di $ 0,82. La stima era per una perdita per azione di $ 0,68. L'utile lordo è aumentato del 5% su base annua a 355 mln $, gli account attivi hanno raggiunto 63,1 milioni e le ore di streaming sono diminuite di 0,2 miliardi a 20,7 miliardi di ore. Le entrate medie per utente sono cresciute del 21% a $ 44,10.

In una nota la società ha dichiarato: “Ci troviamo in un contesto economico caratterizzato da timori recessivi, pressioni inflazionistiche, aumento dei tassi di interesse e continue interruzioni della catena di approvvigionamento. Per la seconda metà dell'anno, prevediamo che la spesa pubblicitaria continuerà ad essere influenzata negativamente. Riteniamo inoltre che la spesa discrezionale dei consumatori continuerà a moderarsi, mettendo sotto pressione sia Roku TV che i ricavi dai giocatori. Tenendo in considerazione questi fattori, le nostre prospettive per il terzo trimestre prevedono un aumento del fatturato netto totale di circa il 3% anno su anno pari a 700 mln $. Prevediamo un utile lordo totale di circa 325 mln $ e un EBITDA rettificato negativo di 75 mln $. Infine, date le incertezze e la volatilità nell'ambiente macro, stiamo ritirando la nostra stima del tasso di crescita dei ricavi per l'intero anno”.

La società di analisi, Wolfe Research, afferma che Roku sta affrontando due grandi sfide: scalabilità e monetizzazione. Essendoci sul mercato una potenziale recessione per lo streaming, Roku mostra una debolezza simile in quel settore e la domanda è se la Disney andrà avanti e completerà l'acquisizione intera di Roku. Del resto lo abbiamo notato con Netflix che ha riportato la loro prima perdita di abbonati consecutiva e stessa cosa l’abbiamo visto con Peacock con il numero di abbonati piatti e le perdite sono aumentate a oltre 400 mln $.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SETTIMANA APPENA TRASCORSA.

ALPHABET + 7,81%. La Società che offre ricerca, pubblicità online, sistemi operativi e piattaforme, prodotti aziendali e hardware, ha riportato utili nel secondo trimestre 2022 pari a 1,21 $/az. su un fatturato di 69,69 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,30 $/az. su un fatturato pari a 69,99 mld $. I ricavi sono cresciuti del 12,6% su base annua.

Sundar Pichai, CEO di Alphabet e Google, ha affermato: “I risultati del trimestre dell'azienda sono stati guidati dai segmenti, ricerca e cloud. Con una prospettiva economica globale incerta, la nostra strategia di investire in tecnologia approfondita e informatica per costruire prodotti utili a lungo termine è quella giusta. Nel secondo trimestre, Google Cloud ha registrato un impressionante aumento del 36% delle entrate, a 6,28 mld $, sebbene la sua perdita operativa sia aumentata a 858 mln $ rispetto a una perdita operativa di 591 mln $ nello stesso periodo dello scorso anno. Il rallentamento delle entrate pubblicitarie di YouTube si pone, principalmente, a un duro confronto anno su anno con il tasso di crescita "straordinario" nel secondo trimestre del 2021. Da tenere presente che i dati sulle vendite di annunci di YouTube riportati da Alphabet, non includono le entrate degli abbonamenti di YouTube Premium e YouTube TV. Infine, sebbene prevediamo che il ritmo di crescita dell'organico si modererà il prossimo anno, continueremo ad assumere per ruoli critici in particolare incentrati sui migliori talenti tecnici e ingegneristici”.

AMAZON + 10,24%. La società è un rivenditore online che vende i propri prodotti e quelli di terzi attraverso il proprio sito web, inoltre vende in abbonamento, pubblicità e hosting Web, ha riportato una perdita nel secondo trimestre 2022 pari a 0,20 $/az. su un fatturato di 121,2 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,13 $/az. su un fatturato pari a 119,09 mld $. I ricavi sono cresciuti del 7,2% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato nel terzo trimestre 2022 tra i 125,0 ed i 130,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 126,42 mld $.

Andy Jassy, ​​CEO di Amazon, ha dichiarato: "Nonostante le continue pressioni inflazionistiche sui costi di carburante, energia e trasporto, stiamo facendo progressi sui costi più controllabili a cui abbiamo fatto riferimento lo scorso trimestre, migliorando in particolare la produttività della nostra rete di evasione ordini. Stiamo anche assistendo a un'accelerazione dei ricavi mentre continuiamo a costruire un “”Prime” ancora migliore per i membri, sia investendo in velocità di spedizione più elevate, sia aggiungendo vantaggi esclusivi come la consegna gratuita da Grubhub per un anno, l'accesso esclusivo alle partite di NFL Thursday Night Football a partire da settembre 15 e la pubblicazione dell'attesissima serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere il 2 settembre. A livello finanziario, la perdita netta del secondo trimestre 2022 include una perdita di valutazione ante imposte di 3,9 mld $ inclusi nelle spese non operative dall'investimento in azioni ordinarie di Amazon in Rivian Automotive (RIVN). Il flusso di cassa operativo è diminuito del 40% a 35,6 mld $ negli ultimi dodici mesi, rispetto ai 59,3 mld $ agli ultimi dodici mesi terminati il ​​30 giugno 2021. Il free cash flow è sceso a un deflusso di 23,5 mld $ negli ultimi dodici mesi, rispetto a un afflusso di 12,1 mld $ sempre negli ultimi dodici mesi terminati il 30 giugno 2021. Il flusso netto di cassa meno i rimborsi del capitale di leasing finanziari e obbligazioni di finanziamento è diminuito con un deflusso di 33,5 mld negli ultimi dodici mesi, rispetto a un afflusso di 0,6 mld $ negli ultimi dodici mesi terminati il 30 giugno 2021. Escludendo l'impatto sfavorevole di 3,6 mld $ delle variazioni anno su anno dei tassi di cambio nel corso del trimestre, le vendite nette sono aumentate del 10% rispetto al secondo trimestre 2021. Infine l'utile operativo è sceso a 3,3 mld $ nel secondo trimestre, rispetto ai 7,7 mld $ del secondo trimestre 2021”.

AMERICAN ELECTRIC POWER + 4,47%. La società è una holding di servizi pubblici che, attraverso le sue controllate, fornisce servizi elettrici, costituiti da generazione, trasmissione e distribuzione, su base integrata ai propri clienti al dettaglio, ha riportato un utile nel secondo trimestre 2022 pari a 1,20 $/az. su un fatturato pari a 4,60 mld $. La stima degli analisti per utili era pari a 1,19 $/az. su un fatturato pari a 4,07 mld $. I ricavi sono cresciuti del 20,1% su base annua. La società ha affermato che continua ad aspettarsi utili per tutto il 2022 tra 4,87 e 5,07 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 5,00 $/az.

Nicholas Akins, Presidente e A.D. di AEP, ha affermato: "AEP sta portando avanti una strategia a lungo termine per investire in nuove risorse energetiche e miglioramenti della rete per un servizio più efficiente ed affidabile per i nostri clienti, supportato in futuro da energia pulita al fine di fornire valore ai nostri clienti, comunità e investitori. Stiamo compiendo progressi significativi per trasformare in modo responsabile la nostra flotta di generazione mentre lavoriamo per aggiungere circa 16.000 megawatt di generazione rinnovabile regolamentata entro il 2030 e per raggiungere il nostro obiettivo di emissioni nette a zero entro il 2050. Appalachian Power ha recentemente ricevuto l'approvazione per produrre 409 megawatt di eolico e solare e SWEPCO ha presentato a maggio l'approvazione normativa per l'acquisto di tre progetti rinnovabili per un totale di 999 megawatt. Come parte del nostro focus strategico, continuiamo a semplificare e ridurre i rischi dell'azienda. Ciò include la vendita delle nostre attività nel Kentucky, su cui continuiamo a fare progressi e che prevediamo di completare entro quest'estate.

APPLE + 5,47%. La società che progetta, produce e commercializza dispositivi multimediali e di comunicazione mobile, personal computer, lettori di musica digitale portatili e varietà di software, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2022 pari a 1,20 $/az. su un fatturato di 82,96 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,16 $/az. su un fatturato pari a 82,81 mld $. I ricavi sono cresciuti del 1,9% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato nel quarto trimestre 2022 supereranno gli 84,92 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 89,92 mld $.

Il CFO di Apple, Luca Maestri, ha dichiarato: "I risultati del trimestre chiuso a giugno 2022 hanno continuato a dimostrare la nostra capacità di gestire l’attività in modo efficace nonostante un ambiente operativo difficile. Abbiamo stabilito un record di ricavi per il trimestre appena concluso e la nostra base di dispositivi attivi ha raggiunto un record assoluto con un aumento in ogni segmento geografico e categoria di prodotto. Durante il trimestre, abbiamo generato un flusso di cassa operativo di quasi 23 mld $ e restituito oltre 28 mld $ ai nostri azionisti continuando ad investire nei piani di crescita a lungo termine. ll CdA della società ha deciso di pagare un dividendo in contanti di 23 cent/az. sulle azioni ordinarie della società. Il dividendo è pagabile l'11 agosto agli azionisti registrati alla chiusura dell'attività l'8 agosto. Nel dettaglio, le vendite di iPhone del terzo trimestre fiscale sono state pari a 40,67 mld $ rispetto ai 39,57 mld $ dello scorso anno. Le entrate di Mac nel terzo trimestre fiscale sono state pari a 7,38 mld $ rispetto agli 8,24 mld $ dello scorso anno. I ricavi di iPad nel terzo trimestre fiscale sono state pari a 7,22 mld $ rispetto agli 7,37 mld $ dello scorso anno. Le vendite di dispositivi indossabili, casa ed accessori Apple nel terzo trimestre fiscale sono state pari a 8,08 mld $ rispetto agli 8,78 mld $ dello scorso anno. Infine le entrate dai servizi nel terzo trimestre fiscale sono state pari a 19,60 mld $ rispetto agli 17,49 mld $ dello scorso anno”.

ASTRAZENECA + 1,51%. La società è una multinazionale biofarmaceutica anglo-svedese operante nella ricerca scientifica, nello sviluppo e nella commercializzazione di farmaci con obbligo di prescrizione medica per diverse patologie, ha riportato un utile nel secondo trimestre 2022 pari a 0,86 $/az. su un fatturato pari a 10,77 mld $. La stima degli analisti per utili era pari a 0,78 $/az. su un fatturato pari a 10,435 mld $. I ricavi sono cresciuti del 31,0% su base annua.

Pascal Soriot, CEO di AstraZeneca, ha dichiarato: "AstraZeneca ha registrato una buona prima metà finanziaria del 2022 ed un'ottima consegna dei prodotti. Nel nostro settore Vaccines & Immune Therapies, il vaccino COVID-19 “Vaxzevria”, ha generato 451 mln $ di ricavi rispetto a 1,09 mld $ del trimestre precedente. Sebbene la società non abbia registrato ricavi da “Vaxzevria” negli Stati Uniti, i ricavi sono diminuiti in Europa e nei mercati emergenti nel secondo trimestre. Il nuovo cocktail di anticorpi anti-COVID-19, “Evusheld”, ha generato vendite per 445 mln $, rispetto ai 469 mln $ del trimestre precedente.

In oncologia, i ricavi dei prodotti “Lynparza” sono aumentati del 20% anno su anno a 673 mln $, a causa della crescita dell'uso nel cancro ovarico e della prostata negli Stati Uniti e del lancio nel paese a marzo scorso di “Enhertu” contro il cancro al seno in fase iniziale. Ulteriori vendite in Europa sono arrivate dall'aumento della gamma di prodotti farmaceutici Astrazeneca, tra i quali Farxiga nello scompenso cardiaco e Ultomiris nel disturbo dello spettro della neuromielite ottica. Il margine lordo principale di AstraZeneca dell'82,9% è aumentato dell'8%. Le spese principali di vendita, generali e amministrative sono aumentate del 33% a 3,14 mld $. Le spese di ricerca e sviluppo principali sono aumentate del 40% a 2,43 mld $. L'utile operativo principale è aumentato dell'87% a 3,37 mld $ nel trimestre. Il margine operativo principale è stato del 31,2% nel trimestre, in crescita dell'8% anno su anno. Data la continua performance delle nostre attività sottostanti e il contributo dei farmaci COVID-19, stiamo aggiornando le nostre previsioni circa i ricavi per il 2022. Ciò ci ha permesso di aumentare il nostro investimento in ricerca e sviluppo aumentando il numero di prodotti che possono avvantaggiare i pazienti e guidare la crescita a lungo termine per la nostra azienda. Non vediamo l'ora di annunciare i risultati di diverse importanti prove in fase avanzata quest'anno e il prossimo".

AUTOMATIC DATA PROCESSING + 9,43%. La Società è un fornitore di soluzioni di outsourcing aziendale. Offre numerose soluzioni per l'amministrazione delle risorse umane, dei salari, delle tasse e dei benefici da un'unica fonte e fornisce anche soluzioni informatiche integrate ai rivenditori di auto e veicoli da diporto, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2022 pari a 1,50 $/az. su un fatturato di 4,10 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,46 $/az. su un fatturato pari a 4,05 mld $. I ricavi sono cresciuti del 10,5% su base annua. La Società ha aumentato la previsione dell’utile per l’anno fiscale 2023 da 7,92 a 8,13 $/az. su ricavi da 17,65 e 17,98 mld $. Il consensus si attesta a 7,74 $/az. per gli utili e 17,63 mld $ di ricavi.

Carlos Rodriguez, CEO di ADP, ha affermato: "Il forte quarto trimestre è stata la degna conclusione di un anno di grandi successi. Nel corso dell'anno fiscale 2022, abbiamo costantemente superato le aspettative di crescita dei ricavi, guidati da un significativo aumento delle vendite e dei ricavi quasi record dai clienti. Il margine EBIT rettificato è cresciuto di 170 punti base al 19,8% e deteniamo 1,44 mld $ in contanti ed equivalenti. La domanda per i nostri servizi di outsourcing HCM e HR rimane solida in un mondo del lavoro sempre più dinamico e siamo orgogliosi dell'importante ruolo che svolgiamo come partner per i quasi un milione di clienti. Guardando al futuro, rimarremo concentrati sulla fornitura di prodotti all'avanguardia, servizi differenziati e un'esperienza complessiva eccezionale per consentire ai nostri clienti e ai loro dipendenti di raggiungere il loro pieno potenziale."

CADENCE DESIGN + 10,96%. La società concede in licenza software di automazione della progettazione elettronica, vende o concede in locazione tecnologia hardware e proprietà intellettuale e fornisce servizi di progettazione e metodologia in tutto il mondo per aiutare a gestire e accelerare i processi di sviluppo di prodotti elettronici, ha riportato utili nel secondo trimestre 2022 pari a 1,08 $/az. su un fatturato di 858.0 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,96 $/az. su un fatturato pari a 836.89 mln $. I ricavi sono cresciuti del 17,7% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per il terzo trimestre 2022 compresi tra 0,94 e 0,98 $/az. su un fatturato compreso tra 860,0 e 880,0 mln $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 0,93 $/az. sui ricavi pari a 847.81 mln $. Infine la società ha anche affermato di aspettarsi utili per tutto il 2022 tra 4,06 e 4,12 $/az. su ricavi tra 3,47 e 3,51 mld $. l'attuale stima degli utili di consenso è di 3,93 $/az. su ricavi di 3,41 mld $.

Anirudh Devgan, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "Gli eccezionali risultati di questo trimestre sono una testimonianza dell'attenzione incessante di Cadence sull'innovazione e sul continuo forte lavoro da parte del team Cadence. La nostra forte performance è emblematica del trend della forza a lungo termine dei semilavorati, delle società di sistemi che investono di più nel silicio e della convergenza in design di sistemi e chip. Siamo lieti del ruolo fondamentale che il nostro portafoglio tecnologico gioca nei successi dei nostri clienti e sono particolarmente entusiasta dell'accordo per l’acquisizione della società OpenEye Scientific per 500 mln $ in contanti, che accelererà la nostra strategia di progettazione di sistemi intelligenti ed estenderà la nostra competenza nel software computazionale al mercato delle scienze della vita. Nel trimestre in esame, i costi e le spese totali sono aumentati del 12%, anno su anno, a 493.9 mln $; il margine lordo è sceso di 120 punti base al 90,6%, ma il margine operativo è aumentato di 300 punti base su base annua al 42,4%; al 2 luglio 2022 la società aveva disponibilità liquide e mezzi equivalenti per ca. 1,03 mld $ rispetto ai 1,135 mld $ del 2 aprile 2022; il debito a lungo termine della società ammontava a 348 mln $ al 2 luglio 2022, rispetto ai 347,8 mln $ al 2 aprile 2022; la società ha generato un flusso di cassa operativo di 661,1 mln $ nel trimestre riportato rispetto alla cifra del trimestre precedente di 588,8 mln $; il flusso netto di cassa nel trimestre in esame è stato di 301 mln $ rispetto ai 319 mln $ registrati nel trimestre precedente. Infine la società ha riacquistato azioni per un valore di circa 320 mln $ nel secondo trimestre”.

CHARTER COMMUNICATION – 11,04%. La società è un operatore via cavo che fornisce servizi video ed internet, ha riportato utili nel secondo trimestre 2022 pari a 8,80 $/az. su ricavi per 13,60 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 6,47 $/az. su ricavi per 13,43 mld $. Il fatturato è cresciuto del 6,2% su base annua.

Tom Rutledge, Presidente e CEO della società, ha affermato: "La nostra crescita è sempre stata guidata dall'offerta di pacchetti ricchi di valore a prezzi che i clienti possono permettersi. Guardando al futuro, rimaniamo ben posizionati per far crescere l’attività utilizzando la stessa strategia. I nostri servizi a banda larga fissi e mobili continuano a convergere e offriamo un pacchetto di connettività unico riducendo in modo significativo la spesa dei clienti. Quindi c'è una grande opportunità per noi di far risparmiare denaro ai clienti, che a loro volta aumentano le connessioni, riducendo il tasso di abbandono e guidando la crescita complessiva delle relazioni con i clienti. Il totale delle linee mobili residenziali e piccole e medie imprese ("PMI") del secondo trimestre è aumentato di 344.000. Al 30 giugno 2022 Charter serviva un totale di 4,3 milioni di linee mobili ed un totale di 30,3 milioni di clienti Internet residenziali e PMI. I ricavi del secondo trimestre sono cresciuti del 6,2% anno su anno, trainati da una crescita dei ricavi residenziali del 4,5%, da una crescita dei ricavi mobili del 39,8% e da una crescita dei ricavi commerciali del 4,2%. L'utile netto attribuibile agli azionisti Charter è stato di 1,5 mld $, con un aumento del 44,2% anno su anno. L'EBITDA rettificato del secondo trimestre pari a 5,5 mld $ è cresciuto del 9,7% anno su anno. Le spese in conto capitale sono state pari a 2,2 mld $ e includevano 357 mln $ di spese in conto capitale per iniziative di edilizia rurale e 95 mln di spese in conto capitale relative ai dispositivi mobili. I flussi netti di cassa netti derivanti dalle attività operative sono stati pari a 3,7 mld $ rispetto ai 4,0 mld $ del trimestre dell'anno precedente. Il flusso netto di cassa pari a 1,7 mld $ è diminuito del 19,8% su base annua, principalmente a causa delle maggiori tasse e delle spese in conto capitale associate all'iniziativa di costruzione rurale di Charter. Durante il secondo trimestre, Charter ha acquistato 8,3 milioni di azioni ordinarie di Charter Class A e quote ordinarie di Charter Communications Holdings, per circa 4,3 mld $”.

COGNIZANT - 1,65%. La Società che fornisce servizi di informatica, consulenza e processi aziendali, ha riportato utili nel secondo trimestre 2022 pari a 1,14 $/az. su ricavi per 4,90 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,08 $/az. su ricavi per 4,92 mld $. Il fatturato è cresciuto del 9,7% su base annua. La società ha affermato che prevede un fatturato per il terzo trimestre 2022 tra 4,98 e 5,03 mld $ e l'attuale stima degli analisti è pari a 5,10 mld $. La società ha anche affermato che ora prevede utili per tutto il 2022 tra 4,51 e 4,57 $/az. su ricavi tra 19,70 e 19,90 mld $ mentre l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 4,52 $/az. su ricavi per 20,02 mld $.

Brian Humphries , A.D. della società, ha affermato: “In un periodo di condizioni del mercato del lavoro senza precedenti, caratterizzato da un logorio elevato e da una significativa inflazione salariale, ci siamo concentrati sugli impegni verso i nostri clienti e abbiamo ottenuto risultati finanziari equilibrati nel secondo trimestre. Margine operativo del 15,5%, in crescita di 30 punti base anno su anno; oltre 1 mld $ distribuito su riacquisti di azioni e dividendi da inizio anno; flusso di cassa operativo di 528 mln $ e flusso di cassa netto di 485 mln $. Poiché posizioniamo l'azienda per un successo duraturo, continueremo a investire nei nostri dipendenti di talento, nei nostri clienti e nelle nostre capacità".

COMCAST CORP. – 11,93%. La società di media e tecnologia con segmenti di attività quali: comunicazioni via cavo, reti via cavo, trasmissioni televisive, intrattenimento cinematografico e parchi a tema, ha riportato utili nel secondo trimestre 2022 pari a 1,01 $/az. su un fatturato di 30,02 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,92 $/az. su un fatturato pari a 29,68 mld $. I ricavi sono cresciuti del 5,1% su base annua.

Brian L. Roberts, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "I nostri risultati finanziari nel secondo trimestre sono stati molto solidi su tutta la linea, con Cable, NBCUniversal e Sky che hanno registrato una solida crescita dell'EBITDA rettificato, determinando un aumento a due cifre dell'utile per azione rettificato e una sana generazione di flussi di cassa netti. L'EBITDA rettificato consolidato è aumentato del 10,1% a 9,8 mld $; l’EPS rettificato aumentato del 20,2% a 1,01 $ ed il flusso netto di cassa generato è stato di 3,2 mld $. Significativamente, abbiamo raggiunto questo obiettivo continuando anche a investire nella crescita futura delle nostre attività, aumentando il ritorno di capitale ai nostri azionisti e mantenendo il nostro bilancio in una posizione eccellente. Abbiamo restituito 4,2 mld $ agli azionisti attraverso una combinazione di 1,2 mld in pagamenti di dividendi e 3,0 mld $ in riacquisti di azioni. In Cable, abbiamo raggiunto il nostro margine EBITDA rettificato più alto mai registrato anche in un contesto macroeconomico sfavorevole. Alla NBCUniversal, i fantastici risultati nei parchi a tema hanno alimentato la nostra crescita nel trimestre e in Sky, abbiamo aumentato l'EBITDA rettificato di due cifre, con un miglioramento anno su anno in ciascuno dei nostri mercati in Europa. Guardando al futuro, la nostra azienda si trova in una posizione strategica e finanziaria invidiabile, con una notevole generazione di cassa e una solida base per l'innovazione”.

HONEYWELL INTL. + 6,06%. L'azienda tecnologica e manifatturiera offre ai clienti prodotti e servizi aerospaziali, tecnologie di controllo, rilevamento e sicurezza per edifici, abitazioni e industria, turbocompressori, prodotti automobilistici, prodotti chimici. ha riportato un utile nel secondo trimestre 2022 pari a 2,10 $/az. su un fatturato di 8,95 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 2,03 $/az. su un fatturato di 8,67 mld $. I ricavi sono cresciuti dell’1,6% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili per tutto il 2022 tra 8,55 e 8,80 $/az. su ricavi tra 35,50 e 36,10 mld $, mentre l'attuale stima degli analisti per gli utili è di 8,68 $/az. su un fatturato di 35,82 mld $

Darius Adamczyk, Presidente e A.D della società, ha affermato: "Honeywell ha soddisfatto e superato le indicazioni per tutte le metriche nel secondo trimestre, nonostante un contesto macroeconomico difficile. Le vendite di prodotti organici sono cresciute del 4%, guidate da una forte crescita a due cifre nel nostro settore aerospaziale commerciale, prodotti per l'edilizia, tecnologie di rilevamento avanzate e materiali avanzati. Aerospace, Honeywell Building Technologies e Performance Materials and Technologies sono tutti cresciuti organicamente e ampliato i margini nel trimestre. Sebbene riconosciamo che le correnti macroeconomiche stanno offuscando le prospettive di crescita economica globale, rimaniamo fiduciosi nelle nostre prospettive di domanda per la seconda metà dell'anno con ordini in aumento del 12% su base annua e un portafoglio ordini chiusi pari a 29,5 mld $, in crescita del 12% anno su anno. Abbiamo dimostrato ancora una volta la nostra agilità operativa rimanendo al passo con la curva dell'inflazione, consentendoci di espandere i margini e battere la fascia alta delle nostre previsioni sugli utili. Il costo totale delle vendite dell'azienda nel trimestre riportato è stato di 6,046 mld $, in crescita dello 0,7% anno su anno. Le spese di vendita, generali e amministrative sono state di 1,306 mld $, in crescita dell'8,2%. Gli interessi passivi e altri oneri finanziari sono stati di 87 mln $ rispetto agli 83 mln $ di un anno fa. L'utile operativo nel secondo trimestre è stato di 1,601 mld $, quasi stabile su base annua. Il margine di utile operativo è stato del 17,9%, rispetto al 18,1% del periodo di un anno fa. Il ribasso è dovuto agli oneri aggiuntivi relativi alla chiusura delle operazioni in Russia. Al 30 giugno 2022 Honeywell aveva disponibilità liquide e mezzi equivalenti pari a 8,248 mld rispetto ai 10,959 mld $ a fine dicembre 2021. Il debito a lungo termine è pari a 12,491 mld, inferiore ai 14,254 mld $ registrato alla fine del 2021. Nella prima metà del 2022, abbiamo generato 825 mln $ in contanti dalle attività operative rispetto ai 2,256 mld $ di un anno fa. Le spese in conto capitale sono state pari a 341 mln $ nella prima metà del 2022 rispetto ai 406 mln $ sostenuti un anno fa. Il flusso netto di cassa nel trimestre è stato di 843 mln $, in calo del 43% anno su anno. Infine abbiamo anche continuato ad attuare la nostra strategia di impiego del capitale, distribuendo 2,3 mld $ nel trimestre, inclusi 1,4 mld $ di riacquisti di azioni".

KLA TENCORE + 8,34%. La società opera nei settori dei semiconduttori e della nanoelettronica correlata, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2022 pari a 5,81 $/az. su ricavi per 2,49 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 5,50 $/az. su ricavi per 2,43 mld $. Il fatturato è aumentato del 29,1% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel primo trimestre fiscale 2023 tra 5,70 e 6,80 $/az. su ricavi tra 2,475 e 2,725 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 5,81 $/az. su ricavi per 2,52 mld $.

Rick Wallace, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "I risultati del trimestre appena concluso e le prospettive per il prossimo trimestre dimostrano ancora una volta una sovraperformance sostenibile, evidenziando la natura fondamentale dei prodotti e servizi di KLA nel consentire la trasformazione digitale nel modo in cui viviamo e lavoriamo. Il nostro lavoro coerente e forte contro le varie sfide del mercato, sia in termini di incertezza macroeconomica che nell'affrontare i problemi persistenti della catena di approvvigionamento, mette in evidenza la resilienza del modello operativo KLA, la dedizione del nostro team a livello globale e l’impegno a fornire valore a lungo termine per i nostri azionisti. Il flusso di cassa dalle operazioni nel trimestre è stato di 819,2 mln $ e nell’anno fiscale di 3,31 mld $ inoltre il flusso netto di cassa è stato rispettivamente pari a 746,1 mln $ e di 3,01 mld $. Infine i rendimenti del capitale per il trimestre e l'anno fiscale sono stati rispettivamente di 3,63 mld e 5,51 mld $”.

LAM RESEARCH + 7,87%. La società che progetta, produce, commercializza e fornisce assistenza alle apparecchiature di elaborazione dei semiconduttori utilizzate nella fabbrica-zione di circuiti integrati, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2022 pari a 8,83 $/az. su un fatturato di 4,64 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 7,32 $/az. su un fatturato pari a 4,21 mld $. I ricavi sono cresciuti del 11,8% su base annua. La società ha detto che prevede guadagni nel primo trimestre fiscale 2023 tra 8,75 e 10,25 $/az. su un fatturato tra 4,60 e 5,20 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 8,82 $/az. su un fatturato di 4,63 mld $.

Tim Archer, Presidente e CEO della società, ha affermato: "Lam ha raggiunto livelli record di ricavi e utili per azione nel secondo trimestre 2022, pur continuando a operare in un ambiente caratterizzato da un'offerta limitata. Attraverso un solido lavoro operativo, leadership tecnologica e una solida base installata, Lam è ben posizionata per una crescita a lungo termine. Le disponibilità liquide ed equivalenti, gli investimenti a breve termine e i saldi di liquidità sono diminuiti a 3,9 mld $ alla fine del trimestre di giugno 2022 rispetto ai 4,6 mld $ alla fine del trimestre di marzo 2022. Questa diminuzione è stata principalmente il risultato di un riacquisto di azioni pari a 876,1 mln $, incluso il regolamento azionario della retribuzione basata su azioni ai dipendenti; 208,1 mln $ di dividendi pagati agli azionisti; 125,7 mln $ di spese in conto capitale, parzialmente compensati da 443,9 mln $ di liquidità generati dalle attività operative”.

META PLATFORM – 6,00%. La società è un sito di social networking che crea prodotti di utilità per utenti, sviluppatori e inserzionisti, ha riportato utili nel secondo trimestre 2022 pari a 2,46 $/az. su un fatturato di 28,82 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,61 $/az. su un fatturato pari a 28,94 mld $. I ricavi sono diminuiti dello 0,9% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha dichiarato di aspettarsi un fatturato nel terzo trimestre 2022 compreso tra 26,0 mld e 28,5 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è di 30,52 mld $.

Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Meta, ha dichiarato: "È stato bello vedere una traiettoria positiva sulle nostre tendenze di coinvolgimento in questo trimestre proveniente da prodotti come Reels e dai nostri investimenti nell'IA. Stiamo investendo maggiore energia e ci concentriamo sulle nostre priorità aziendali chiave che sbloccano opportunità sia a breve che a lungo termine per Meta, per le persone e le aziende che utilizzano i nostri servizi. Con il rallentamento delle entrate la società sta cercando di ridurre le dimensioni della sua forza lavoro. Il nostro piano è di ridurre costantemente la crescita dell'organico nel prossimo anno”. Meta aveva 83.553 dipendenti al 30 giugno, il 32% in più rispetto all'anno precedente. "Il fatto che abbiamo assunto molte persone all'inizio di quest'anno significa che la nostra crescita dell'organico anno su anno sarà ancora sostanziale per i prossimi trimestri, ma dovrebbe continuare a diminuire nel tempo. Ora questo è un periodo che richiede più intensità e mi aspetto che faremo di più con meno risorse".

MICROSOFT + 7,83%. La società è impegnata nella progettazione, produzione, vendita di dispositivi e pubblicità online a un pubblico di clienti globale. I suoi prodotti includono sistemi operativi per dispositivi informatici, server, telefoni e altri dispositivi intelligenti, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2022 pari a 2,23 $/az. su un fatturato di 51,78 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,30 $/az. su un fatturato pari a 52,47 mld $. I ricavi sono cresciuti del 12,4% su base annua. La società ha detto che prevede nel primo trimestre fiscale 2023 un fatturato tra i 49,25 e 50,25 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato di 51,97 mld $. Mentre prevede una crescita dei ricavi per tutto l’anno 2023 a doppia cifra

Satya Nadella, Presidente e A.D. di Microsoft, ha affermato: "Vediamo una reale opportunità per aiutare i clienti in ogni settore ad utilizzare la tecnologia digitale per superare le sfide di oggi ed emergere più forti. Nessuna azienda è in una posizione migliore di Microsoft per aiutare le organizzazioni a soddisfare il loro imperativo digitale in modo che possano fare di più con meno. In un ambiente dinamico abbiamo riscontrato una forte domanda, acquisito quote e un maggiore impegno dei clienti nei confronti della nostra piattaforma cloud. Le prenotazioni commerciali sono cresciute del 25% e il fatturato di Microsoft Cloud è stato di 25 mld $, in crescita del 28% anno su anno. Mentre iniziamo un nuovo anno fiscale, rimaniamo impegnati a bilanciare la disciplina operativa con continui investimenti in aree strategiche chiave per guidare la crescita futura. La crescita dei ricavi da Office 365 nel primo trimestre è diminuita di circa due punti a valuta costante. Vediamo una crescita dei ricavi dei consumatori per Office 365 del prossimo trimestre da bassa a media e comunque ad una cifra. Le entrate dal cloud intelligente nel primo trimestre sono state di 20,9 mld $ contro i 21,1 mld $ previsti, mentre quelle per il prossimo trimestre saranno comprese tra 20,3 e 20,6 mld $. La crescita dei ricavi di Azure nel primo trimestre sono aumentate del 40% anno su anno, ma riduce le previsioni per il prossimo trimestre di circa tre punti a valuta costante. Nei personal computer le entrate sono state di 14,4 mld $ contro i 14,7 mld $ previsti. Nel prossimo trimestre prevediamo ricavi tra 13 e 13,4 mld $. Infine prevediamo spese operative del prossimo trimestre tra 13,3 e 13,4 mld $”.

MONDELEZ + 3,31%. La società che produce prodotti alimentari confezionati, inclusi biscotti, dolciumi, bevande, formaggi, pasti convenienti e vari prodotti alimentari confezionati, ha riportato utili nel secondo trimestre 2022 pari a 0,67 $/az. su un fatturato di 7,27 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,64 $/az. su un fatturato pari a 6,76 mld $. I ricavi sono cresciuti del 9,5% su base annua.

Dirk Van de Put, Presidente e CEO della società: "I risultati del secondo trimestre e del primo semestre sono stati contrassegnati da una forte performance superiore e inferiore in tutte le regioni e categorie, a supporto dell'aumento delle nostre prospettive di crescita dei ricavi per l'intero anno. Le nostre attività di cioccolato e biscotti continuano a dimostrare una forte crescita dei volumi e la resilienza dei prezzi sia nei mercati sviluppati che in quelli emergenti. Questi risultati, combinati con la continua disciplina dei costi, la semplificazione e la gestione della crescita dei ricavi, stanno offrendo una solida crescita del profitto in dollari e un forte flusso di cassa. Dall'inizio dell'anno la liquidità fornita dalle attività operative è stata di 2,0 mld $, con un aumento di + 0,2 mld $ rispetto all'anno precedente; il flusso di cassa netto è stato di 1,6 mld $, + 0,2 mld $ consentendoci di aumentare il nostro dividendo del 10%. Nei primi 6 mesi dell’anno il ritorno del capitale agli azionisti è stato di 2,5 mld $”.

NXP SEMICONDUCTORS + 4,99%. La società è un produttore di semiconduttori che fornisce soluzioni di prodotti standard e segnali misti ad alte prestazioni. Le sue soluzioni sono utilizzate per applicazioni automobilistiche, di identificazione, infrastrutture wireless, ha riportato utili nel secondo trimestre 2022 pari a 2,53 $/az. su un fatturato di 3,31 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,35 $/az. su un fatturato pari a 3,27 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 27,6% su base annua. La società ha affermato che prevede un fatturato per il terzo trimestre 2022 tra 3,35 e 3,50 mld $ e l'attuale stima degli analisti è pari a 3,34 mld $.

Kurt Sievers, Presidente e CEO di NXP, ha affermato: "NXP ha generato un fatturato trimestrale pari a 3,31 mld $, con un aumento del 28% su base annua e al di sopra del punto medio della nostra gamma di indicazioni. Il flusso di cassa dalle operazioni è stato di 819 mln $, con investimenti netti in conto capitale di 268 mln $, con un conseguente free cash flow di 551 mln $; il 6 aprile 2022 NXP ha pagato dividendi in contanti per 222 mln $; il 16 maggio 2022, NXP ha emesso titoli non garantiti per un importo totale di 1,5 mld $. L'importo è stato suddiviso in due note: 500 mln con scadenza nel 2027 e un green bond da 1 mld $ con scadenza nel 2033. I proventi netti sono stati di 1.496 mln $; il 27 maggio 2022, NXP ha completamente rimborsato l'importo di capitale aggregato pari a 900 mln $ di Senior Unsecured Notes in circolazione con cedola del 4,625% con scadenza 2023; il 2 giugno 2022, il Consiglio di amministrazione di NXP ha approvato il pagamento di un acconto sul dividendo per il secondo trimestre 2022 pari a 0,845 $/az. ordinaria. Nonostante le correnti trasversali macroeconomiche, NXP continua a dare buoni risultati. La domanda dei clienti all'interno del settore auto, sui mercati industriali e IoT (Internet of Things) continuano a superare la nostra offerta, anche se adeguiamo al rischio i nostri ordini a lungo termine. Siamo notevolmente impegnati nella realizzazione di nuovi progetti da offrire ai nostri mercati di riferimento, il che rafforza la fiducia che gli investimenti siano ben allineati con le richieste dei mercati nel lungo termine".

O’REILLY AUTOMOTIVE + 2,24%. La società è un rivenditore specializzato di parti, strumenti, forniture, attrezzature e accessori automobilistici in aftermarket negli Stati Uniti, ha riportato utili nel secondo trimestre 2022 pari a 8,78 $/az. su un fatturato di 3,67 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 8,99 $/az. su un fatturato pari a 3,70 mld $. I ricavi sono cresciuti del 5,9% su base annua. La società ha affermato di aspettarsi utili per il 2022 tra 31,25 e 31,75 $/az. per un fatturato tra 14,00 e 14,30 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 32,92 $/az. per un fatturato pari a 14,29 mld $.

Greg Johnson, Presidente e CEO di O'Reilly, ha commentato: "Il nostro aumento delle vendite è un chiaro indicatore delle capacità del nostro team di far crescere l’attività e conquistare quote di mercato. Dopo aver sperimentato la volatilità nei nostri risultati di vendita nel primo trimestre, le tendenze delle attività sono migliorate e sono state stabili per tutto il secondo trimestre. L'utile lordo nel secondo trimestre è aumentato del 3% a 1,88 mld $ o il 51,3% delle vendite rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Le spese di vendita, generali e amministrative ("SG&A") nel secondo trimestre sono aumentate del 5% a 1,09 mld $ o 29,6% delle vendite rispetto allo stesso periodo di un anno fa. L'utile operativo nel secondo trimestre è aumentato a 799 mln $ o 21,8% delle vendite sempre rispetto allo stesso periodo di un anno fa. L'utile netto nel secondo trimestre terminato il 30 giugno 2022 è diminuito di 9 milioni o -1%, a 577 mln $ o 15,7% delle vendite rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Infine l'utile diluito per azione ordinaria nel secondo trimestre è aumentato del 5% a 8,78 $ su 66 milioni di azioni contro 8,33 $ su 70 milioni di azioni rispetto allo stesso periodo di un anno fa".

PACCAR + 8,02%. La società che progetta, produce e distribuisce autocarri leggeri, medi e pesanti e relativi ricambi in aftermarket, ha riportato utili nel secondo trimestre 2022 pari a 2,07 $/az. su un fatturato di 7,16 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,81 $/az. su un fatturato pari a 6,49 mld $. I ricavi sono cresciuti del 22,5% su base annua.

Preston Feight, A.D. della società, ha affermato: "PACCAR ha raggiunto ricavi e utili netti record nel secondo trimestre del 2022 grazie all'aumento delle consegne di nuovi modelli di camion, agli eccellenti margini lordi e ai risultati record di PACCAR Parts. PACCAR Parts ha raggiunto profitti e vendite trimestrali record grazie all'elevato utilizzo dei camion e alle prestazioni logistiche leader del settore che hanno migliorato i tempi di attività dei clienti. PACCAR Financial Services ha fornito un'eccellente redditività grazie al suo portafoglio di alta qualità e ai prezzi elevati dei camion usati. Abbiamo registrato un utile netto nel primo semestre di 1,32 mld $ (3,79 $/az. diluita), rispetto ai 966,3 mln $ (2,77 $/az. diluita), guadagnati nei primi sei mesi dello scorso anno. I ricavi netti delle vendite e dei servizi finanziari per i primi sei mesi del 2022 sono stati di 13,63 mld $, rispetto agli 11,69 mld $ raggiunti lo scorso anno. Liquidità generata da operazioni per 1,10 mld $, ed emissioni di titoli a medio termine per 1,63 mld $. Sono molto orgoglioso dei nostri dipendenti per la fornitura di camion e soluzioni di trasporto della massima qualità ai nostri clienti."

QUALCOMM – 5,62%. La società che sviluppa una tecnologia di comunicazione digitale chiamata CDMA (Code Division Multiple Access) e possiede la proprietà intellettuale applicabile ai prodotti che implementano qualsiasi versione di CDMA inclusi brevetti, domande di brevetto e segreti commerciali, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2022 pari a 2,96 $/az. su un fatturato di 10,90 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,87 $/az. su un fatturato pari a 10,87 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 35,7% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre fiscale 2022 tra 3,00 e 3,30 $/az. su un fatturato tra 11,0 e 11,80 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,23 $/az. su ricavi pari a 11,87 mld $.

Cristiano Amon, Presidente e A.D. della società, ha affermato: “Sono molto soddisfatto della nostra performance nel terzo trimestre fiscale e di come continuiamo a realizzare la visione a lungo termine di creare un mondo in cui tutti e tutto siano connessi in modo intelligente. Mentre continuiamo a scalare la nostra road map tecnologica su nuovi settori e applicazioni, stiamo trasformando Qualcomm da società di comunicazioni per il settore mobile a società di processori connessi per l'edge intelligente. Nella nostra attività di chipset, i ricavi di 9,4 mld $ sono aumentati del 45% anno su anno con ricavi record in IoT e automotive, a dimostrazione del successo della nostra strategia di diversificazione. Sono molto lieto di annunciare che Qualcomm e Samsung hanno stipulato un nuovo accordo pluriennale a partire dal 2023, ampliando l'uso delle piattaforme Snapdragon per i futuri prodotti Samsung Galaxy premium a livello globale. Oltre agli smartphone Galaxy, l'accordo include PC, tablet, realtà estesa e altro ancora. Abbiamo anche concordato un'estensione di sette anni del nostro contratto di licenza di brevetto con Samsung, ottenendo la licenza fino alla fine del 2030 con gli stessi termini di royalty. L'estensione comprende tecnologie e dispositivi 3G, 4G e 5G e includerà anche futuri standard e prodotti 6G”.

SEATTLE GENETICS + 4,87%.  E’ una società di biotecnologia. Sviluppa e commercializza terapie a base di anticorpi monoclonali per il trattamento del cancro e delle malattie autoimmune, ha riportato una perdita nel secondo trimestre 2022 pari a 0,73 $/az. su un fatturato di 498.0 mln $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 0,86 $/az. su un fatturato pari a 437.64 mln $. I ricavi sono cresciuti del 28,1% su base annua. La società ha detto che prevede un fatturato per tutto il 2022 tra 1,71 e 1,795 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è pari a 1,78 mld $.

Roger Dansey, CEO ad interim e Chief Medical Officer della società, ha affermato: "Seagen ha ottenuto ancora una volta una forte performance commerciale trimestrale con vendite nette di prodotti record, oltre a raggiungere una serie di importanti traguardi clinici nella nostra gamma di prodotti. Siamo lieti di aver recentemente riportato risultati positivi di studi clinici che potrebbero potenzialmente supportare ulteriori farmaci per “ADCETRIS, PADCEV, TUKYSA e TIVDAK” e abbiamo ottenuto l'approvazione di “PADCEV” nella UE. Allo stesso tempo, stiamo facendo progredire la nostra vasta gamma di prodotti per le terapie mirate contro il cancro mirate rimanendo ben posizionati per il futuro. Il costo del venduto nel secondo trimestre è stato pari a 106,1 mln $ e dall'inizio del 2022 è stato pari a 193,7 mln $ rispetto ai 78,1 mln e 142,2 mln $ per gli stessi periodi del 2021. Le spese di ricerca e sviluppo sono state pari a 304,3 mln $ e dall'inizio del 2022 sono state pari a 601,9 mln $ rispetto ai 234,9 mln e 465,3 mln $ per gli stessi periodi del 2021. Le spese generali e amministrative sono state pari a 220,3 mln $ e dall'inizio del 2022 sono state pari a 394,5 mln $ rispetto ai 165,1 mln e 325,0 mln $ per gli stessi periodi del 2021.Infine al 30 giugno 2022, Seagen aveva circa 1,9 mld $ in contanti e investimenti".

TEXAS INSTRUMENTS + 9,15%. La società che progetta e produce semiconduttori che vende a progettisti e produttori di elettronica, ha riportato utili nel secondo trimestre 2022 pari a 2,45 $/az. su un fatturato di 5,21 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,12 $/az. su un fatturato pari a 4,61 mld $. I ricavi sono cresciuti del 13,8% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre 2022 tra 2,23 e 2,51 $/az. su un fatturato tra 4,90 e 5,30 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,26 $/az. su un fatturato di 4,97 mld $.

Rich Templeton, Presidente e CEO di TI, ha affermato: “Il flusso di cassa da operazioni pari a 8,7 mld $ negli ultimi 12 mesi ha nuovamente sottolineato la forza del nostro modello di business. Il flusso di cassa netto per lo stesso periodo è stato di 5,9 mld $ pari al 30% dei ricavi. Ciò riflette anche la qualità del nostro portafoglio di prodotti come l'efficienza della strategia di produzione, compreso il vantaggio di una produzione di wafer da 300 millimetri. Negli ultimi 12 mesi abbiamo investito 3,2 mld $ in ricerca e sviluppo e spese generali non legate al costo del lavoro, investito 2,8 mld $ in spese in conto capitale e restituito 6,2 mld $ ai proprietari”.

XCEL ENERGY + 6,57%. La Società è impegnata nella generazione, acquisto, trasmissione, distribuzione e vendita di energia elettrica e gas naturale, ha riportato utili nel secondo trimestre 2022 pari a 0,60 $/az. su ricavi per 3,42 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,61 $/az. su ricavi per 3,10 mld $. Il fatturato è cresciuto del 11,6% su base annua. La società continua a sostenere una previsione di utili nell’anno 2022 tra 3,10 e 3.20 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,17 $/az.

Bob Frenzel, Presidente e CEO della società, ha affermato: "Abbiamo avuto un trimestre solido e di conseguenza stiamo riaffermando la nostra previsione agli utili per il 2022. Abbiamo raggiunto un traguardo normativo significativo con l'approvazione del nostro Piano per le risorse elettriche del Colorado. L'esecuzione di questo piano e del nostro progetto di trasmissione Power Pathway garantirà energia pulita, resiliente e conveniente per i nostri clienti, riducendo le emissioni di carbonio dell'85% nello stato entro il 2030, generando 80% di elettricità da fonti rinnovabili entro lo stesso anno e ritirando tutta la produzione di carbone nello stato entro il 1 gennaio 2031".

SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. I SEGNALI VENGONO GENERATI UNA VOLTA A SETTIMANA E PUBBLICATI SUL SITO IL LUNEDI MATTINA E VALEVOLI PER TUTTA LE SETTIMANA. IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
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Pagina a cura di SANDRO MANCINI e GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO.