L'importante è non fare danni


I mercati hanno il fiato corto e stanno mostrando il fianco. Mi riferisco in particolar modo a quelli europei il cui spread verso il mercato americano è cresciuto a dismisura da inizio 2023 senza che nulla sia di fatto cambiato. Forse la prospettiva di una non recessione o di una recessione molto soft ha permesso il rialzo recente ma avevo messo in evidenza come ci fossimo allontanati di molto dalla media dei rialzi attesi in questa fase dell'anno come mostrato nel grafico seguente (link articolo: https://www.lombardreport.com/2023/2/4/azioni-orsero-azioni-fineco-azioni-el-en/)

E' probabile che il boom di inizio anno si sia creato perché era stato un eccesso il ribasso dello scorso anno, dovuto sostanzialmente all'uscita di ogni investitore da qualunque asset finanziario europeo, dalla valuta alle borse ai bonds. Ora probabilmente c'è stata una sorta di short covering. Osservando i mercati a 360 gradi ho notato già da qualche settimana come l'euro si stesse indebolendo e contestualmente anche i preziosi. E qui vengo al secondo punto: abbiamo più volte osservato i mercati partire contemporaneamente sia verso l'alto che verso il basso. Quando parlo di mercati mi riferisco alle varie asset class: salgono i preziosi, salgono le borse, salgono i bonds. In altri momenti, come lo scorso anno, è stato l'esatto contrario. Ora pare che la correlazione stia nuovamente tornando di moda: osservo l'argento e l'oro scendere, contestualmente si rafforza logicamente il dollaro e i mercati azionari scendicchiano, i bonds tirano il fiato con il rendimento del decennale USA tornato in area 4%. C'è da preoccuparsi? Al momento mi sento di dire di no. C'è da comprare? Al momento mi sento di dire di no e se lo si fa c'è da farlo con size ridicole. Sappiamo che se i software di negoziazione vengono tarati per vendere, allora venderanno incessantemente ed all'unisono (qui entra in gioco la turbativa di mercato: la stessa mano che li progetta e li utilizza in qualche grossa istituzione finanziaria agisce in concerto....come se tutti utilizzassero lo stesso modello di macchina che però "under certain conditions" presenta un problema di fabbricazione e quindi ci si schianta, specialmente in mercati illiquidi). 

 Senza aspettarmi tracolli, credo che sia iniziata una fase correttiva che al momento rimane "controllata" e che molto probabilmente lo sarà fino alle scadenze tecniche di Marzo, col rollover dei vari contratti derivati. Attualmente il nostro future FTSEMIB40, come già messo in evidenza la scorsa settimana, si trova in una zona di forte resistenza statica su scala mensile e quindi mettersi lunghi ora significa essere coraggiosi ed io in questa fase non lo sono più di tanto. 

Sul grafico daily il trend di lungo è a salire ma abbiamo una prima fase correttiva che ci potrebbe portare al test della trendline dinamica rialzista, poi si valuterà. Mi rendo conto di parlare con il condizionale, ma è ciò che mi sento di fare in questo frangente, a maggior ragione osservando la perdita di momentum dei preziosi (oro e argento) e dell'eurodollaro che nei mesi scorsi sono stati molto correlati all'andamento del mercato. Di seguito i grafici settimanali di oro a sinistra e silver a destra. Ricordo che l'area posta a 1830-1835 sull'oro era stata più volte testata in passato ed era una sorta di baricentro così come un forte supporto per l'argento è sempre stato attorno ai 21.50-21.75 $.

Attualmente il mercato americano (S&P500) sta facendo un pullback sulla trendline dinamica discendente di lungo periodo come mostra l'immagine seguente. Per questo motivo ritengo che nulla sia compromesso.

Sappiamo tuttavia che questa fase di debolezza generalizzata nella seconda parte del mese di febbraio è statisticamente probabile. In un articolo del 28 gennaio di quest'anno (link: https://www.lombardreport.com/2023/1/28/azioni-orsero-azioni-banca-generali-azioni-nikola/) riguardo al mese di febbraio scrivevo:

"Dopo l'upside iniziale la forza è andata diminuendo fino al quarto giorno di negoziazione che cadrebbe lunedì 6 febbraio. Da quel momento in poi e fino ad un intorno del dodicesimo giorno di trading (giovedì 16 febbraio) la tendenza è stata rialzista per poi scemare mano a mano. In alcuni casi ci si "rimangia" i guadagni in altri, come spesso accaduto negli anni pre-elettorali come questo, i gain sono stati mantenuti fino alla fine del mese."

Ed effettivamente il momentum è andato scemando senza però grossi e clamorosi scossoni al ribasso. Siamo dunque in una fase di correzione di eccessi rialzisti, nulla di più al momento. Di seguito trovate in viola la fase attuale e come si è espresso il mercato da inizio 2023. In rosso abbiamo l'andamento medio dal 1949 al 2022 (media di tutti gli anni), in verde quello che è stato l'andamento in tutti gli anni pre-elettorali successivi ad un mercato orso come per noi è stato il 2022. Tendenzialmente notiamo come alla fase rialzista iniziale corrisponda poi un indebolimento nell'ultima parte del mese. E' chiaramente visibile che questo 2023 è andato fuori statistica (in positivo) ed ora sta semplicemente rientrando all'interno di valori mediani. 

E Marzo come sarà?  Ve lo mostrerò la prossima settimana.

Fronte watchlist.....

Alcuni titoli che mi erano sembrati molto interessanti come Orsero sono andati in stop già da tempo altri come Banca Ifis indicata nel report di sabato scorso (link: https://www.lombardreport.com/2023/2/18/azioni-ifis-azioni-tesselis-azioni-philogen-caff/) è stata oggetto di un falso movimento ed ha risentito delle dinamiche di mercato. Apro una parentesi. Prima ho parlato di mercati fiacchi e deboli. La settimana scorsa avevo fatto notare il bellissimo breakout di 2.63 euro di Banca Popolare Emilia senza tuttavia procedere ad acquisti alla garibaldina o alla bersagliera che non mi sono mai piaciuti (sindrome del treno perso). Questa settimana complice il ribasso del FTSEMIB40 ci sarebbero anche stati dei pullback interessanti ed uno di questi era certamente quello su BPER a 2.63 euro che personalmente non ho voluto fare ed il motivo è presto detto. Quando ci sono livelli belli di breakout e poi il titolo ritraccia su quel livello e "non lo sente" e va addirittura sotto significa che non c'è denaro fresco a sostenere le quotazioni. Guardate il comportamento di BPER: la rottura di 2.63 è stata esplosiva ed ha spinto il titolo fino a 2.80 (+6.5% in meno di due sedute)...ma quando si è concretizzato il ribasso il 2.63 è stato rotto come burro ed il titolo si è spinto a 2.58 euro (-1.9% dall'ipotetico punto di acquisto). Anche se non è una regola, tendenzialmente il mercato, nelle ore successive alla rottura "non sentita" del livello di pullback tende nuovamente ad un suo intorno dando la possibilità di uscire quasi in pari, ma, ripeto, NON è una regola. Ho deciso di mostrare questo esempio per far vedere come in questa fase credo ci siano più rischi che rewards rispetto alle scorse settimane. Del resto se si affida la gestione del denaro ad un software (rischio sistemico) quel software continuerà a vendere o comprare indipendentemente dal valore dell'asset e quindi 2.63, 2.60, 2.55, 2.50 sono solo numeri su cui "picchiare" in un verso o nell'altro.

Procedo ora all'analisi di alcuni titoli indicati nel report di sabato scorso e di quelli menzionati nel report di giovedì sera.

Banca Popolare di Sondrio

Configurazione grafica sempre interessante e in settimana si è mostrata forte rispetto agli altri bancari. Non so se la seguirò ma in caso di breakout è indispensabile che ci siano volumi e che il livello rotto non venga poi bucato all'ingiù con gli stessi volumi altrimenti fuori subito e senza aspettare 4.40...Il resto è sceso e lei è rimasta ferma in area massimi: che non sia un salmone che vuole finire nella bocca dell'orso? Nel dubbio non faccio nulla.

Philogen

Indicata da un attento lettore guarda caso in settimana ha fatto un bello spike al ribasso come mi aspettavo (purtroppo l'ho vista con ritardo). Valgono le considerazioni già esposte sabato scorso ma faccio notare che nelle ultime due sedute i volumi sono diventati estremamente sottili. In questo caso la size modesta non crea problemi in caso di stop sotto i 15 euro.

Tesselis (ex Tiscali)

Indicata sabato scorso ha rotto 0.69 senza troppe esitazioni. Dall'area 0.78 punto di short (potrebbe essere 0.75 o 0.80 poco cambia) siamo a 0.658 (-4.5% su settimana). Prima o poi forse farà qualche rimbalzo ma la diritta via mi sembra ben tracciata e non è di certo quella che punta a nord. La lascio andare, magari incrementando su eventuali -assurde- sparate all'insù, del resto è una midterm idea.

IMMSI

Se il mercato venisse giù lo farebbe anche lei. Cautelativamente stop che passa da 0.44 a 0.47 euro market on close. Considerando il titolo non metterei lo stop in macchina per evitare possibili spike e seguirei l'azione in chiusura di seduta.

Biesse

Il breakout di giovedì è stato esplosivo. Più passa il tempo con il titolo che ritraccia e maggiore è la perdita di momentum. Se però si congestiona in un intorno dei massimi va tutto bene. Ergo: aspettare o rischiare una discesa sui minimi della barra di breakout di giovedì (14.79 euro) è troppo rischioso e troppo largo. Opterei per uno stop già sotto i 16 euro market on close, a rischio di essere buttati fuori dal mercato con maggiori probabilità ma con minori danni. 

Ed ora una curiosità che credo possa essere utile a tutti. Sto leggendo un libro sul nostro cervello e su come è "programmato". Premetto che non capisco nulla di medicina anche se alcune cose mi affascinano e possono in qualche modo essere utili anche alla nostra attività di trader o investitori. Ogni lavoro è stressante (penso ad un medico in sala operatoria ed alle sue responsabilità) ma sono convinto che il trading lo sia a livelli altrettanto simili in alcuni frangenti: quando si fa clic l'adrenalina sale a mille e talvolta lo stress tende a durare per diverse ore. Riporto testualmente quanto letto con riferimento alla produzione naturale di cortisolo (ormone dello stress) che a piccole dosi fa bene, ma se la dose aumenta diventa deleterio. Vi racconto ciò che avviene ai salmoni del Pacifico (tratto da "Il talento del cervello" di Michela Matteoli, pag.110)

"Mentre saltano e fluttuano controcorrente per deporre le uova, i loro livelli di cortisolo aumentano, in modo da fornire l'energia necessaria a terminare il percorso. L'ormone induce questi pesci anche a mangiare meno. E'  stato altresì proposto che le elevate concentrazioni di cortisolo aiutino l'ippocampo a richiamare la memoria necessaria a rinocoscere l'acqua delle sorgenti dove sono nati, permettendo quindi ai salmoni di dirigersi verso il loro flusso naturale. Lentamente, il tratto digestivo si atrofizza, il sistema immunitario si indebolisce. E alla fine, dopo aver portato a termine il compito, muoiono di stanchezza o di malattia, con il corpo logorato dalla fatica del viaggio. I salmoni non possono fare a meno di essere sotto stress. Sono programmati per morire, obbedendo a un progetto riproduttivo ed evolutivo. Contrastare la corrente, per noi esseri umani, significa far fronte a scadenze assillanti, malumori in ufficio, bollette da pagare, problemi sentimentali. Durante la pandemia i livelli di stress sono aumentati ulteriormente. Quando le preoccupazioni si susseguono senza soluzione di continuità, lo stato di allerta diventa costante e il corpo reagisce come se si preparasse a un pericolo imminente, con cortisolo, adrenalina e noradrenalina che restano in circolo. Ma la persistenza dei tre ormoni alla lunga danneggia il cervello, il sistema immunitario, l'apparato cardiovascolare e il sistema scheletrico."

Cosa c'entra tutto questo col trading? Molto banalmente credo che sia una fase in cui c'è poco e bisogna stare molto attenti a ciò che si fa. Se si spendono delle energie è importante farlo con convinzione. Spendere energie significa in qualche modo "logorarsi". Un pò di stress va bene e fa bene (alza la soglia di attenzione) ma poi se quello stress dura troppo a lungo è importante che non si cronicizzi infiammando il nostro corpo, abbassando le difese immunitarie e facendoci stare male. Conserviamo dunque quelle energie (e quei soldi) per quando ci saranno idee che potranno anche essere sbagliate ma almeno avremo fatto operazioni con convinzione e cognizione di causa. 

Buon fine settimana a tutti.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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