Metterei dei paletti precisi


Come scrivevo sabato (link: https://www.lombardreport.com/2023/2/25/l-importante-non-fare-danni/) il mercato in generale non mi entusiasma particolarmente a causa dell'eseguità dei volumi. Oggi alle 16.30 avevamo scambiato meno di un miliardo e mezzo di controvalore, salvo poi arrivare a 2 miliardi in asta. Venerdì gli scambi apparentemente sono stati alti (3 miliardi) ma nuovamente un terzo o poco meno fatto in asta di chiusura. Stiamo forse tornando al mercato ristretto?

Nel pomeriggio mi è capitato per caso di ascoltare il programma "Piazza Affari" su Raitre. Un commentatore diceva che il nostro listino stava salendo grazie alle banche perché se salgono i tassi migliorano i margini. Questo l'ho scritto più volte anche io, del resto se si prestano soldi al 7-8% e poi non remuneri il correntista è difficile fare male. Faccio tuttavia notare che venerdì dopo l'uscita del dato e i timori di tassi alti più a lungo le Borse sono scese. Insomma mi sembra di essere in preda alla schizofrenia: venerdì la possibile salita dei tassi è stata presa male. Lunedì invece è stata presa bene. Un giorno stalle e quello successivo stelle. 

Oggi ha rotto al rialzo Banca Popolare di Sondrio menzionata nell scorso report con una salita di poco superiore al 3%. Dove andrebbe posizionato lo stop essendo il nostro mercato vicino ad un punto critico? Direi già a 4.50 a costo di essere buttati fuori dal mercato. 

Stessa cosa dicasi di IMMSI: se continua bene, altrimenti stop a 0.50 giusto per evitare che si possa formare l'acido lattico alle ginocchia. 

In questo frangente credo sia meglio non dare troppo gioco ai titoli. 

Buona serata a tutti.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)