Manipolazione di mercato dettata dagli HFT in uno scenario di tensione dovuto alla Silicon Valley Bank


Buon sabato a tutti. Settimana di storno sui mercati azionari, innescata prima dalle parole di Powell martedì e poi dalle problematiche della Silicon Valley Bank (SVB) da cui sono stati ritirati 42 miliardi di dollari in un solo giorno e che a quanto pare, secondo un articolo del Wall Street Journal, non seguiva le regole bancarie sulla liquidità. C'è stato l'effetto del "bank run" ovvero la corsa al ritiro di denaro dai conti correnti e questo ha spinto la Federal Deposit Insurance Corporation a chiudere l'accesso ai clienti e ad assumere il controllo del gruppo. Inevitabili le conseguenze sui mercati, specialmente sul settore bancario. Il motivo della crisi della SVB nasce dal repentino rialzo dei tassi USA attuato dalla Fed. La velocità del rialzo ha affossato i titoli di Stato detenuti dalla banca. La banca ha avuto bisogno di liquidità e quindi si è trovata con asset svalutati (perdite). Del resto la clientela allettata dal rialzo dei tassi a breve fino al 5% ha optato per acquisti sui T-Bonds rispetto al fatto di avere conti infruttiferi. E qui apro un punto che ho menzionato recentemente su queste colonne: la sovraperformance delle banche italiane dovuta al fatto di prestare soldi a tassi vertiginosi senza remunerare il correntista. Ecco, questi sono i rischi. Personalmente credo che certamente ci saranno conseguenze anche perché negli Stati Uniti i depositi sono garantiti fino a 250 mila dollari ma circa il 90% dei clienti di SVB era costituito da startup o investitori del settore. Non credo che sia una situazione come Lehman che essendo investment bank non aveva depositi se non estremamente modesti. Lehman aveva linee di credito nel mondo grazie alle varie emissioni e costituiva un rischio sistemico. Le banche europee di contro hanno standard e requisiti molto più stringenti di quelle statunitensi (requisiti di patrimonializzazione etc..). Le banche sistemiche statunitensi comunque hanno accesso al circuito FED e sono sotto il controllo di autorità come la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC), società del governo degli Stati Uniti. Si tratta di un'agenzia indipendente da Governo e Federal Reserve, che gestisce fondi del bilancio federale e svolge due funzioni principali: assicurazione sui depositi e vigilanza sulla solvibilità. Altrettanto certamente questo evento creerà dei "traumi" andando a colpire le aziende di uno degli stati più importanti degli Stati Uniti (recessione??). Ciò che mi pare incomprensibile è il fatto che nella Silicon Valley Bank sia stato messo come Chief Administrative Officer lo stesso personaggio che è stato CFO alla Lehman Brothers, dove si è occupato di problematiche contabili e finanziarie all'interno della divisione Fixed Income: trattasi di Joseph Gentile. Sconcertante, almeno ai miei occhi. 

Valuteremo nelle prossime sedute le conseguenze di quanto appena esposto. Al momento occorre cautela e soprattutto essere liquidi per cogliere eventuali opportunità alla luce dei grafici che seguiranno. Lehman Brothers cessò l'attività il 15 settembre 2008 e le conseguenze non si sono viste subito ma c'è stata una leg temporale. Non credo sia comunque una nuova Lehman ma l'improvviso e repentino rialzo dei tassi abbiamo visto che può creare rischi sistemici che non devono essere sottopesati, a maggior ragione in considerazione dell'inversione della curva dei rendimenti.

Ieri pomeriggio le azioni di SVB sono state sospese ma erano negoziabili titoli proxy: WAL, SBNY ed FRC. Del resto se c'è una mela marcia si va sempre alla ricerca di altre e così è stato anche per azioni ritenute simili. Grafici da cardiopalma sui quali personalmente non avrei saputo come operare (schizofrenia algoritmica). Inizialmente un tracollo a -50%, con tre sospensioni per eccesso di ribasso, poi seguite da due sospensioni per eccesso di rialzo che hanno spinto il titolo a -25%, poi nuovamente giù a -60% ed infine recupero finale a -33.5%. Un fantastico modo per perdere soldi. Di seguito il grafico di Western Alliance Bancorporation.

Idem come sopra su First Republic Bank (FRB): da -40% viene buttata giù a -60%, poi raffica di sospensioni per eccesso di rialzo che da -60% riportano il titolo in pari. Detta con i numeri, giovedì il titolo chiude a 96 $, venerdì apre a 70 e viene spedito diretto in 15 minuti a 45 dollari circa, poi rimbalza e torna sui livelli di chiusura di giovedì a 96 salvo chiudere a 81.75 $. Di seguito il grafico a 5 minuti (ho cerchiato la seduta di ieri).

Grafici simili con andamenti simili seppur non uguali, ma ci vuole fegato e follia ad operare...è come fare trading senza avere uno stop loss, mettiamola così.

Inevitabili le conseguenze sugli indici americani, con l'S&P500 che si è avvicinato ad un'area supportile importante e collocabile attorno a 3810 punti. La settimana scorsa avevo parlato di un bel pullback dell'indice sulla trendline dinamica discendente di lungo periodo che poteva far supporre una continuazione della salita, favorita anche dalla previsione rialzista di marzo. Come sempre ho detto e scritto, le previsioni devono essere corroborate dalla price action generale e questo chiaramente non sta avvenendo al momento. 

La scorsa ottava avevo evidenziato come fosse brutto e pericoloso un eventuale ritorno al di sotto della trendline dinamica discendente di lungo periodo. Per gli amanti dei grafici, ho trovato alcune similitudini col passato e ve le mostro ora prendendo come riferimento il Dow Jones essendo l'indice con lo storico più lungo. Questa è la situazione che si presenta oggi su scala settimanale:

Nel 2007-2008 abbiamo avuto un tentativo di bucare al rialzo la trendline dinamica discendente (area cerchiata in blu) e poi il mercato è rientrato al di sotto ed ha subìto un'accelerazione ribassista devastante. 

Nel 1974 un grafico simile: tentativo di rottura rialzista fallito e poi mercato che, dopo qualche mese di congestione, ha avuto uno storno deciso.

Ai grafici esposti in precedenza ho aggiunto l'oscillatore MACD su scala mensile da cui si evince che, nonostante il rialzo da ottobre ad oggi (circa 150 giorni), non si è ancora girato in positivo. Evitare di andare long.

Chiaramente sappiamo che la storia si ripete, ma mai con la stessa modalità perché sono diversi gli attori e le motivazioni che stanno alla base dei movimenti. Inizialmente ho parlato del "bank run" come di un rischio sistemico. Sul sito di Borsa Italiana ne troviamo la definizione che cito testualmente (link: https://www.borsaitaliana.it/notizie/sotto-la-lente/bankrun137.htm):

"Il Bank Run, in italiano corsa agli sportelli, è il fenomeno al quale si assiste quando in contemporanea numerosi clienti di una banca si recano in un istituto di credito per prelevare il proprio denaro in deposito. Questo fenomeno è tipico di molte crisi finanziarie e nasce dal timore che la banca in questione diventi insolvente. Si tratta di una reazione, insomma, che nasce dalla sfiducia nella solidità di un istituto.

Il reale pericolo connesso alla corsa agli sportelli deriva dal fatto che un rapido ritiro delle somme depositate da parte della clientela causa sovente un deficit di liquidità della banca capace di mettere in ginocchio anche gli istituti più solidi. Ogni banca, infatti, impiega i depositi dei propri clienti in prestiti a interesse che non le consentono di avere immediatamente a disposizione le somme della clientela. Non a caso è proprio il bank run che viene spesso citato da diversi autori per sottolineare che la fiducia è presupposto indispensabile per la tenuta dei mercati.

Un altro grosso pericolo per i mercati finanziari collegato al bank run deriva dal suo carattere potenzialmente sistemico. La crescente interconnessione dei sistemi finanziari contemporanei tende, infatti, a trasformare le crisi delle singole banche in crisi di tutto il comparto bancario e molto spesso chiama in causa direttamente le banche centrali che, per scongiurare una serie di fallimenti concatenati che potrebbero mettere in ginocchio l’intera infrastruttura dei mercati creditizi, devono sovente intervenire con garanzie dirette e prestiti a favore delle banche entrate in crisi per evitare un allargamento a macchia d’olio delle insolvenze."

L'aspetto che vorrei sottolineare è quello della interconnessione dei sistemi finanziari che comporta problematiche sistemiche. Spesso su queste colonne ho posto l'accento sul fatto che gli algoritmi di negoziazione, agendo all'unisono, creano turbativa di mercato: immettono e tolgono liquidità fittizia dai book sia in denaro che in lettera facendo salire e/o scendere le quotazioni in modo artificiale. Pensate a cosa rischia di succedere se gli HFT (high frequency trader o algoritmi) si mettessero a comprare o a vendere in un mercato che è sempre più privo di liquidità e sul quale è stata costruita una montagna di strumenti derivati, non necessariamente a leva, che replicano gli indici ed i sottostanti come gli ETF, i certificati, etc.. che rischiano di non trovare una controparte sulla quale "ribaltare" la posizione. Casi analoghi si sono spesso verificati in passato, non ultimo a maggio dello scorso anno. Purtroppo quello del trading è un settore che è cresciuto velocemente ma è stato oggetto di una sostanziale assenza di regole nei confronti di questi nuovi "operatori" che sono appunto i software di negoziazione che esasperano i fenomeni senza una logica perché l'unica logica che conoscono è quella di una formula. E se nella formula si dice loro di vendere (o comprare) continueranno a farlo fino all'esasperazione.

Fronte watchlist...

Al momento la mia parola d'ordine è switch off: spegnere la luce. 

Analizzo comunque le azioni di cui ho parlato la scorsa settimana (link: https://www.lombardreport.com/2023/3/4/azioni-biesse-azioni-el-en-azioni-immsi/). Avevo menzionato Banca Popolare di Sondrio su cui indicavo la possibilità di smezzare in profitto alzando lo stop a 4.50-4.55. Stop che è poi stato alzato già lunedì a 4.73 euro market on close (link: https://www.lombardreport.com/2023/3/6/azioni-mondo-tv-azioni-banca-popolare-sondrio/). Quindi out. Del resto la mancanza di volumi ed un mercato che non mi piace mi portano sempre ad alzare velocemente l'asticella di allerta, fermo restando che le nostre banche così come quelle europee sono soggette a controlli periodici estremamente specifici da parte della BCE ed i recenti coefficienti di patrimonializzazione pubblicati lo hanno dimostrato.

Biesse: metà stoppate come da articolo di martedì 7 marzo (link: https://www.lombardreport.com/2023/3/7/azioni-mondotv-azioni-biesse-azioni-tesselis/ ) con un sostanziale "pari patta". La seconda metà ha stop a 16.50 market on close. Tale livello è stato toccato venerdì ma la chiusura di seduta è stata a 16.70. L'azione continua ad essere impostata bene ma a questo punto deve recuperare e chiudere SOPRA 16.80-16.85. Cosa fare? In questi casi se si pensa allo storno di mercato si esce da tutte le azioni a prescindere. Se invece si crede ad una correzione e si è tecnici utilizzerei come stop sulla restante parte il minimo toccato venerdì (16.33 euro) questa volta valido anche in intraday. Qualora la seduta di lunedì fosse una inside bar di venerdì lo stop di martedì sarà il minimo di lunedì. Non si tratta di cambiare le carte in tavola, ma credo che se la volatilità aumenta è importante evitare quello che chiamo "effetto yo-yo": titoli che toccano lo stop ma chiudono sopra il livello e poi magari il giorno dopo fanno un gap down e quindi si aspetta la chiusura di seduta come se ci si sedesse sulla spiaggia aspettando le onde di uno tzunami (NB: questo è solo un esempio).

El.En.: metà posizione è stata stoppata attorno a 15.75....il resto ieri...un bel -5% in faccia sulla seconda metà del trade su un controvalore ridicolo. La lascerò stare e per un pò di tempo non la toccherò. Come indicavo nei passati articoli, quando mancano i volumi ed un grafico pare bello c'è da fare attenzione. E questo ne è l'esempio. Non a caso è da tempo che dico che il mercato non mi piace a causa degli scambi bassi (e quei pochi reali sono frutto di movimenti dei software). Ricordate quando lunedì ho messo in evidenza che alle 17.30 Borsa Italiana aveva scambiato circa 1.5 miliardi di controvalore e poi DOPO le aste di chiusura sono balzati a 1.9 miliardi (+26% sul totale)? (Link: https://www.lombardreport.com/2023/3/7/azioni-mondotv-azioni-biesse-azioni-tesselis/ ). Questo è un modo artificiale per far chiudere "dove si vuole" il mercato ed ingannare i graficisti. Magari se vorrete un giorno Vi farò vedere come questo meccanismo viene attuato sulle singole azioni. 

Ottima invece le perfomance di Mondo TV indicata come azione da potenziale "skyrocketing": +24% da lunedì a venerdì. Ma nella seduta di mercoledì si è spinta ad un soffio dall'area target indicata (0.80-0.85) toccando un massimo a 0.78....+40% in SOLE cinque sedute di negoziazione ipotizzando l'entrata sui livelli massimi. E' dura ipotizzare uno stop su tutto a 0.60, quindi credo sia importante mettere un pò di buon fieno in casina, poi si valuterà. Solitamente in questi casi i titoli che possono ancora correre iniziano una sorta di lateralizzazione in area massimi o al limite una flag con massimi e minimi tendezialmente decrescenti ma di ampiezza ridotta. Altre volte subentra la barra di shakeout a pulizia degli stop (stile El.En., ma in quel caso mancavano i volumi nella fase rialzista). Credo sia importante valutare il comportamento del titolo nel corso della prossima settimana. Punti critici sono la tenuta di 0.65 e poi di 0.62. 

Un'ultima -credo utile- considerazione. Pocanzi ho detto che il mercato viene manipolato con le aste di chiusura (quindi non solo durante la fase di negoziazione in continua). In situazioni di tensione come quella vissuta nella giornata di venerdì spesso si verifica un'inversione a ridosso della chiusura del cash europeo. Mi spiego meglio: si fanno salire/rimbalzare artificialmente i mercati fino alle 17.30 e poi quando le azioni europee hanno smesso di contrattare (dalle 17.35 in avanti) ecco che la tendenza diventa "magicamente" opposta. Questa turbativa viene attuata dai software per permettere di vendere meglio ed a prezzi più alti ad altri operatori. Questo è successo nella seduta di ieri, venerdì. A dimostrazione di quanto appena scritto, riporto il grafico di seguito. La linea verticale blu rappresenta la chiusura delle 17.35 fatta fare esattamente sui massimi di seduta USA in modo tale da vendere le azioni europee a prezzi più alti. Dalle 17.35 in avanti il derivato è sceso.

Mercati "abbastanza" pilotati e manipolati dagli algoritmi di negoziazione non concordate anche Voi?

NB: in alto trovate il grafico dell'S&P500, in basso quello del nostro indice, entrambi su scala a 5 minuti.

Per oggi è tutto. Buon fine settimana.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)