la riscoperta dell'acqua fredda.. con PS del 4/10


Il 29 settembre Banca IMI ha elevato il target price su INDEL B (sigla INDB) a 38,30 euro. La società, ancora scarsamente nota ai gestori nonostante sia da oltre 4 mesi sul mercato ufficiale, è infatti quotata su MTA dal 19 maggio, emessa a 23 euro risulta perciò sottovalutata rispetto a quanto fissato da Banca IMI  venerdì di un 20/25 %.  Questo  mi ha spinto, insieme all'esame del bilancio, a mettere un chip sul titolo, anche perchè oggi c'è stato un forte segnale per scambi più che decuplicati. La quotazione ha stracciato i vecchi massimi passando i 29,7 euro, per chiudere attorno a 28,2 euro.

La ragione del miglioramente del target price di INDEL B da parte di Banca IMI risiede nei buoni risultati semestrali: INDEL B capitalizza 160 milioni di euro e ha denunciato un fatturato in sei mesi di 55,3 milioni (+15,6%), il MOL è (formalmente) sceso da 9 a 8,7 milioni di euro e l'utile a 5,72 MLN € per ragioni imputabili alle spese sopportate per la quotazione del titolo, spese che non ci saranno più in futuro.

La società opera nel settore della rifregirazione mobile e nell'hospitality, inoltre produce, con una specie di parziale  monopolio, i piccoli frigoriferi che ci sono nei camion o negli alberghi o negli ospedali, per tenere al fresco i liquidi e altri alimenti. Una attività tranquilla nella quale ha una enorme esperienza, tra l'altro il mondo europeo dei fabbricanti di questi oggetti è in fase di consolidamento e la piccola società italiana(rispetto a qualche straniera) capitalizza solo 160 milioni di euro.

Un PIR a tutti gli effetti e con gli scambi passati quest'oggi da una media di poco piu' di 3000 pezzi giornalieri a oltre 33.000 odierni.

Inoltre almeno con INDEL B non avremo quell'incubo che corrono gli investitori con titoli in battuta, mi riferisco alla vendita in blocco da parte degli azionisti di maggioranza di parte delle azioni possedute con crac del 7%-12% nella giornata successiva  all'annuncio per lo sfortunato titolo coinvolto (e per i suoi possessori). Questo è accaduto nelle scorse settimane per OVS, Maire Tecnimont e oggi per Reply. La corsa alla vendita su titoli che sono saliti molto (Reply da gennaio  +70%, Maire +80%, OVS + 35%) fatta dai principali azionisti è un pessimo segnale. Per Reply la vendita è avvenuta dopo aver annunciato una operazione splendida, lo split per 4, che avverrà tra poche settimane ed è già stata approvata dall'assemblea. Una operazione che tempererà l'arrabbiatura degli investitori "piccoli". Per INDEL B almeno questo incubo non esiste, i fondi si stanno infatti  solo ora posizionando sul titolo e chi, tra i proprietari, doveva (o voleva) vendere l'ha fatto in maggio in occasione dell'IPO. Basta rischi di trovarsi al mattino con un -10% su un titolo che l'analisi tecnica consigliava come "d'oro". Alla faccia dell'analisi tecnica che, come sapete, vedo spesso da vecchio fondamentalista, come fumo negli occhi, utile solo per confermare una decisione già presa per i fondamentali.

la società INDEL B verrà probabilmente presentata in questi giorni agli investitori e gestori di Londra, Amsterdam, Parigi e Milano, in tal caso parecchi fondi stranieri potrebbero conoscerla.

PS del 4/10. Come se ci avessero letto.....anche Banca Akros ha analizzato INDEL B e stamane ha emesso un buy con target a 40 euro.  

Ed all'amico che ci chiede a chi ci riferiamo parlando di altri importanti produttori/concorrenti rispondiamo che pensavamo a DOMETIC GROUP quotato in Svezia dal 25/11/15 "di gran lunga il principale operatore(frase  testuale dal prospetto IPO di Indel B)

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)