Risposta (lunga) sul portafoglio a scarso rischio.


Caro Nicola, grazie per la lettera che mi dà la possibilità di ricordare le caratteriistiche di tale anomalo portafoglio a SCARSO RISCHIO, ma finora così remunerativo in 22 anni.

1) Scegliamo azioni che ci SEMBRANO molto sacrificate e la cosa e' andata bene per 22 anni. MAI il portafoglio si è chiuso in perdita, perfino nel 2008 che avevamo un solo titolo Ergo Previdenza, poi opato, che ci ha dato un utile ! Fortuna sfacciata indubbiamente, ma non possiamo ipotecare il futuro.....prima o poi avremo anche perdite a fine anno.....

Inoltre noi non possiamo sapere quanto un titolo salirà. Quando una quotazione ci sembra bassa, si compera e poi succede come BIESSE (che non abbiamo mai avuto) che vola alle stelle decuplicandosi.....la borsa è imprevedibile, ricordatelo.

2) La tecnica che seguiamo è quella PERSONALISSIMA della sopportazione dei rischio e della soddisfazione dei guadagni. Ciascuno ACCOMPAGNA il rialzo vendendo pian piano parte del portafoglio. Io vendo un 10% se sale del 10%, un 20% se sale del 20%, etc. Ovvio che se si raddoppia non ho più niente anche se poi mi trovo a vedere azioni come TAS che si decuplicano senza  acquistarle....E' una tecnica ben diversa da quella del direttore che invece compera sul superamento dei massimi, proprio quando io inizio, piano piano, a vendere. Vendo piano perché se poi il mercato gira, le sberle ribassiste fanno MOLTO male e molte operazioni che erano in utile si chiudono in perdita.

3) Quanto vendere dipende naturalmente dalla PROPENSIONE AL RISCHIO, diversa per ciascuno di noi. Potete tenere tutto, se preferite, per chi vuoleradoppiare la posta. Il nostro portafoglio invece porta a casa l'utile e sta fermo.

4) Sempre è inserito lo stop loss del 5%-7%. Ma noi non sappiamo quanto è il vostro prezzo di carico e quindi possiamo solo dare tale consiglio senza specificarlo. Se il prezzo di carico è quello dell'annuncio bisogna tener conto che spesso chi scrive (vergogna!!!!) non lo segue mentre tutti i lettori devono invece farlo. Ma come faccio a vendere, nel caso la quotazione dovesse scendere, Intek ord. a 0,27 € quando il proprietario ha pagato un mese fa 0,84 € per il convertendo e ci scrive che il valore patrimoniale di Intek sfiora 1,08 € ? Io sono costretto a scrivere di far scattare lo stop loss per non avere problemi in futuro con gli amici lettori, ma spesso, come era accaduto con Autme o anni fa con BF, non seguo questa importante e disciplinata legge. Faccio malissimo, lo sò e me ne prendo i rischi ma sono così convinto che mi rigioco il titolo.

5) Vista la scarsità dei titoli presenti nel portafoglio è facile seguirli. Non so quanti abbonati abbiano venduto PLTE oltre 3 euro o Eprice oltre 4 €, ma credo che almeno metà della posizione sia stata azzerata, così per Autme per la quale il forte ralzo e la liquidità dell'azione ha permesso di alleggerire bene. Poi tocca a voi decidere se accontentarsi, ma chi abbia PLTE sa che è una azione che tra un anno darà grandi soddisfazioni reddituali per gli investimenti che sta facendo. Ci sono costate 2,40 € (se ricordo bene) e i target sono di 3,60 € fatti da esimi analisti che hanno visitato l'azienda. Ci sarà da attendere per chi non abbia alleggerito a 3 € e ora si può addirittura rientrare (ma non si torna sul luogo del delitto) a meno che non ritorni oltre 3 euro dandoci la possibilità di uscire bene per il saldo.Tenete presente che molti colpacci del Lombardreport com in questo portafoglio (Ericsson nel 2002, Ergo Previdenza nel 2008, Parmalat quest'anno, etc. etc.) sono dovuti a OPA improvvise, ecco perché sono restio a vendere titoli che possono essere oggetto di opa come Orsero, Parmalat residuale, PLTE, Autostrade Meridionali (delisting) etc., è un paracadute fenomenale come già avvenuto nel 2008.....

6) E quanto investire ? Io tengo il 30% cash, il 40% in bond (Intek, IVS) e il 30% in azioni. Qui Parmalat l'anno scorso faceva la parte del leone, ora c'è molto approssimativamente un 7% in Orsero, 7%, Intek risp e ord, 10% Parmalat x residuale, e il resto in paccottaglie, pronto a saltare sugli auriferi utiilizzando la cassa o vendendo parte delle azioni. Ma MAI mi permetterei di consigliare a voi di rispettare certe percentuali. Tocca a VOI decidere quanto mettere, se l'azione vi piace, se vi sembra sottovalutata, se e che grado di rischio prendere, etc. etc. Il fatto che finora in 22 anni tutto sia andato bene non significa di avere la sfera cristallo..... purtroppo il rischio aleggia sempre quindi fate VOI le scelte a seconda della vostra propensione al rischio.

Un grazie a Nicola per avermi permesso di ricordare le nostre ultraventennali regole. A Voi tutti auguro un buon trading!

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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