Portafoglio azionario: aggiornamento flash !


In questa settimana sui listini azionari, mentre negli Stati Uniti la vicinanza della chiusura delle contrattazioni porta denaro quindi acquisti, in Europa succede il contrario e si tende a prendere beneficio.

Il problema fondamentale è che negli States le guerre politico-economiche vengono prese dagli investitori con un certo distacco mentre in Europa tutto viene amplificato, soprattutto dai media, creando così grande incertezza se non paura (v. gli enormi acquisti sul BUND) causa la situazione migranti o la notizia che il partito SPD vuole prepararsi per nuove elezioni in Germania.

Ogni giorno escono notizie del genere, salvo poi smentite vere o di facciata, ma gli investitori sembrano “abboccare” sempre a tali news da rendere molto difficile l’operatività a chi come noi non ha una visione temporale di brevissimo o breve periodo.

Così anche nella seduta di ieri che chiudeva anche la settimana borsistica, i listini europei ampiamente in positivo nel “durante”, in chiusura limavano i sospirati guadagni con gli indici milanesi FTSE MIB e FTSE IT All-Share che chiudevano rispettivamente a 21888,5 (+ 0,99%) ed a 24136,5 (+ 1,02%) penalizzati dal comparto auto, vedremo poi il perché, ma trainati dal comparto petrolifero grazie all’accordo unanime dei 14 Paesi OPEC + Russia circa l’aumento della produzione fino ad 1 mln. di barili/giorno.

A seguire l’indice con la migliore performance è stato lo SMI svizzero che ha chiuso con un + 1,85% (in linea con il valore di apertura di settimana), poi troviamo l’AEX olandese che ha chiuso con un + 1,40% (anche su questo indice la performance settimanale è stata praticamente in pareggio), seguito dal CAC40 francese con un + 1,34% (anche se per tutta la settimana è stato penalizzato dalle vendite), poi l’EUROSTOXX50 che ha chiuso a 3437 con un + 0,99% (comunque in calo rispetto ad inizio settimana), l’IBEX spagnolo che ha guadagnato un + 0,93%, ed infine il DAX tedesco che ha chiuso a 12579,7 con un + 0,54% (anch’esso in calo da inizio settimana).

A livello di dati macro ieri sono usciti gli indici preliminari dei PMI servizi e manifatturieri di Giugno sia dell’Eurozona, positivi tutti e due a 55, sia di Germania bene il primo a 53,9 vs. 52,1 del mese precedente, in contrazione il secondo a 55,9 vs 56,9 ed infine il PMI francese bene i servizi a 56,4 contro 54,3 di Maggio in contrazione il manifatturiero a 53,1 contro 54,4.

Anche negli Sati Uniti ieri sono usciti i dati preliminari sui PMI di Giugno in lieve contrazione il settore servizi a 56,5 contro 56,8 di Maggio mentre in accentuata contrazione il settore manifatturiero a 54,6 contro 56,4 del mese precedente.

A livello politico Trump ha richiesto all’Europa un taglio del 10% dei dazi sull’import di auto americane, pena un dazio del 20% sulle auto europee importate negli USA, ecco perché ieri è stato penalizzato il comparto auto in Italia soprattutto nella quotazione di FCA. A parte le modalità da “comandante della Terra” non sembra un grave danno economico per L’Europa per la quieta convivenza, fermo restando una risposta da parte europea sul tassare l’import di altri beni statunitensi.

I listini USA hanno chiuso la seduta di ieri in positivo guidati dall’indice DOW JONES a 24581 con un + 0,49% (comunque in negativo rispetto al livello di apertura di lunedì scorso), seguito dall’S&P500 a 2755 con un + 0,19% (anch’esso in lieve contrazione rispetto all’inizio di settimana) ed infine dal NASDAQ100 a 7197,5 con un – 0,28% (in sostanziale parità rispetto al valore di apertura di lunedì scorso).

Infine diamo uno sguardo al nostro Portafoglio azionario nel quale, ieri, siamo entrati in acquisto sull’azione BRUNELLO CUCINELLI dopo vari tentennamenti, mentre per quanto riguarda il NASDAQ100 in modalità Breakout registriamo la vendita in STOP sull'azione MICROCHIP.

- BRUNELLO CUCINELLI A 37,75.