Portafoglio azionario: aggiornamento flash !


Niente da fare sull’azione FCA che, lo scorso venerdì mattina, dopo aver superato quota 20 € (triplo massimo relativo) iniziava un sell-off di ampie proporzioni, molto probabilmente dovuto ad una presentazione del piano industriale futuro che gli analisti non hanno gradito, che è proseguito anche nella giornata di oggi, facendo scattare il nostro STOP protettivo sulla seconda metà della posizione.

Ennesima dimostrazione che il nostro mercato è “fuffa pura” al pari di quello di Madrid, situazioni acuite anche dalle incertezze politiche dei due Paesi, con titoli dagli ottimi fondamentali che nel giro di 24/48 ore vengono trattati da metallo prezioso a spazzatura e viceversa (per Madrid). La colpa di ciò è da ascriversi agli istituzionali esteri (visti i volumi) ma non solo.

Abbiamo, quindi, venduto in chiusura l’ultima metà di FCA a 17,878 € riportando un 1% di perdita.

Di contro il nostro Portafoglio azionario ha riportato, nella scorsa settimana, buone soddisfazioni dal mercato americano, NASDAQ100, nel quale abbiamo tratto giovamento dal raggiungimento del target 50% su due azioni (ADOBE SYSTEMS ed INTEL), ma anche sulle altre azioni le performance si stanno alzando.

Oramai siamo arrivati al quasi “en plein” di Target 50% del Portafoglio e da venerdì scorso stiamo monitorando qualche altro titolo sul quale entrare in BUY. Ad eccezione di quelli che oramai sono partiti v. NETFLIX, ILLUMINA e SIRIUS su tutti, stiamo porgendo l’attenzione su MICROCHIP ed AMAZON in modalità BUY STOP ma solo se congestionano un po' e scaricano l'ipercomprato, e su CINTAS, ELECTRONICS ARTS e J.B. HUNT in modalità BUY LIMIT per non doverli pagare più di quel che meritano, a parte la battuta, serve anche per ottimizzare la percentuale di STOP da adottare.

Uno sguardo, ora, ai mercati europei azionari che in chiusura troviamo tutti in territorio positivo, ad eccezione di Milano gravato dalle vendite sul settore bancario ed appunto su FCA ma positivo sulle Utilities. Il FTSE MIB chiude appena sopra i 22.000 punti con una perdita del – 0,45% ed il FTSE IT All-Share chiude a 24219,5 con un – 0,33%. Passiamo ora al miglior listino azionario europeo che, come scrivevamo in precedenza, trae spunto positivo dal mutamento politico in atto che dal defenestrato Governo sostenuto del partito popolare (leader Rajoy) passa ad essere sostenuto dal partito socialista (leader Sanchez) facendo registrare all’IBEX un +  1,22%, a seguire troviamo l’indice EUROSTOXX50 a 3471 con un + 0,51%, l’AEX olandese con un + 0,45%, il DAX tedesco a 12770 con un + 0,37%, lo SMI svizzero a + 0,18% ed infine il CAC40 francese a + 0,14%.

Inarrestabili gli indici USA anche quest’oggi, il NASDAQ100 è vicinissimo a rompere il suo massimo storico posto a 7186, al momento che scriviamo, si trova a 7137 con un guadagno del + 0,75%, mentre per gli altri 2 indici principali la strada per il loro rispettivo massimo storico è un po' più lunga infatti troviamo il DOW JONES a 24804 con un guadagno del + 0,68% ed infine l’S&P500 a 2745 a + 0,36%.

I dati macro di venerdì scorso hanno dimostrato, ancora una volta di più, che gli USA viaggiano ad un ritmo di crescita economica molto elevato con i nuovi occupati non agricoli del settore pubblico a + 223.000 contro attese per un + 189.000 e quelli del settore privato a + 218.000 vs. attese per un + 183.000 ed il tasso di disoccupazione totale è sceso al + 3,8% dal + 3,9%. Salgono di poco i salari medi orari + 0,3% vs. + 0,2% che pone una particolare attenzione al livello di inflazione.