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è sempre bene assicurarsi...anche con i certificati


In un'ottica di sana diversificazione credo che in qualunque portafoglio non possano mancare, fra i titoli finanziari, anche quelli assicurativi.

Nel vasto mondo dei Certificati d'Investimento i prodotti con sottostanti titoli assicurativi sono tantissimi e con varie strutture, con la differenza che quelli quotati recentemente hanno rendimenti decisamente più interessanti rispetto ad uno/due anni fa.

La mia attenzione  è stata attratta da questo,  quatato da Citigroup  il 12/10/'22 con scadenza tre anni 30/9/'25:

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AXA:   strike 24,03    barriera 12,015    (spot=quotazione attuale 27,45)

AEGON:   strike 4,355      barriera  2,17  (quotazione attuale 4,75)

ALLIANZ:  strike 168,74     barriera  84,37   (quotazione attuale 206)   

Vedete pertanto che i valori odierni dei titoli sono tutti sopra strike e il certificato si riesce ancora ad acquistare appena sotto la pari (998,53);  le barriere sono al 60% per il flusso cedolare e al 50% per il capitale.

Rendimento: cedole mensili 0,93% con la peculiarità che le prossime 5 sono incondizionate e solo da Aprile '23 verranno  erogate purchè i titoli non perdano più del 40% (essendo sopra strike il buffer è anche maggiore); per il rimborso del capitale invece la barriera scende al 50%.

Ai valori attuali il rendimento annuale è dell'11,5%, che definisco ottimale per sottostanti 'resilienti' e con ridotta volatilità implicita (23,6 la media della volatilità).

Da marzo '23 c'è la possibilià dell'autocall, vale a dire il rimborso automatico del certificato (1000+cedola=1009,3) qualora tutti i sottostanti quotassero sopra strike (come oggi); 5 cedole sarebbero comunque garantite (faccio notare che per la cedola di novembre il certif andrebbe acquistato entro il 28, due giorni prima della Record Date) che equivale a 4,65% in cinque mesi....senza battere ciglio.

Paradossalmente ci sarebbe da augurarsi che uno dei tre titoli calasse un pò per scendere sotto strike e mantenere così in vita il prodotto più a lungo, ma in ogni caso non sarebbe poi così disdicevole rientrare del proprio capitale dopo qualche mese avendo incassato 4,65% senza stress e guardarsi attorno per un nuovo investimento.

Paolo Vandelli

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