Trailing stop o stop loss: sempre santi sono!


Oggi è stata una giornata di rimbalzo, forse lo sarà anche domani dal momento che giovedì c'è la BCE e quindi un pò di short covering. La sensazione però è che non sia finita qui, ma è SOLO una mia sensazione. E' altrettanto vero che "una rondine non fa primavera" anche se il periodo è questo. Fortunatamente l'aver alzato la famosa asticella di stop è stata -ex post- un'ottima soluzione per salvaguardare i profitti e fare cassa su qualche titolo. In un paio di altri casi c'è stato lo "stoppino" di qualche punto percentuale, magari anche solo del 2% o 3% su posizioni marginali già smezzate. Nulla in confronto al patatrac che c'è stato! Penso ad esempio a Banca Popolare di Sondrio di cui ho scritto sabato (link: https://www.lombardreport.com/2023/3/11/software-borsa-manipolazione-silicon-valley-bank/): titolo che è passato da 4.80 euro ai 4.09 di stamattina: -15% circa. La riprova che talvolta quando un grafico sembra veramente molto bello (e lo era a mio avviso) spesso e volentieri si annida una trappola. Meglio così: si salvaguarda il capitale e soprattutto la nostra psicologia evitando di assumere benzodiazepine o altre sostanze per dormire di notte. 

Graficamente parlando con la seduta di ieri abbiamo rotto una trendline dinamica ascendente di medio periodo. Una eventuale area di pullback potrebbe essere attorno ai 26950-27000 punti che rappresentano anche un'area statica. Se verranno recuperati e fino a quando si chiuderà sopra tale livello le cose volgeranno al meglio. Al momento rimaniamo in una fase correttiva.

Colpisce il fatto che gli Stati Uniti siano rimasti sostanzialmente fermi mentre l'Europa sia stata oggetto di vendite "cattive". Così si è chiuso un pò quello spread, ancora largo, tra le Borse statunitensi e quelle europee. Rimane il fatto che, come nel 2008, negli Stati Uniti vengono creati i problemi però poi gli europei rimangono in qualche modo "impantanati" e risultano molto meno reattivi soprattutto nel prendere decisioni. Penso ad esempio ad eventuali riunioni di emergenza della BCE rispetto a quanto successo alla FED ieri pomeriggio verso le 16.30 ora italiana. Dico questo perché penso, senza voler fare alcun allarmismo naturalmente, al fatto che ad esempio anche in Europa ci sono o ci possono essere istituzioni finanziarie che hanno investito a lungo quando i tassi erano a zero o addirittura sotto lo zero. E quando parlo di istituzioni finanziarie non penso necessariamente alle banche che hanno requisiti molto stringenti ma anche alle assicurazioni, ai fondi pensione ad esempio che potrebbero subire dei riscatti a fronte di investimenti di lunghissimo periodo che, se smobilizzati, creerebbero perdite non essendo valorizzati mark to market ovvero alle quotazioni di mercato. Non scendo in tecnicismi anche perché non conosco appieno le regolamentazioni (sicuramente più stringenti) rispetto a quelle statunitensi. Sono solo pensieri che mi vengono, forse perché il trader è sempre portato a pensare al domani facendo tesoro di quello che è successo e che potrebbe accadere nuovamente sotto altre vesti e forme. 

In Europa abbiamo ad esempio Credit Suisse che recentemente ha fatto un grosso aumento di capitale ma che continua a scendere incessantemente alla Borsa di Zurigo. L'indice bancario europeo è salito e quindi un minimo avrebbe dovuto beneficiarne. Non è stato così e, si sa, in questi casi è come sparare alla Croce Rossa.  

L'aspetto positivo è che non ho notato particolare tensione sui bonds bancari italiani. Penso alle varie BMPS, Intesa (anche subordinato), Unicredit.....insomma la mia sensazione è di stare comunque sull'attenti, in considerazione del fatto che le cose importanti e gravi non devono poi diventare emergenze.

Buona serata.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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