La mia market view in una Borsa dimenticata


Buongiorno a tutti. Anticipo anche questo weekend il mio consueto articolo a causa dell'evento di LombardReport.com che si terrà sabato 27 maggio dalle ore 10 presso l' Hotel Holiday Inn - Corso Francia, 21 a Torino. 

I mercati statunitensi, arrivati a ridosso di resistenze statiche importanti, hanno mostrato il fianco e sono scesi. Penso ad esempio all'S&P500 che ha tentato il breakout e poi è rientrato sotto il livello di rottura, in quella che sembra essere una trappola per tori (anche se poi nel corso di venerdì pomeriggio si è saliti). Rimane il fatto che c'è veramente parecchia indecisione sulla strada da intraprendere: il periodo non è di certo dei più propizi e iniziano ad intravedersi segnali di rallentamento economico. Da un punto di vista puramente tecnico l'S&P500 si trova a ridosso di una trendline dinamica discendente di lungo periodo, in un quadro macro che vede un mercato del lavoro molto forte sul quale tuttavia abbiamo un aumento dei sussidi di disoccupazione che potrebbero far presagire un possibile deterioramento. Di seguito il chart daily dell'S&P500; nella parte bassa del grafico la linea azzurra rappresenta il tasso di disoccupazione (ai minimi) e in giallo la richiesta di sussidi che è aumentata. Qualora ci fosse un repentino ulteriore incremento dei sussidi, questo inevitabilmente si rifletterebbe anche sulla disoccupazione che vedrebbe un'inevitabile aumento (deterioramento generale del quadro economico). Poi sarà naturalmente da capire l'interpretazione del mercato. Ne parlerò domani.

In questo contesto stona decisamente la performance positiva del Nasdaq, trainato al rialzo da Nvidia che ha quasi raggiunto una market cap attorno al billion di dollari (960 miliardi di USD). Pensate che alla data di ieri il price/earnings sfiora i 222! Sembra di essere tornati alla bolla delle "dot.com" del 2000. Di seguito il chart weekly.

Il fatto che il Nasdaq sia più forte di altri indici non implica che io abbia una view long, tanto più che tutto il rialzo è stato trainato da pochi titoli a larga capitalizzazione...."i soliti noti" come scrivevo sabato scorso (link https://www.lombardreport.com/2023/5/18/azioni-acea-azioni-mfea/). Ciò che mi fa pensare è il fatto che il mercato tecnologico stia salendo in un contesto caratterizzato da un incremento/stabilizzazione dei tassi...insomma: le società più indebitate, solitamente tecnologiche, dovrebbero essere le prime a risentire del rialzo dei tassi e quindi muoversi diversamente.

Confrontando il Nasdaq con un indice come il Russell 2000 che raggruppa le small caps, notiamo una totale asimmetria nell' andamento: il primo sale mentre il secondo rimane piatto....de facto non abbiamo alcuna coralità nel movimento e se dessimo lo stesso peso specifico alle società che compongono il Nasdaq avremmo un andamento ben diverso. Di certo non rialzista.

Il mercato italiano rimane in un laterale compreso fra i 26200-26250 ed i 27500-27600. L'eventuale rottura al ribasso del rettangolo avente altezza di circa 1250 punti vedrebbe una prima area di approdo tecnica attorno ai 25000 punti. Di seguito il grafico daily alle ore 15.30 di venerdì.

Il mercato azionario richiede chiarezza ed idee precise ed in questo momento rimango a guardare in attesa che si creino delle -eventuali- occasioni sulle quali magari si andrà in stop loss, ma almeno lo si sarà fatto con cognizione di causa. Questa è al momento la mia market view. Al momento attuale il mercato italiano è sostanzialmente dimenticato. A titolo di esempio, pensate che nella giornata di oggi mi è capitato di leggere la seguente notizia sulle azioni GPI, società che in Borsa capitalizza circa 300 milioni di euro e che vince una commessa da 280...e il titolo è rimasto sostanzialmente immobile facendo segnare un +1% alle ore 16.00 del pomeriggio: a 11.10 euro era presente un ordine asteriscato in vendita...e così mi sono domandato: ma chi è che vende? Un eroe o un benefattore?

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)