Piano Bar : Quadro Tecnico 2013-04-14


Piano Bar di Virginio Frigieri
*14 Apr. 2013 – Il quadro tecnico…*

Ottava interessante:
Mentre l'ottimismo continua a regnare sovrano, i mercati azionari continuano nella loro folle corsa al rialzo drogati dalle generose iniezioni di liquidità della FED ed ora anche della Banca centrale nipponica che, come sottolineato giustamente da Remo, servono solo a comprare un pò di tempo e rinviare la resa dei conti nella vana speranza di vedere arrivare una ripresa economica vera di cui per adesso non si intravede nemmeno l'ombra. Se le borse salgono con le economie reali ferme al palo c'è di che preoccuparsi; fra poco le borse faranno concorrenza ai Casinò di Las Vegas. E' una sporca guerra che non potrà essere vinta fino a quando non saranno rovesciati completamente criteri e regole economiche assurde e farlocche che semplicemente non funzionano e che hanno prodotto questa situazione.
Punto numero 1) : si continua indefessamente a parlare di PIL, e di rapporti Debito/PIL quando anche i muri hanno ormai compreso che il PIL è un parametro puramente "quantitativo" che non esprime nulla sulla qualità della vita delle persone che lo producono. Che tu produca un miliardo di armi o spendi gli stessi soldi per costruire ospedali, scuole e asili, il PIL si muoverà della stessa misura. Tutte le decisioni che impattano sulle nostre vite quotidiane sono prese con delle sane fette di PIL sugli occhi.

Punto numero 2) : anche i muri hanno capito che se un miliardo e mezzo di cinesi ed un miliardo di indiani deve raggiungere il nostro livello di consumismo entro il 2050 servirebbero 3-4 pianeti terra che purtroppo non ci sono.

Punto numero 3) : l'unico modo per risolvere un simile rebus sarebbe che le classi dirigenti e soprattutto politiche si impegnassero da subito alla stesura di un piano a 30-40 anni volto a conservare il tenore vita raggiunto consumando meno della metà di energia e di materiali impiegati oggi. La tecnologia per riuscirci ormai c'è tutta!. Ma questo semplice concetto, manda a puttane il concetto stesso di crescita del PIL che andrebbe bandito dai libri di testo di Economia delle nuove generazioni ed invece abbiamo le classi dirigenti (tutte) , che continuano a battere solo quel chiodo. Quando un amico vi parla di PIL da oggi in poi picchiatelo. Basterebbe una regola per cui ogni produttore di qualsiasi bene ne resta responsabile per tutta la vita del prodotto. Tu compri una lavatrice o qualunque altra cosa, e quando sarà da buttare ritorna al costruttore. Se il costruttore riutilizza i pezzi bene se mi mandi la lavatrice in discarica il costruttore paga tasse decrescenti in base al numero di anni di durata del prodotto; morale della favola se mi dai una lavatrice che finisce in discarica dopo 20 anni spendi pochissimo; se mi dai una lavatrice che va in discarica dopo solo 7-8 anni che poi finisce dentro all'inceneritore e me la ritrovo nell'acqua che bevo e nel cibo che mangio ti tasso da farti passare la voglia… Ma un sistema come questo DISTRUGGE PIL non lo fa crescere; quindi servono parametri di misurazione diversi.

Punto numero 4) : bisogna ripristinare la distinzione tra banche "banche" e banche d'affari. Ogni banca deve essere obbligata ad esporre nel logo un pallino rosso o verde; allora lo stipendio me lo farò versare in una banca che fa il mestiere di banca nell'accezione classica del termine e quando vorrò sputtanarmi qualche migliaio di euro in una banca che con i miei risparmi gioca a fare il "Casinò" sarò io a decidere di aprire un conto e spostarci su un po' di soldi.

Bisogna porre un "tetto etico" alle retribuzioni dei manager (vedere referendum appena votato in Svizzera); ricordo che Valletta guadagnava all'incirca come 20 suoi operai mentre il signor Marchionne guadagna in un anno come qualche migliaio di operai. Sono cose assurde che istigano questi personaggi a delinquere guardando sempre e solo all'interesse dell'azienda nel breve/brevissimo termine, e a volte neppure a quello ma solo all'andamento della quotazione del titolo dal momento che spesso questi personaggi sono premiati con cospicui pacchetti azionari.
I premi in stock-option vanno aboliti. A fine anno deve essere l'assemblea degli azionisti a decidere i compensi extra degli amministratori in base ai risultati raggiunti con una clausolina che se l'azienda è in perdita non prendi niente; già è tanto che ti lasciano tornare a casa senza spezzarti le gambe!.

Questo dovrebbe valere in generale con un documento firmato da tutti i paesi all'ONU. Una volta che un paese rispetta la carta dei diritti fondamentali dell'uomo, in seconda battuta ci deve essere una carta dei parametri di misurazione del benessere della gente, in cui può esserci anche il PIL, ma non come parametro guida di riferimento come avviene oggi… il PIL potrà essere uno dei 25-30 parametri che misureranno la qualità delle nostre vite.

Se dal generale veniamo alle vicende di casa nostra, c'è qualche problema in più; bisogna che la gente si svegli e ci sia un dibattito ed una analisi SERIA sui costi/benefici da sostenere rimanendo nell'euro come oggi e costi/benefici di un "piano B" in cui si esce e si manda affan… la signora Merkel e i suoi connazionali…

Chiusa la parentesi torniamo alla borsa: all'inizio ho detto settimana interessante. Si perchè dopo quasi due anni di distribuzione, oro e argento per la prima volta hanno bucato i supporti… ora può essere una falsa rottura che si ricompone nel giro di poche sedute, ma può non esserlo.
Ora lasciamo perdere cosa dicono i guru e facciamo un semplice ragionamento della serva…
Perchè nonostante le vagonate di dollari stampati da Bernanke, l'oro non solo non è riuscito a tornare sui massimi di due anni fa ma addirittura rompe al ribasso?? Dovrebbe essere il contrario … più indebolisco il dollaro più dollari vorranno per vendermi la stessa qtà di metallo giallo. Il problema è stato ben spiegato sia da Precheter che da Dent di cui abbiamo dato ampi resoconti…
Il problema è che a prescindere da un dollaro più o meno forte o più o meno debole, in realtà io sono stimolato ad acquistare oro se davanti a mè ho un manifesto regime di inflazione con i prezzi che crescono a vista d'occhio, perché questa rimane la funzione primaria di un bene come l'oro. Il fatto che stia avvenendo l'esatto contrario fa supporre che abbiano ragione Dent e Precther quando dicono che davanti a noi NON C'E' inflazione, ma solo recessione e DEFLAZIONE.

Del resto, oro a parte, se si guarda ad esempio il grafico del rame che è sempre stato uno dei principali indicatori di ripresa dei cicli economici è in laterale da due anni e a tutt'oggi, ha più la cera di uno che vuole andare a fare nuovi minimi, piuttosto che nuovi massimi… Il petrolio stesso, altro indicatore significativo dopo aver perso il supparto in area 105 ha più l'aria di voler tornare vero i 90 piuttosto che a 120…. E per finire il Dollaro stesso su Euro anche se nel breve è probabile un movimento "abc" di recupero dell'euro, sul medio lungo sono convinto che il dollaro possa solo rafforzarsi. E' inutile dire che se scende l'oro, l'argento seguirà più o meno lo stesso andazzo.

Anche se in un'ottica di mordi e fuggi mi sono messo LONG su Telecom per onorare una scommessa aperta molti anni fa… (Quando Telecom quotava 11 euro, dissi ai colleghi di ufficio che avrei ricomprato Telecom quando fosse tornato alle vecchie 1.200 lire delle azioni SIP) … Detto fatto , quando dopo aver toccato 55 centesimi è risalito verso 0,60, ho timbrato il mio cartellino.

A parte questa unica operazione long da inizio anno, resto convinto che questo 2013 andrà a concludersi in modo molto diverso da com'era iniziato… poi se mi sbaglio tanto meglio per quelli che hanno avuto il coraggio di stare LONG per tutto quest'anno e mezzo.

Alla prossima

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