Coup de théatre


Buon sabato a tutte le lettrici e lettori. Direi che l'ultima settimana abbiamo assistito ad un vero e proprio coup de théatre, un vero e proprio colpo di scena. Chi mi segue su queste colonne credo sappia che, essendo io un trader che vive di mercato quotidianamente, tendo ad avere una sorta di percezione su quelle che possono essere le dinamiche di breve termine del flusso di denaro che lo contraddistingue. Naturalmente NON prevedo nulla e lascio a terzi tale capacità divinatoria che assolutamente NON mi appartiene. Però finora ho messo in guardia già nel mese di gennaio su quello che -forse- sarebbe capitato a breve (https://www.lombardreport.com/2020/2/2/update-sul-mercato/) ed abbiamo colto quasi millimetricamente il punto di inversione di metà marzo (articolo https://www.lombardreport.com/2020/3/22/come-quei-che-volentieri/ ed articolo articolo: https://www.lombardreport.com/2020/3/15/analisi-scenario-covid-19/) nonchè la gamba rialzista di maggio in seguito al venire meno della possibilità di short selling (articolo: https://www.lombardreport.com/2020/5/18/e-se/). Con questo voglio solo dire ai nuovi lettori che il trading è fatto anche di sensibilità oltre che di ragionamento sui numeri che vedo/vediamo passare quotidianamente sotto i nostri occhi.

 Perché questo incipit? Nella passata ottava mettevo naturalmente in evidenza tutte le variabili che avrebbero contraddistinto la settimana appena conclusa, che è stata influenzata dall'esito (ancora non definito, incredibile!) delle elezioni a stelle e strisce. Mi aspettavo una potenziale rottura "a caccia di stop loss" dei 10669 di Nasdaq 100 (che non c'è mai stata), ma mettevo in evidenza come ci fossero discrete probabilità di un climax su molti titoli driver che seguo e su cui opero, tra cui Eni, Unicredit, Azimut e come soprattutto il mercato avesse sì accelerato sulla rottura dei 18500 punti arrivando tuttavia all'interno di un' "area materasso" -così l'avevo definita. Scrivevo infatti (link: https://www.lombardreport.com/2020/10/31/e-iniziato-il-dipinto/):

 Ad oggi, sul daily, abbiamo avuto una chiara uscita dai 18500, ma siamo entrati in quella che chiamo "area materasso", ovvero quell'area in cui l'indice aveva creato una base dopo il crollo di marzo. Il problema è che si tratta di un'area molto profonda e quindi credo che il mercato cercherà dei rimbalzi o comunque di stabilizzarsi un pò, decorrelandosi eventualmente dagli altri mercati. La settimana entrante avrà come catalist le elezioni USA del 3 novembre ed è possibile che il mercato si sia già portato avanti, ma non escludo nemmeno che si possa essere di fronte ad un falso movimento per squeezare gli operatori, tanto più che alcune società "driver" USA hanno pubblicato bene ma sono state solo vendute. 

Ebbene, il movimento a cui abbiamo assistito -in Italia più che in America- non è stato altro che un grandissimo squeeze: prima un forte ribasso caratterizzato da vendite prima "a goccia" e poi improvvise dei titoli chiave fino ad un loro "climax" o possibile esaurimento, così lo avevo definito. Una volta usciti tutti i long ecco che c'è stato il ribaltone in un mercato "ripulito" da gran parte delle posizioni rialziste. E questo movimento è stato tanto più violento in quanto favorito anche e soprattutto dagli short che si sono dovuti ricoprire. 

Vediamo subito due grafici per avere le idee più chiare, visto che queste situazioni capitano raramente, anche se quest'anno si sono già verificate almeno tre volte come già scritto all'inizio di questo articolo (febbraio/marzo/maggio).

Nella passata ottava avevo pubblicato sostanzialmente due grafici del nostro indice: uno a 60 minuti e l'altro daily.

A distanza di sole cinque sedute il rialzo è stato del 10% abbondante. Un vero coup de théatre. Analizzando infatti l'indice FTSEMIB40 a 60 minuti notiamo come il mercato si sia portato avanti già nella seduta di lunedì, senza tuttavia andare a toccare i 18500 ma solo lambendoli (massimo a 18370). Proprio da martedì, quindi PRIMA delle elezioni USA, si è portato nettamente avanti rimanendo pressoché imbrigliato tra i 18500 ed i 18770 per gran parte della seduta. Da mercoledì è partito il rally verso l'alto fino a 19665. Come sempre le linee tratteggiate rappresentano le sedute di questa settimana, mentre le linee continue sono quelle tracciate il 31 ottobre. 

A livello daily la situazione è la seguente: abbiamo un indice che si è riportato abbondantemente SOPRA i 18500 (close settimanale a 19635), sopra una trendline dinamica discendente per la prima volta da metà luglio 2020, sopra la media mobile a 200 periodi (prima volta da febbraio 2020) con ben due chiusure consecutive sopra le stesse. Questi sono certamente TUTTI segnali di forza, ma siamo pur sempre all'interno di quella lunga congestione che ci tiene bloccati da sei mesi a questa parte, avente come estremi 18500 al ribasso (tolto il picco di volatilità di due settimane fa) e 20500 punti circa al rialzo (escludendo il picco in volatilità della seduta del 21 luglio 2020). 

Torniamo ad un time frame che si addice ad un trader e quindi prendiamo la lente di ingrandimento e proiettiamola sui 60 minuti. 

Notiamo per prima cosa che abbiamo un primo gap -da chiudere?- tra 19350 e 19450, quindi un 1.6% dai livelli attuali. In realtà abbiamo anche un secondo gap tra 18350 e 18450 (visibile sul grafico a 120 minuti). Non penso che nel brevissimo andremo a rivedere i 18770 o, peggio, i 18500, ma ho deciso di tracciare un nuovo livello di supporto: quello a 18950 su cui, a memoria, i valori hanno "lavorato" parecchio.

Al rialzo abbiamo i massimi settimanali collocabili attorno a 19750, quindi a ridosso di una soglia critica e psicologica (forse psichiatrica): quella dei 20000 !

Per la prima volta pubblico anche un chart a 120 minuti in modo da avere una visione un pò più ampia dei livelli "importanti" che potrebbero aspettarci nel prossimo futuro: 20000/20050 che rimangono una delle soglie chiave da varcare, anche se, come potete vedere, al di sopra ci sono ancora diverse piccole resistenze ed al ribasso abbiamo comunque un paio di gap.

Per quanto attiene all'analisi dei titoli, molti di questi, approfittando dello squeeze creatosi sull'indice, hanno rotto livelli importanti ed interessanti graficamente. Penso ad esempio ad Amplifon che ha aggiornato in allungo i massimi storici rompendo i 32.70 euro, che personalmente ho visto ma non ho colto e che pare stia uncinando, penso a CNHI che ha rotto una importante resistenza dopo aver fatto stoppare sia i long che gli short e che personalmente ho visto ma su cui volutamente non ho operato.

Ci sono comunque titoli impostati ancora molto bene al momento e che ho segnalato in passato e sui quali ho operato nelle ultime sedute. Vediamone alcuni insieme.

Banco BPM

Continua ad avere una importante area di resistenza a 1.70/1.71 e come avevo indicato un paio di settimane fa è stata abbastanza reattiva nel riportarsi subito in contatto con le stesse. 

Banca Mediolanum

Altra azione che rispecchia da vicino il comportamento del nostro indice. Se notate, ad esempio, sul daily abbiamo avuto un rimbalzo superiore al 10% dai minimi, con due chiusure sopra la media a 200 e a ridosso di una trendline discendente dal mese di giugno. Credo necessiti di un consolidamento, tanto più che gli oscillatori sono un pò alti. Da avere in watchlist per chi ama il breve termine.

Esprinet

Vecchia gloria segnalata alla fine di luglio quando una mano invisibile iniziava a comprarla. Quotava 4.20/4.30 euro, spero qualcuno la ricordi. Tuttavia l'essenziale non sempre è invisibile agli occhi di un trader, per citare, a modo mio, una frase del bel libro Il Piccolo Principe. Anche in questo caso abbiamo avuto l'uscita di molti operatori long di medio/lungo periodo -giustamente- visto il corposo movimento da 4 euro ad 8 in due mesi, tuttavia l'azione si è riportata nuovamente a ridosso degli 8 euro. Anche questo titolo può essere ancora oggetto di qualche punto percentuale per chi ama il trading di breve purché non ritorni sotto area 7.20/7.30. Abbiamo infatti due resistenze molto forti e collocabili a 8.20 prima e 8.87/8.90 visibili sul grafico weekly. Nel complesso l'ideale sarebbe una congestione compresa tra 7.40/7.50 e 7.90 e poi un tentativo di breakout della parte alta (8 euro), almeno per una seduta o due. Tutto dipenderà dalle modalità con cui si costruirà l'eventuale molla del breakout.

La Doria

Interessante la situazione grafica di La Doria sia su base giornaliera che settimanale. Per prima cosa notiamo che i volumi sono piuttosto sostenuti sul grafico daily dopo l'uscita dall'area 11.90, area che è stata ritestata in seguito al ribasso di un paio di settimane fa. Attualmente pare che sia in corso la rottura dei massimi di area 13.74: il close di venerdì è stato a 13.72. Ottima anche l'impostazione sul grafico daily, dove notiamo come le resistenze importanti siano ancora molto più in alto rispetto a grafici come Esprinet. Nel breve termine personalmente rivedrei la mia view long in caso di ritorno verso i 13 euro. Gli oscillatori sono ancora impostati positivamente e questo è abbastanza normale quando il trend risulta definito. In altri termini anche le fasce di ipercomprato e ipervenduto andrebbero traslate verso l'alto (trend fortemente rialzista) o il basso (trend fortemente ribassista).

Sciuker Frames

Potrebbe essere un tema da seguire per le prossime settimane. Trattasi di titolo dell'AIM, quindi decisamente più illiquido rispetto a quelli menzionati. Tuttavia l'azienda, attiva nel campo delle finestre in legno ed alluminio che permettono un miglioramento ed efficientamento energetico, ha recentemente acquisito Eco Contract che, in qualità di general contractor, è in grado di realizzare progetti volti al miglioramento dell'efficientamento e riqualificazione di condomini ed unità abitative. Ebbene, la nuova azienda ad ottobre ha siglato alcuni contratti di appalto per 7.5 milioni di euro circa ed anche una partnership con Enel X, sempre in qualità di general contractor e nell'ambito dell'Ecobonus 110%. Assieme alla realizzazione di cappotti termici per l'efficientamento energetico potranno infatti essere proposti interventi volti a sostituire infissi in modo da migliorare la classe energetica e quest'ultima è la condizione indispensabile per ottenere l'ecobonus. Oltre a questo recentemente è stato siglato anche un accordo con Fintech Credimi per l'anticipo della liquidità derivante dalla cessione del credito di imposta derivante dall'Ecobonus. 

In settimana l'azione è passata da 1.06 euro a 1.40, chiudendo l'ottava a 1.32 euro circa, con volumi tra i 100 ed i 350 mila pezzi scambiati, rompendo così in volatilità la resistenza posta in area 1.35 euro ad azione. Possibile una continuazione del trend rialzista. Importante che l'azione si mantenga sopra 1.18/1.20 euro e comunque non sotto 1.14 in chiusura.

Per oggi è tutto. Vi auguro buon fine settimana e buon trading.

Ad maiora !

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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