Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci


Con un vento abbastanza forte volano pure i tacchini …

 

Piano Bar di Virginio Frigieri                                                                                      04/08/2019

 

Il Punto:

Inizia un mese nuovo e ampliamo un po’ la nostra disamina.

Il Dow Jones dal minimo di Natale 2018 è salito fino al massimo del 16 luglio per poi iniziare a scendere in linea con le nostre previsioni. Il mercato ha soddisfatto tutti i requisiti per considerare conclusa l’onda D e il rally ora appare esaurito. Questa settimana ha visto l’indice finire sotto ai massimi precedenti di gennaio e ottobre 2018. La volatilità del mercato non è stata particolarmente forte, ma dovrebbe aumentare nei prossimi mesi. Il totale delle obbligazioni in circolazione a rendimento negativo è esploso con un nuovo estremo nello scorso mese di luglio, così che il mercato obbligazionario globale presenta ora un rischio maggiore di qualsiasi altro periodo storico. Il calo dei  rendimenti sul trentennale americano è vicino al completamento della sua struttura d’onda e quando il modello sarà terminato i rendimenti schizzeranno verso l’alto facendo crollare i prezzi delle emissioni già in circolazione. L’oro si trova nelle battute finali di un rally di mercato orso iniziato a dicembre del 2015. Quando le ultime suddivisioni saranno terminate, l’oro riprenderà il mercato ribassista iniziato nel 2011. Il Dollaro registra nuovi massimi, ma la tendenza dovrebbe presto invertirsi.

Indici Azionari USA

Sul Dow Jones mostriamo sia il Daily che il Weekly: il primo mette in evidenza la struttura d’onda dell’onda (4) di grado intermedio e il secondo visualizza la struttura dell’onda [5] di grado primario.

Come si vede il Dow Jones non conferma l’S&P500 e Nasdaq100 e quello che doveva essere il nono movimento con un ultimo massimo ce lo ritroviamo su S&P500 e Nasdaq100  ma sul Dow Jones chiude troncato e non si realizza. Osservando il Daily Sentiment Index sul Dow Jones si vede come la media mobile a 21 gg realizza i suoi picchi massimi in corrispondenza del massimo di onda (3) e in corrispondenza del massimo di onda B. Dal punto di vista psicologico l’onda Minor D ha raggiunto perfettamente il suo scopo colpendo nuovi massimi in un ambiente di ottimismo e compiacenza degli investitori, tanto che il 16 luglio Bloomberg titolava, “Another Bull Market Domino is falling into place.” E sul nuovo massimo di luglio dell’S&P500, i titoli erano “Bullet proof” (a prova di proiettile) e ancora “Ci sono luci verdi ovunque per i tori degli Stati Uniti”. Le onde finali di supercycle e grandsupercycle, lo sappiamo, determinano sempre una grande e smisurata fiducia degli investitori e questo clima è quasi sempre l’anticamera delle bolle. (vedere quella dei tulipani in Olanda o quella del mare del Sud del 1720). A partire dal 2010 le così dette SPAC sono andate aumentando di anno in anno la raccolta fino a sfiorare il mese scorso per  soli primi sette mesi del 2019, i 14 miliardi di dollari. Le SPAC (Special Purpose Acquisition Company), sono una  particolare tipologia di società veicolo destinata a raccogliere fondi per l’acquisizione di un Business già esistente. In Italia, i  PIR  (Piani Individuali di Risparmio), nati per incentivare l’investimento dei risparmi degli italiani nell’economia reale, confluiscono spesso e volentieri una larga fetta di questa raccolta nelle casse delle SPAC e fino a qua non ci sarebbe nulla di strano. Il problema tuttavia è che le SPAC che raccolgono questi risparmi da investire su altre società ad esempio per sostenere la capitalizzazione delle PMI, non dichiarano a priori dove investiranno questi soldi. Le cosiddette “società Target” da finanziare vengono individuate solo successivamente in un secondo tempo (possono passare anche due anni) e quindi investire su questi strumenti è un po’ come firmare un assegno in bianco o fare una puntata al buio. Sul Report di EWI di questo mese sono mostrati i volumi di capitali raccolti dal 2010 a luglio 2019 dove si arrivano a sfiorare i 14 miliardi di dollari. Gli SPAC rappresentano ormai oltre il 23% di tutte le IPO del 2019, quindi quasi un titolo su quattro è finanziato senza che se ne conoscano e ne siano noti gli obiettivi e … se non è fiducia questa …

Ancora a suggellare lo straordinario clima di fiducia innescata dal Grandsupercycle, abbiamo un esempio molto recente. Lo scorso mese, Hedosophia, una SPAC della Silicon Valley ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Richard Branson’s Virgin Galactica per creare la prima società quotata in borsa dedicata ai voli spaziali. Secondo il comunicato stampa, il capitale sociale ammonterà a 800 milioni di dollari e Virgin Galactica afferma di avere già entrate potenziali per 120 milioni di dollari da oltre 600 clienti di 60 diversi paesi. Cosa potrebbe andare storto?

“Avviando questo nuovo capitolo, avanzato nello sviluppo della Virgin Galactica” , dice Branson “noi possiamo aprire lo spazio a più investitori e in questo modo, aprire lo spazio a migliaia di nuovi astronauti". Ribattono gli analisti di socionomica: "l’umore positivo incoraggia l'esplorazione spaziale." L'ultima corsa spaziale assomiglia a quella della fine degli anni ' 60. E la copertina di Time del 22 luglio è quasi identica a quella del 6 dicembre 1968 come potete vedere nell’immagine sotto. In questa immagine si vede poi chiaramente cosa è successo dopo … a maggio del 1970 il Dow Jones aveva già perso un bel 36% mentre gli stessi finanziamenti alla Nasa che avevano toccato il picco nel ’66 erano in deciso calo. Oggi con Space X, Blue Origin, NASA, Cina, Russia ed altri che puntano a vari obiettivi spaziali, The Economist è convinto che una nuova era dell’esplorazione spaziale stia iniziando. Al contrario i socionomici sostengono che il desiderio di esplorare lo spazio oltre confini mai raggiunti è una manifestazione di picco dell’alto livello di ottimismo. Quando un trend di umore negativo si intensifica e i bisogni primordiali riemergono il volo spaziale si dissiperà come negli anni ' 70.

Un altro strumento finanziario che definisce l’orientamento al rischio degli investitori nel mercato rialzista di oggi è il mercato delle cripto valute. Il Bitcoin è senza dubbio la Blue chip di questo settore. Un recente articolo di Bloomberg così descrive la sua funzione “Quasi nessuno sta usando la cripto valuta più grande del mondo per qualsiasi cosa che vada oltre la speculazione”. E mentre gli esperti di cripto valute vanno affermando che le valute informatiche non sono correlate ai mercati azionali, il prossimo grafico mostra il contrario.

Dopo aver leggermente sovraperformato le azioni a dicembre del 2017 ha toccato un minimo alla fine del 2018 in corrispondenza del minimo del Dow Jones, poi ha corso al rialzo fino a meta di quest’anno insieme al Dow Jones ed ora come è successo a dicembre del 2017 il Bitcoin sembra essere in testa nella guida della strada al ribasso dopo aver fatto un rialzo in contro trend a fine giugno. Non parliamo poi delle altre cripto valute meno consolidate e quasi tutte sottoperformanti. In basso nel grafico vediamo Tronix che era riuscito a siglare il suo massimo storico a gennaio del 2018 mentre il Bitcoin veniva giù, ma che da quel punto è sceso del 95,2%  a 1,2 centesimi lo scorso novembre, e se si guardano le altre monete alternative grosso modo sono tutte in una situazione simile.

Infine, se si vuole, si può notare come l’atteggiamento verso i grandi giganti della tecnologia un tempo tollerante e permissivo stia rapidamente cambiando tanto che a luglio il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti ha detto che aprirà un ‘”ampia revisione antitrust che verifichi se le imprese tecnologiche dominanti stanno illegalmente soffocando la concorrenza.” La recente multa di 5 miliardi di $ inflitta a Facebook è solo l’ultima di una serie di sanzioni già inflitte precedentemente a Microsoft, Google, ed altri. Come riportato dal Wall Street Journal, “in passato le regole e i regolamenti emessi dal Congresso sono stati principalmente progettati per favorire lo sviluppo delle aziende tecnologiche”. Il cambiamento di umore sociale che si verifica durante la transizione dal mercato rialzista ed uno ribassista, muove la società da un sentimento di sostegno verso uno di risentimento. Quindi si va da un umore tollerante e gratificante verso uno di punizione e improvvisamente i legislatori e i regolatori di Washington trovano un argomento su cui concordare: i giganti della tecnologia devono abbassare un po’ le penne e fare un passo indietro. Questo succede quando l’umore aggregato passa da positivo a negativo. 

Previsioni di Borsa : Bond USA rendimenti e prezzi

Se arrivati a questo punto vi sentite già depressi, il bello arriva adesso. Dall’Expo Trading 2015 vado dicendo e scrivendo che il terreno è disseminato di mine pronte ad esplodere, ma nessuno sembra curarsene. Nel frattempo le montagne di debiti aumentano. E forse è proprio questo il motivo per cui alla fine tutti se ne fregano. La strisciante convinzione da parte di un numero crescente di persone che tanto alla fine questo debito è impagabile! E allora se è impagabile perchè preoccuparsene?. Mi spiego meglio: se contraggo un debito 40-50 mila euro, io giustamente me ne preoccupo perchè penso che in qualche modo vendendo cose che non mi servono, facendo economia, e riorganizzandomi un attimo la vita, riuscirò ad onorarlo. Ma se io contraggo un debito di 4-5 milioni di euro, so che nemmeno se mi vengono a prendere a casa e mi spellano vivo, io potrò mai restituire una cifra del genere e quindi a questo punto me ne frego e vaffan…. ai creditori. Cosa posso farci?. Bene chiusa la premessa passiamo a qualche numero:

  1.       - In questo momento negli Stati Uniti ci sono più di 14.000 miliardi di dollari di debiti a rendimento negativo!!! Mal contati è una            roba come 3,5 volte il PIL dell’intera Unione Europea.
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  •       - Lo scorso anno il 20% dell’indice globale delle Obbligazioni Investment grade veniva scambiato con rendimenti negativi.                  Quest’anno siamo saltati dal 20% al 43% in meno di un anno!
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  •       - L’Italia che vanta una lunga storia di irresponsabilità fiscale e imbrogli politici ha recentemente piazzato sul mercato 19,6                  miliardi di dollari con scadenza a cinquant’anni con un rendimento di appena il 2,8%!!
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  •       - Tutte le obbligazioni che circolano oggi in Germania, Danimarca, Svizzera e Svezia sono scambiate con rendimenti negativi!!
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  •       - Ultimamente sono ben 14 obbligazioni in Euro classificate Junk-Bond che girano a rendimenti negativi.

Quest’ultimo aspetto è a dir poco sorprendente. In pratica, società con una struttura creditizia molto debole e ad alto rischio di default, così deboli da essere classificate appunto “titoli spazzatura” vengono pagati dagli investitori per potergli prestare i loro soldi! Se in passato in certe occasioni si è potuto pensare a mercati finanziari governati da impulsi non razionali di gregge …, le dinamiche attuali dei mercati Obbligazionari, oggi lo confermano ampiamente.

Eppure come spiega il responsabile di una società di investimento “non è così folle come può apparire. Per alcuni investitori c’è l’accettazione del fatto che non si tratta di rendimenti assoluti ma relativi”. Se una cosa è negativa oggi, non significa che non possa esserlo ancora di più domani. Quindi supponiamo che i rendimenti diventino ancora più negativi di oggi; a chi vendi queste obbligazioni?. Secondo un articolo di Bloomberg del 25 luglio, “gli investitori sono disposti a pagare un premio e alla fine a prendersi una perdita, perché hanno bisogno dell’affidabilità e della liquidità che solo il governo e le obbligazioni di alta qualità possono fornire. I grandi investitori come i fondi pensione , le assicurazioni e le istituzioni finanziarie non hanno molti altri “luoghi sicuri” in cui conservare la loro ricchezza. Se questa linea per certi aspetti può anche essere vera è però anche vero che non può andare avanti all’infinito, poiché fatalmente le inversioni di tendenza arrivano e come dice Ian Mc Avity “con un vento abbastanza forte volano pure i tacchini …”. Purtroppo chi compra debiti a rendimento negativo, ha un margine di sicurezza pari a ZERO e quando i tassi di interesse torneranno a crescere il valore dei loro investimenti inevitabilmente crollerà.

Per capire i danni che questo andazzo ha già provocato, basta vedere l’indice settoriale dei bancari dell’EuroStoxx600. Dal 2007 ad oggi ha perso l’83% ed ora quota vicino al suo minimo storico di Novembre 1987 (32 anni fa). La contrazione del settore bancario è un problema per tutti. I rendimenti del trentennale americano venerdì hanno segnato un nuovo minimo a due anni e mezzo a 2,421% dal massimo di 3,466% registrato a novembre del 2018. Il modello d’onda suggerisce che potrebbero esserci ancora alcune suddivisioni verso il basso, ma a quel punto l’onda quinta sarà completa e il successivo aumento dei rendimenti porterà ad un collasso dei prezzi a cui è meglio prepararsi per tempo.

Previsioni di Borsa : Dollar Index e EUR/USD

Sul Dollar Index torna il sentiment rialzista dopo che venerdì ha fatto fuori il precedente massimo di maggio. Il Daily Sentiment Index è risalito al 94% un soffio sotto il 95% registrato in ottobre. Per noi che da anni siamo rialzisti sul Dollaro non ci sono grasse sorprese ma siamo tuttavia consapevoli che il rally rialzista sul dollaro è comunque in una fase avanzata: Che il target finale si collochi attorno a quota 100 o più in alto lo vedremo, ma terminata quest’onda quinta, il Dollaro diminuirà. L’Euro si muoverà di conseguenza in direzione opposta.

Previsioni di Borsa : Oro e Argento

Lunedì scorso Bloomberg titolava "La febbre dell'oro scoppia" ed ora tutti sono rialzisti sull’oro, convinti che quando si avvicina lo scoppio di una bolla, l’oro sia la risposta perfetta. Noi da quando l’oro svettò poco sotto i 2000$/onz  continuiamo a seguire il nostro modello d’onda che ci dice che siamo vicini alla fine di un’onda [B] di grado primario che rappresenta un’onda in contro trend in un mercato orso. Quindi sperando di poter vedere ancora un nuovo massimo, teniamo aperta l’ultima posizione long  pronti ad uscire dal mercato con un po’ di guadagno che metteremo a sconto quando più avanti torneremo ad acquistare oro fisico. La prossima onda [C] di grado primario riporterà l’oro a tre cifre (sotto quota 1.000$/onz).

alla prossima

 

Note:

La Bibbia delle Onde di Elliott è a questo link:

http://www.tradinglibrary.it/scheda-libro/frost-a-j-prechter-robert-r-jr/la-teoria-delle-onde-di-elliott-9788888253213-135907.html

La nomenclatura dei vari gradi d’onda è riportata sotto: le onde “cerchiate” della nomenclatura originale di Elliott sono rappresentate per una questione di praticità racchiuse tra parentesi quadre.