Certificati sotto la lente: Apple, Amazon, Tesla e altri tecnologici long o short

Destinati quasi solo ai trader, non hanno una scadenza precisa e grazie alla leva dinamica evitano l’effetto dell’interesse composto o compounding effect, che dir si voglia.

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Nel sempre più complesso mercato azionario occorre muoversi con grande controllo, sfruttando sia le fasi rialziste sia quelle ribassiste. Ciò vale soprattutto per il mondo statunitense. Per questo motivo oggi presentiamo la nuova gamma di certificati Turbo Unlimited su azioni tecnologiche proposta da Bnp Paribas.

Il motivo della scelta viene così riassunta dall’emittente:

“È la risposta alla consapevolezza che i titoli americani, e i tecnologici in particolare, rappresentano una classe di sottostanti particolarmente ricercata dai trader proprio per le loro caratteristiche di volatilità e direzionalità”.

Si può quindi scegliere tra un’ampia gamma di sottostanti e una moltitudine di strike e leve differenti in funzione delle proprie preferenze. In particolare, Bnp Paribas ha messo a disposizione le principali azioni tech americane, tra cui Tesla, Amazon, Apple, Google, Netflix, Microsoft e Facebook, tutte società che hanno vissuto una crescita eccezionale negli ultimi mesi, dovuta a un’accelerazione dei nuovi trend digitali, educativi e di e-commerce legati alla pandemia.

Come sono strutturati

I nuovi certificati assumono la denominazione di “Unlimited”, in quanto si caratterizzano per essere “open end”, il che consiste nel non prevedere alcuna scadenza. In questo modo il trader può utilizzare a pieno la potenzialità della leva dinamica, evitando così il compounding effect tipico dei prodotti a leva fissa e, quindi, sfruttare una leva finanziaria costante per tutto il tempo che ritiene opportuno.

I Turbo Unlimited Certificate, negoziabili sul mercato SeDeX di Borsa Italiana, sono adatti a strategie di trading o di copertura del portafoglio, e consentono di investire a leva sfruttando la possibilità di prendere posizione al rialzo (Turbo Unlimited Long) o al ribasso (Turbo Unlimited Short), con un minor impiego di capitale.

Questi prodotti, inoltre, permettono di amplificare i movimenti del sottostante grazie all’utilizzo della leva finanziaria e, a differenza dei certificati tradizionali o Etf a leva fissa, non risentono dell’effetto dell’interesse composto: l’investitore decide infatti al momento dell’investimento la leva finanziaria, che resta invariata fino alla chiusura della posizione, e non solo nella singola giornata di negoziazione. Nei leva fissa invece quest’ultima è stabile soltanto su base giornaliera. Ne consegue che la performance viene ricalcolata ogni giorno sulla base del livello di chiusura del sottostante di riferimento della seduta precedente.

Rapporto tra sottostante e strike

Il prezzo teorico del Turbo Unlimited Long riflette la differenza tra quotazione del sottostante e livello dello strike, ossia il valore del sottostante stabilito all’inizio della vita del prodotto che determina l’effetto leva. In maniera speculare, per calcolare il prezzo teorico dei Turbo Unlimited Short si considera la differenza tra strike e quotazione del sottostante.

Nei Turbo Unlimited lo strike corrisponde con la barriera disattivante, valore che viene aggiornato giornalmente in base al costo del finanziamento: una volta raggiunta, il valore del certificato si azzera. Questa barriera può però essere anche considerata come uno “stop loss automatico” per quegli investitori che non riescano a imporsi una rigorosa strategia di taglio alle perdite, indispensabile nel trading. A differenza dell’investimento in Future, il meccanismo permette all’investitore di conoscere quindi fin dal principio la perdita massima potenziale.

La liquidità

Nel caso dei Turbo Unlimited Certificate è garantita dalla presenza dello stesso emittente in qualità di market maker: in ogni momento è possibile comprare e rivendere il certificate senza attendere la data di scadenza mediante i vari canali di intermediazione.